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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2005
 
   
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  DUAL POWER: IL GPL PER L’INTERA GAMMA CHEVROLET È LA PRIMA CASA A OFFRIRE PER TUTTI I SUOI MODELLI LA DOPPIA ALIMENTAZIONE BENZINA/GPL GARANZIA CHEVROLET DI TRE ANNI ANCHE SULL’IMPIANTO A GAS, DI TIPO MULTIPOINT  
   
  Roma, 21 febbraio 2005 - Chevrolet è la prima Casa automobilistica a proporre la doppia alimentazione benzina/gpl su tutta la propria gamma di modelli. Da Matiz ad Evanda si possono avere versioni Dual Power con impianto ad iniezione gassosa multipoint il cui costo è di 1.950 Euro , Iva inclusa, che deve essere aggiunto al prezzo di listino. In questi mesi di continue restrizioni alla circolazione per le auto a benzina e diesel e di forte aumento dei prezzi dei carburanti tradizionali, l’alimentazione a gas liquido si propone come ideale connubio tra risparmio ed ecologia. E senza alcun complesso di inferiorità né tecnico né sul piano della praticità d’uso. Che cos’è il gpl? Gpl significa Gas di Petrolio Liquefatti ed è una miscela di gas, in buona parte butano e propano, che liquefa se sottoposta a pressioni di poche atmosfere. In Europa proviene per circa metà da fonti naturali e il resto dai processi di raffinazione del petrolio greggio dei quali costituisce di fatto un inevitabile sottoprodotto. Economia: il diesel resta dietro Il costo alla pompa del gpl supera di poco la metà di quello del gasolio. Pur considerando un incremento del 15/20% di consumo (dovuto esclusivamente al peso specifico inferiore del gas liquido) rispetto al funzionamento a benzina, il costo chilometrico resta inferiore anche rispetto a un turbodiesel. In più, i privati possono godere di un incentivo governativo di 650 euro (salvo esaurimento, verificabile prima dell’acquisto, dei fondi annuali) che rende certamente conveniente l’opzione gpl rispetto a un diesel. Incentivo che le amministrazioni locali possono estendere con altri, cumulabili con quelli statali: la Regione Lombardia, ad esempio, raddoppia il contributo concedendo altri 650 euro. La stessa Lombardia, inoltre, ha istituito una tessera, rivolta ai privati residenti nella regione, che consente uno sconto di 0,055 euro litro (con un risparmio quindi di circa il 10% ) sull’acquisto di gpl per autotrazione. Inoltre le associazioni di settore si battono da tempo per la riduzione delle accise sul gpl, che paradossalmente risulta il carburante più tassato in Italia. In ogni caso, il sistema degli incentivi varia da regione a regione e persino a livello provinciale e comunale e l’invito è quello di rivolgersi ai siti dedicati all’argomento o a quelli istituzionali della propria zona di residenza. Va infine considerato il costo di manutenzione inferiore di un sistema a doppia alimentazione benzina/gpl rispetto al turbodiesel, dato che l’impianto a gpl richiede solo qualche controllo periodico e non utilizza elementi delicati e costosi come iniettori ad altissima pressione e turbocompressore. Rispetto alla benzina, il gpl non lascia depositi carboniosi e allunga la vita di olio, candele e valvole. Restrizioni alla circolazione, il gpl è esente L’attenzione posta negli ultimi anni verso le polveri sottili, con abbassamento costante dei limiti tollerati, ha portato a frequenti blocchi o restrizioni della circolazione veicolare. Provvedimenti imposti dalla Comunità europea che potrebbero diventare molto frequenti in futuro: se oggi le limitazioni scattano al superamento dei 50 mg/Mc di Pm10 per 35 giorni consecutivi, tra meno di cinque anni il periodo consentito scenderà a soli 7 giorni. Da queste restrizioni alla circolazione sono oggi esentati i veicoli a gpl con catalizzatore, grazie alle ridottissime emissioni di polveri sottili. I pregi del gpl in termini di emissioni si estendono poi alle presenza praticamente nulla di zolfo e idrocarburi aromatici nel carburante. In questo quadro, particolarmente importante risulta l’estensione dell’opzione gpl alla Matiz, auto tipicamente utilizzata in città e in zone molto congestionate, proprio quelle a maggior rischio di provvedimenti di blocco temporaneo del traffico. Infine, il contenuto di idrogeno del gpl, più elevato rispetto a benzina e gasolio, contribuisce a ridurre le emissioni di anidride carbonica (Co2) ritenuta responsabile dell’effetto serra e dei conseguenti cambiamenti climatici in atto. Oltre 2000 distributori in Italia, 180 punti di assistenza Chevrolet, 3 anni di garanzia E’ solo un luogo comune, legato spesso alla confusione con il metano, quello della scarsità dei punti di rifornimento di gpl in Italia. Oggi sono oltre duemila, ben distribuiti su tutto il territorio incluse le autostrade. Ma anche in altri paesi europei, come la Francia o l’Olanda, non ci sono problemi a trovare punti di rifornimento, mentre la Gran Bretagna sta investendo molto per potenziare la rete distributiva. Va anche considerato che si può sempre ricorrere al serbatoio della benzina, invariato rispetto ai modelli alimentati solo con questo carburante: l’autonomia complessiva è quindi molto elevata. Tutti gli impianti Dual Power godono della garanzia Chevrolet di 3 anni o 100 mila km e l’assistenza è fornita dalla rete di 180 officine italiane autorizzate Chevrolet. Tecnica: nessun complesso di inferiorità Per molti il gpl resta il carburante “dei poveri”. Eppure la stessa sorte toccava al gasolio non molti anni fa, mentre oggi nell’opinione comune il turbodiesel viene subito assimilato all’alta tecnologia, tanto da essere introdotto con enorme successo sulle ammiraglie di prestigiosi marchi europei. Ma anche gli impianti a gpl di Chevrolet sono frutto di una continua evoluzione, cha ha portato a una fluidità di marcia eccezionale, al miglioramento del rendimento, alla scomparsa di inconvenienti che un tempo affliggevano questa tecnologia. Chevrolet usa un sofisticato impianto multipoint ad iniezione sequenziale fasata dell’italiana Brc, che rende il funzionamento a gas indistinguibile da quello a benzina. Questo carburante è utilizzato solo nei primi istanti dopo l’avviamento a motore freddo. Il successivo passaggio all’alimentazione a gas è del tutto automatico. Il serbatoio del gas, di forma toroidale, è posizionato nell’alloggiamento della ruota di scorta, sostituita da un kit di riparazione pneumatici, soluzione del resto sempre più diffusa anche su auto alimentate con carburanti tradizionali. La sola Evanda, grazie allo sviluppo in lunghezza del bagagliaio, utilizza un serbatoio cilindrico di grande capacità disposto trasversalmente nella parte anteriore del vano. Sicurezza, parcheggio e assicurazione Una recente normativa concede alle autovetture a gpl, se omologate in base alla normativa entrata in vigore nel 2001, il posteggio al primo piano seminterrato delle autorimesse. La legge in questione impone l’utilizzo di una speciale valvola di sicurezza che fa fuoriuscire istantaneamente il gpl in caso di sovrapressione, dovuta ad esempio al surriscaldamento causato dalla propagazione di un incendio. Il carburante che fuoriesce passa subito allo stato di gas diffondendosi nell’aria, diversamente dai combustibili liquidi che, rimanendo al suolo, restano potenzialmente pericolosi finché non vengono rimossi. L’intrinseca sicurezza degli attuali impianti a gpl è confermata dalle compagnie assicurative, che per le auto a doppia alimentazione non prevedono incrementi ai premi per la Responsabilità Civile. Il turbodiesel ha una marcia in più o in meno? I moderni motori a gasolio sovralimentati hanno certamente un comportamento appagante, con grande coppia ai medi regimi erogata piuttosto bruscamente che ha creato il mito della grande elasticità del turbodiesel. In realtà, se andiamo a vedere l’utilizzo del cambio manuale, potremmo scoprire che si utilizza più spesso con i motori a gasolio rispetto a quelli alimentati a benzina o gpl. Il campo di regimi utilizzabile da questi ultimi è molto più esteso sia verso l’alto sia verso il basso. Un caso classico è il passaggio al casello con il “Telepass” ai canonici 30 km/h: l’utente di un’auto a gasolio è spesso costretto a scalare almeno una marcia in più per avere una sufficiente ripresa. Non è un caso, infatti, se il cambio a sei marce è diventato la norma per i turbodiesel da 2.000 cc in su. Anche gli enormi valori di coppia dei motori a gasolio vanno ridimensionati: il rapporto di trasmissione finale di un’auto con motore turbodiesel è in genere attorno al 40% più “lungo” rispetto alla stessa auto con propulsore a benzina, la cui coppia andrebbe quindi considerata incrementata di tale valore per un raffronto corretto: quello che conta è la coppia applicata alle ruote. Anzi, la coppia elevata costringe poi a creare cambi molto più robusti, con un ulteriore incremento di peso che si somma al noto differenziale esistente tra unità a benzina e diesel.  
     
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