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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2004
 
   
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  CONFCOOPERATIVE UMBRIA SI PREPARA AL CONGRESSO  
   
  Perugia, 9 febbraio 2004 - Confcooperative Umbria torna a congresso e lo fa con l’obiettivo non solo di rinnovare il proprio consiglio direttivo, a fronte della scadenza quadriennale del mandato, ma anche di delineare gli scenari futuri all’interno dei quali dovrà collocarsi e muoversi il movimento cooperativo regionale nella convinzione che “la cooperazione è il valore che ci fa più grandi”. E’ questo il punto di partenza attraverso il quale si snoderà mercoledì 11 p.V., con inizio alle ore 14.30 presso il Park Hotel di Ponte San Giovanni, la settima Assemblea regionale di un’associazione di imprese capace di vantare 209 cooperative aderenti, con un numero di soci che supera le 40.000 unità, oltre 1.500 dipendenti e oltre 332 milioni di euro di ricavi, cifra che va oltre il doppio se si considera la raccolta globale dei soci correntisti delle banche di credito cooperativo presenti in Umbria e affiliate a Confcooperative. “Gli anni dal 2000 al 2003 si legge in una nota di Confcooperative - sono stati impegnativi e decisivi per il futuro della cooperazione messa su un duro banco di prova dalla riforma del diritto societario. E il movimento cooperativo, anche a livello regionale, può dire di aver superato questi momenti con successo essendo riuscito a misurarsi fruttuosamente con il Governo su tutti i temi della riforma senza mortificare il ruolo e il significato della formula cooperativa. Adesso però occorre dibattere sulle conquiste ottenute, sulle questioni tuttora aperte e sul modo di prepararsi ad accogliere e vincere le sfide future”. Per questo, in un crescendo di responsabilità per tutte le articolazioni del Movimento Cooperativo, le cooperative si apprestano ad addentrarsi in quello che può essere chiamato il “terzo tempo” della cooperazione, dopo essere passate per il primo tempo in cui le ragioni della solidarietà facevano aggio sull’efficienza imprenditoriale e legittimavano un certo tasso di assistenzialismo e per il secondo tempo in cui le cooperative hanno scoperto se stesse come imprese. Il “terzo tempo” prevede una nuova sintesi tra funzione sociale e dimensione d’impresa, tra solidarietà ed efficienza, tra mutualità e sviluppo, tra la proprietà (cioè i cooperatori ) ed il manageriale; l’elaborazione di un nuovo modello valoriale che deve comprendere la nuova maturità imprenditoriale, armonizzare le grandi differenziazioni intervenute nell’albero della cooperazione. Alla convention di mercoledì interverranno numerose personalità del mondo politico, imprenditoriale e sociale dell’Umbria. A cominciare dal presidente della giunta regionale Maria Rita Lorenzetti, quello del Consiglio regionale Carlo Liviantoni ed il vice presidente Pietro Laffranco, l’Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve Mons. Giuseppe Chiaretti, il Rettore dell’Università di Perugia Francesco Bistoni, i parlamentari Maurizio Ronconi, Marina Sereni e Pierluigi Castellani, il presidente della Commissione Statuto della Regione Fiammetta Modena, gli assessori regionali Giampiero Bocci, Ada Girolamini, Enrico Sebastiani, Edoardo Gobbini, il presidente della Provincia di Perugia Cozzari e quello di Terni Cavicchioli, gli assessori provinciali Bruscolotti e Teofrasti, quello del Comune di Perugia Cantucci, il vice sindaco di Terni Polli, i dirigenti delle centrali cooperative Legacoop, Agci e Unci, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di quelle professionali agricole, dell’artigianato e del commercio. I lavori saranno introdotti dal presidente di Confcooperative Umbria, Andrea Fora.  
     
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