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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 23 Febbraio 2005
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VARATO IL POLO TECNOLOGICO DI GORIZIA UNA COLLABORAZIONE TRA COMUNE DI GORIZIA, AREA E IMONT |
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Trieste 23 febbraio 2005 - Nasce il Polo Tecnologico di Gorizia, un progetto ideato dal Comune di Gorizia e attuato in collaborazione con Area Science Park e Imont- Istituto Nazionale della Montagna, il cui obiettivo è di agire come centro di sviluppo e d’innovazione dell’area goriziana in logica transfrontaliera e come promotore di un comprensorio nel quale ospitare imprese innovative e centri di ricerca e innovazione. Al centro della città, in un edificio ubicato nel parco del Comune di Gorizia, troveranno ospitalità le prime strutture promozionali di Area e il neo costituito ”Osservatorio permanente sulla montagna per l’area transfrontaliera e per l’Est europeo”, risultato della collaborazione fra Imont e Area. Lo sviluppo del Polo Tecnologico di Gorizia punta principalmente alla creazione di un vero e proprio distretto per attività di ricerca industriale, di sviluppo tecnologico e di innovazione d’impresa. Ll percorso di sviluppo del nuovo Polo Tecnologico si articola in due fasi: una fase di primo avviamento, di durata non superiore ad un anno, che sarà destinata all’impianto di un centro studi e promozione, volto a individuare e attuare interventi in materia di marketing territoriale, con particolare riguardo allo sviluppo della cooperazione transfrontaliera e internazionale, del trasferimento tecnologico e della formazione nel campo dell’economia dell’innovazione; una seconda fase di sviluppo del comprensorio in una sede in grado di accogliere l’insediamento di attività di ricerca e di impresa, favorendo l’interazione tra istituzioni di ricerca, imprese e pubblica amministrazione, finalizzata ad accrescere la competitività del territorio. “La creazione a Gorizia di un polo tecnologico e di ricerca – afferma il sindaco del capoluogo isontino Vittorio Brancati – risponde all’esigenza fondamentale di avviare una nuova fase di sviluppo di questo territorio. Gli ambiti di intervento, di studio, di progettazione sono molteplici e stimolanti: per la collocazione geografica di Gorizia, non più ai margini ma al centro della nuova Europa che guarda verso Est, ma anche per lo storico ruolo di “città dell’integrazione” che Gorizia ha saputo coltivare e sviluppare. Il patrimonio di culture, storie e idee diverse che qui si incontrano possono senza dubbio essere un ulteriore catalizzatore proprio per lo sviluppo e la ricerca”. “Il Friuli Venezia Giulia – sottolinea il presidente di Area Maria Cristina Pedicchio – possiede un sistema scientifico attivo nell’incentivare il rapporto tra ricerca e impresa, tra pubblico e privato e nel promuovere la collaborazione transfrontaliera nel trasferimento tecnologico. Gorizia in questo senso, per la sua collocazione geografica rappresenta una realtà molto interessante. Qui punteremo a creare le condizioni per un distretto tecnologico multisettoriale delle alte tecnologie, interconnesso a una rete di laboratori di ricerca misti, possibilmente in un’ottica transnazionale”. “Tra i principali obiettivi del nostro istituto – spiega Giancarlo Morandi, commissario straordinario di Imont - vi è quello della costituzione di una rete di Osservatori sul territorio nazionale che, da nord a sud, posti in luoghi diversi, costituiscano la trama per studiare da vicino il territorio, affrontarne le criticità e valorizzarne le risorse. Il Polo Tecnologico di Gorizia, nel quale rientrano le attività dell’Osservatorio permanente sulla Montagna per l’Est europeo, rappresenta per noi un’importante chiave di lettura di questo territorio e un ponte verso l’est europeo. Senz’altro un’opportunità in più per la regione Friuli Venezia Giulia e per tutto il territorio nazionale”.
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