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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Febbraio 2005
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ACCORDO UE-SVIZZERA PER LA LOTTA CONTRO LE FRODI |
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Bruxelles, 21 febbraio 2005 - Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento del Parlamento La commissione per il controllo dei bilanci, adottando la relazione di Herbert Bösch (Pse, At), suggerisce alla Plenaria di approvare la conclusione dell'accordo firmato lo scorso mese di ottobre tra l'Unione e la Svizzera volto a lottare contro le frodi che ledono i loro interessi finanziari. L'accordo prevede la cooperazione amministrativa e giudiziaria tra le parti firmatarie per i casi di violazioni in materia di fiscalità indiretta (Iva e accise) e doganale (incluso il contrabbando), corruzione passiva e attiva, riciclaggio dei proventi delle attività illecite e riciclaggio di denaro, che include in particolare la frode fiscale e il contrabbando professionale. Le imposte dirette sono tuttavia escluse dal campo di applicazione dell'accordo. E' previsto, inoltre, lo svolgimento di indagini, il congelamento e la confisca dei beni. Le parti firmatarie sono tenute a cooperare nelle indagini e nella fornitura di informazioni connesse con i settori da esso coperti, comprese le informazioni bancarie e finanziarie. Alle domande di assistenza giuridica si applicano procedure semplificate che consentono alle autorità giudiziarie di contattare direttamente i loro omologhi senza passare attraverso i canali diplomatici. Gli ostacoli che gli investigatori incontravano a causa delle leggi svizzere in materia di segreto bancario sono rimossi: il segreto bancario non può essere invocato per respingere una domanda di assistenza reciproca. Il mutuo riconoscimento delle procedure penali fa scattare la cooperazione. Pur considerando tale accordo «un significativo progresso nel settore», il relatore ritiene tuttavia che resti ancora molto da fare per contribuire alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità.
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