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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Febbraio 2005
 
   
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  APRE A BERGAMO LA QUARTA SEDE DELLA GRANDE MOSTRA DEDICATA AL PITTORE GIOVAN BATTISTA MORONI.  
   
  Bergamo, 22 febbraio 2005 - Dal 13 novembre scorso fino al 3 aprile 2005 è aperta presso il Museo Adriano Bernareggi di Bergamo – e le altre sezioni cittadine divise tra il Palazzo Moroni e il Chiostro di San Francesco – la mostra Giovan Battista Moroni: lo sguardo sulla realtà (1560-1579). Due delle tele esposte provengono dalla chiesa parrocchiale di Gorlago, commissionate al pittore albinese dal curato Giorgio Asperti. Di questo committente possediamo l’inventario della sua ricca e scelta biblioteca, redatto nel 1613, l’anno della morte. Il documento ci consente di cogliere i tratti intellettuali di una originale e bella personalità, nonché di stabilire rapporti tra la spiritualità cattolica del secondo Cinquecento, dei cui testi l’Asperti è fervente lettore, e la pittura sacra coeva, di cui il Moroni è significativo interprete. Giorgio Asperti è stato curato di Gorlago, località a 10 chilometri a est di Bergamo, dal 1567 al 1613. Quando nel 1567 diviene curato ha all’incirca 25 anni. Nel corso della sua lunga cura d’anime ha lasciato nella chiesa parrocchiale di San Pancrazio un segno luminoso di governo esemplare e generoso. Ne rendono testimonianza il pregevole arredo liturgico, i preziosi paramenti, le belle tele che adornano ancora oggi l’interno della chiesa: tre dipinti di Giovan Battista Moroni: Adorazione dei Magi, San Gottardo in trono fra i santi Lorenzo e Caterina, Giudizio universale; e tre dipinti di Giovan Paolo Cavagna: Compianto sul Cristo morto, Deposizione di Cristo nel sepolcro, San Martino e il povero con la Trinità e santi. Oltre ad essere curato di Gorlago, Asperti ha ricoperto anche, almeno per un decennio stando ai documenti, dal 1574 al 1583, l’incarico di vicario foraneo della pieve di Telgate. Nel periodo immediatamente seguente al Concilio di Trento, l’ufficio di vicario foraneo ha una rilevanza considerevole nella vita della chiesa diocesana. Tocca ai vicari foranei, scelti tra il clero più preparato e disponibile della diocesi, essere interpreti, propugnatori e realizzatori delle istanze conciliari volte al rinnovamento delle parrocchie , alla moralizzazione della vita dei sacerdoti e del popolo. Il console del comune di Gorlago, interrogato dal vescovo Milani il 12 maggio 1594 sulla vita del curato, dice: “non si può dir se non bene della buona et esemplare vita di questo curato messer pre’ Giorgio, perché è un religioso molto essemplarissimo et tutto diligente circa la cura dell’anime nostre”. Il Ritratto di ecclesiastico di Giovan Battista Moroni, conservato nelle Collezioni del principe di Liechtenstein di Vaduz, mostra forti analogie con le sicure effigi di Giorgio Asperti, tanto da renderlo una preziosa testimonianza in merito alle vicende di mecenatismo del curato di Gorlago. Nell’atrio della Biblioteca, dall’11 febbraio al 3 aprile, è esposta una selezione dei titoli che formavano la libreria del curato di Gorlago, andata nel tempo dispersa. Le opere radunate sono tutte conservate nella Biblioteca “Angelo Mai”. L’iniziativa è promossa e organizzata dalla Civica Biblioteca “Angelo Mai” e dal Museo “Adriano Bernareggi”. Per informazioni: Museo Adriano Bernareggi Tel. 035 248 772 Biblioteca Civica Angelo Mai Tel. 035 399 430  
     
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