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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2005
 
   
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  NATURA 2000: FONDI ADEGUATI ALLE PRIORITÀ AMBIENTALI  
   
  Bruxelles, 21 gennaio 2005 - Karl-heinz Florenz (Ppe/de, De), prendendo spunto dalla comunicazione sul finanziamento di Natura 2000 adottata nel luglio 2004 dalla Commissione, chiede all'Esecutivo come intenda conciliare le priorità ambientali per il periodo 2007-2012 con l'espressa «riluttanza» a «creare uno strumento finanziario specificatamente mirato al finanziamento della rete Natura 2000». Ciò a maggior ragione se il suo finanziamento fosse integrato nei fondi regionali e nel fondo rurale, nell'ambito dei quali gli obiettivi ambientali prioritari entrerebbero in competizione con molti altri obiettivi. A tale proposito, nel ricordare come l'esperienza passata insegni «che l'utilizzo dei fondi strutturali non tiene adeguatamente conto degli obiettivi ambientali», il deputato ribadisce quindi la necessità di uno strumento specifico o, perlomeno, di un rafforzamento della proposta di Life+, «in modo da potenziare le specifiche possibilità di finanziamento di Natura 2000». L'interrogazione orale dovrebbe dare lo spunto per aprire un dibattito in Aula su tale questione che potrebbe portare poi all'adozione di una risoluzione del Parlamento. La rete Natura 2000 Natura 2000 è la rete di zone naturali protette dell'Ue istituita nel quadro della direttiva Habitat del 1992 (Direttiva 92/43/Cee relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche), il cui obiettivo è la tutela delle principali aree naturali e faunistiche europee. Comprende zone speciali di conservazione (Zsc) e zone di protezione speciale (Zps) designate dagli Stati membri ai sensi, rispettivamente, della direttiva Habitat e della direttiva Uccelli del 1979. La direttiva Habitat individua circa 200 tipi di habitat e 700 specie vegetali e animali di importanza comunitaria. La direttiva Uccelli elenca 181 specie vulnerabili, i cui habitat vanno protetti attraverso la tutela dei siti. Scopo della direttiva Habitat è contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo. Le misure adottate a norma della direttiva sono intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario, tenendo conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali. L’istituzione della rete Natura 2000 ha portato alla designazione di oltre 18 000 siti da parte degli Stati membri e copre oggi una superficie di 63,7 milioni di ettari, di cui circa 56 milioni sulla terraferma (17,5% della superficie emersa dell’Ue a 15). La direttiva ha identificato sette regioni biogeografiche: alpina, atlantica, boreale, continentale, macaronesica, mediterranea, pannonica e steppica. L'italia è interessata da quelle alpina, continentale e mediterranea. Una decisione del 2003 ha individuato un primo elenco delle zone alpine di interesse comunitario, in cui figurano numerosi siti italiani, quali il Parco Nazionale Gran Paradiso, le Dolomiti friulane, il Gran Sasso e il Parco Nazionale dell'Abruzzo (la lista completa è disponibile sul sito Europa). Nel dicembre 2004, poi, è stato adottato l'elenco dei siti continentali di interesse comunitario, tra i quali figurano la Collina di Superga, i Colli Berici, il Lido e parte della Laguna di Venezia, la Pineta di Lignano e molti altri. L'elenco dei siti mediterranei di interesse comunitario deve ancora essere adottata. Il testo consolidato della Direttiva Habitat e i suoi allegati sono disponibili sul sito Europa. La Comunicazione della Commissione sul finanziamento di Natura 2000 Ai sensi della direttiva, la Comunità dovrebbe cofinanziare alcuni costi relativi alla gestione dei siti della rete mediante gli strumenti finanziari esistenti. Non esiste tuttavia un quadro ben definito per gestire la programmazione di tale finanziamento. La maggior parte degli Stati membri, intanto, ha già iniziato la preparazione dei piani di gestione, che dovrebbero essere ultimati nel giro di due o tre anni e la loro realizzazione solleva quindi la questione della disponibilità di risorse finanziarie che servano allo scopo. Pertanto, la Commissione, sulla base dei lavori di un Gruppo di esperti, ha pubblicato nel luglio 2004 una comunicazione sul finanziamento di Natura 2000 che, nelle sue conclusioni, proponeva d'integrare il Programma nelle più ampie politiche comunitarie di gestione del territorio. Di conseguenza, il cofinanziamento comunitario dei progetti Natura 2000 sarebbe effettuato prioritariamente tramite gli attuali strumenti finanziari della Comunità. Le proposte adottate dall'Esecutivo lo stesso giorno in materia di fondi strutturali e per lo sviluppo rurale, d'altra parte, seguono questa impostazione rafforzando la disponibilità di finanziamenti per i progetti Natura 2000.  
     
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