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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2005
 
   
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  LINGUA ITALIANA: I PROGETTI DEL CNR IN DIFESA DELL’ IDENTITA’ CULTURALE E LINGUISTICA  
   
  Roma, 23 febbraio 2005 - La difesa dell’identità culturale e linguistica italiana torna di attualità, insieme al dibattito su come le istituzioni pubbliche possano e debbano contribuire alla sua tutela. Dal Consiglio Nazionale delle Ricerche arriva una risposta concreta: un milione e mezzo di euro, dei quali un milione per i ricercatori under 35, volti a finanziare 139 progetti di ricerca su “L’identità culturale come fattore di integrazione”, tra i quali 9 progetti per 60.000 euro dedicati ad “Analisi linguistica comparata e storia dei segni linguistici” e molti altri concernenti proprio l’analisi storica e culturale dell’italiano. L’iniziativa, fortemente voluta dal vicepresidente del Cnr, Roberto de Mattei, costituisce il primo stanziamento di risorse a sostegno della ricerca su tematiche afferenti le Scienze umane (che nel 2005 verrà ripetuto con un importo raddoppiato rispetto al 2004) e si inserisce nella prospettiva della costituzione, da parte dell’ente, di uno specifico Dipartimento delle Identità culturali. Il concorso è stato accolto con grande successo: le domande di partecipazione sono state quasi duemila e circa 900 quelle dei giovani, al quale esso era in particolare destinato. Tra i campi tematici toccati dalle domande pervenute hanno indicativamente incontrato il maggiore interesse la sezione di glottologia e linguistica, al primo posto con 29 domande insieme a storia contemporanea, e quella di linguistica italiana, seconda con 23 domande insieme a psicologia sociale e diritto amministrativo. Per limitarci ai progetti approvati, la lingua italiana e la sua evoluzione è oggetto di un pacchetto di ricerche che costituiscono una sorta di percorso storico-culturale di grande interesse: dal “Repertorio degli autori latini nel Medioevo e nel Rinascimento”, uno dei quattro programmi approvati all’unanimità dalla commissione, alle indagini sulle “notazione dei confini di parola nelle scritture italo-romanze” e sul “sistema interpuntivo negli epistolari ottocenteschi”, fino all’“Indicizzazione audio per la lettura e l’ascolto della letteratura italiana”. In particolare, sono stati focalizzati i processi di osmosi, nelle ricerche su “Prestiti linguistici nei testi dei mercanti medievali toscani ‘al di là delle Alpi’”, “La formazione di parole nuove nella stampa quotidiana” e “Vecchi e nuovi italianismi nel lessico delle lingue europee”. Gli argomenti proposti dai ricercatori abbracciano comunque tutto lo spettro della cultura umanistica e i 139 progetti approvati sono stati suddivisi in sette linee tematiche: “L’identità culturale e società multietnica; identità nazionali e integrazione europea”, “Processi di trasformazione del mondo economico e finanziario”, “Autori dell’antichità greco-romana: storia e cultura del mondo latino mediterraneo e sue radici cristiane”, “Opere storiche, filosofiche, letterarie”, “Diritto romano, diritto comune, espansione europea e comunità internazionale”, “Metodologie informatiche nel campo delle scienze umane”. “Il concorso è un esempio del ruolo che la ricerca pubblica può e deve svolgere per incentivare discipline e campi di studio strategici per il futuro del Paese” commenta il prof. De Mattei. “Il Cnr è convinto che vi siano ambiti della cultura umanistica, così come di quella scientifica, in cui lo Stato ha il dovere di intervenire: tra questi, è fondamentale il rapporto tra le differenti identità culturali, specie in un Paese come il nostro, nel quale il patrimonio culturale e intellettuale è una delle principali risorse. Da un lato, infatti, il processo di globalizzazione rischia di mortificare quella varietà culturale, di tradizioni e linguistica, con l’affermazione dell’inglese quale idioma ‘universale’, che costituisce un’imperdibile ricchezza. Dall’altro le tensioni prodotte dalla società multietnica in cui viviamo, se lasciato allo scontro ideologico, rischiano di produrre effetti devastanti”. La difesa delle molteplicità è altrettanto necessaria a livello comunitario: “Se c’è un punto in cui lo slogan ‘unità nella diversità’, citato nel preambolo del Trattato costituzionale europeo, è specialmente vero, questo è il campo culturale. La ricchezza dell’Europa consiste nella varietà delle sue identità, delle sue lingue e delle sue culture”. Il Cnr, inoltre, sostiene la difesa della lingua italiana anche con altre modalità, tra le quali il supporto offerto all’Accademia della Crusca. “La nostra attività rientra in un quadro istituzionale più ampio”, continua de Mattei, che è anche consigliere culturale del ministro degli Esteri, “comprendente iniziative quali la prossima conferenza degli Istituti di cultura italiana all’estero, che si svolgerà presso la Farnesina e sarà dedicata proprio al rilancio della nostra identità linguistica e culturale, e la organizzazione annuale della settimana della lingua italiana, in collaborazione tra il ministero e la Crusca”.  
     
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