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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Febbraio 2004
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IL PUNTO DI VISTA DELL' EUROPEAN RESEARCH ADVISORY BOARD, (EURAB) SULLE SCIENZE SOCIALI E LE PIATTAFORME TECNOLOGICHE EUROPEE |
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Bruxelles, 26 febbraio 2004 - L'eurab (European Research Advisory Board, il Comitato consultivo europeo per la Ricerca) ha preparato due serie di raccomandazioni, la prima su Lettere e Scienze sociali nell'ambito del Ser (Spazio europeo della ricerca) e la seconda sulle piattaforme tecnologiche europee. Le raccomandazioni dell'Eurab per lo sviluppo di un quadro di riferimento per la ricerca nei settori delle discipline letterarie e sociali nell'ambito del Ser sono destinate soprattutto alla Commissione, spiega la relazione, aggiungendo che, anche se possono avere un qualche impatto sui rimanenti inviti a presentare proposte del sesto programma quadro (6Pq), 'le raccomandazioni dell'Eurab mirano piuttosto al 7Pq'. Come primo suggerimento l'Eurab invita a dare nei programmi quadro un maggior risalto alle attività di ricerca nei settori delle Lettere e Scienze sociali 'in conto proprio'. Le attività dovrebbero affrontare le sfide sociali, economiche e politiche; come esempi, la relazione suggerisce la democrazia e il patrimonio culturale europeo, pur ammettendo che i ricercatori di tali discipline sono i più qualificati per stendere un elenco completo di temi. La relazione chiede che Lettere e Scienze sociali siano inserite tra i temi della priorità 'sostegno alle infrastrutture di ricerca' del futuro programma quadro. 'Al termine 'infrastruttura di ricerca' dovrebbe essere data la definizione più ampia possibile per includervi queste discipline, e sarebbe quindi opportuno creare una task force di esperti che si occupino di elaborarla' aggiunge. Per dare maggior forza alla dimensione socio-economica di tutte le più importanti aree di ricerca dei programmi quadro, l'Eurab suggerisce alla Commissione di calcolare il numero di esperti in discipline letterarie e sociali che partecipano alle proposte dal 6Pq accettate, in modo da misurare l'importanza reale (e non quella retorica) della dimensione socio-economica dei progetti. Un'altra strategia suggerita dall'Eurab è l'aumento del numero di esperti in Lettere e Scienze sociali che partecipano alla valutazione delle proposte. Per quanto riguarda gli strumenti di finanziamento della ricerca nel settore Lettere e Scienze sociali, la Commissione è caldamente invitata a usare strumenti più leggeri e a prevedere la creazione di un nuovo 'Spazio per l'innovazione della ricerca nelle discipline letterarie e sociali' che incoraggi i ricercatori sul terreno a cooperare e a individuare opportunità innovative di ricerca. Una seconda relazione dell'Eurab analizza il concetto di piattaforma tecnologica europea ed elenca i principi che dovrebbero guidarne la realizzazione e il funzionamento. In sintesi, la relazione vede la piattaforma come un'iniziativa di nuovo tipo che riunisce tutti gli interessati a livello internazionale per rispondere alle principali sfide o bisogni europei. In una prima fase dell'iniziativa i membri della piattaforma devono arrivare a una visione globale che permetta loro di elaborare un piano di azione o road map, mentre nella seconda, che potrebbe durare dieci anni o anche più, la piattaforma deve sorvegliare e coordinare la realizzazione pratica della road map. L'eurab ha elaborato cinque principi guida per creare le piattaforme tecnologiche europee. In primo luogo, la sfida da raccogliere deve essere importante e la risposta a lungo termine. Le piattaforme tecnologiche 'non sono strumenti per risolvere problemi a breve termine', aggiunge la relazione. Il secondo principio, conseguenza logica del primo, è che le piattaforme dovrebbero essere create solo quando esiste un ben definito bisogno strategico europeo di tale strumento. 'Per produrre effetti che superino le barriere nazionali, industriali e tecnologiche, le piattaforme devono creare un forte sostegno politico ed essere ben visibili a livello europeo e [addirittura] globale', aggiunge la relazione. Il quarto punto, che l'Eurab considera un fattore di successo altrettanto importante, è che le piattaforme non devono essere guidate dai responsabili delle varie politiche ma da coloro che, nella catena del processo innovativo, agiscono nella fase d'implementazione o nella fase conclusiva del 'problema'. Secondo l'ultimo principio guida della relazione, 'sono indispensabili una road map con una visione a più lungo termine, una solida strategia per metterla in pratica e un dettagliato piano d'azione per dar vita alle attività necessarie'. L'eurab avverte che le piattaforme tecnologiche non debbono essere viste come la risposta ad ogni problema e conclude avvertendo che 'se dovessero diventare semplicemente un fatto di moda, finirebbero col perdere ogni valore e l'industria si rifiuterebbe di partecipare'. Per leggere le raccomandazioni: http://europa.Eu.int/comm/research/eurab/index_en.html
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