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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2004
 
   
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  ARRIVA IN ITALIA IL PRIMO CEROTTO CHE REINVENTA LA CONTRACCEZIONE  
   
   Milano, 26 febbraio 2004 - Sta rivoluzionando il modo di intendere la contraccezione. Nei Paesi dove è disponibile (Stati Uniti, Austria, Spagna, Svizzera, Portogallo, Germania, Regno Unito), ha ottenuto un successo oltre le previsioni. E non poteva essere altrimenti: il primo sistema contraccettivo transdermico è realizzato con tecnologie all’avanguardia e associa l’esperienza più consolidata con novità del tutto inedite. Ora, da marzo, sarà disponibile anche in Italia. Questo innovativo anticoncezionale non va posizionato dal ginecologo, non va collocato con metodiche delicate, non si assume quotidianamente: “si indossa”, attaccato sulla pelle per una settimana. Gli ormoni contenuti nel cerotto vengono rilasciati attraverso una matrice che lascia passare costantemente la giusta quantità. Costanti sono quindi anche i livelli di ormone nel sangue, con una regolazione ottimale e a prova di dimenticanze e di errori, il che comporta anche un buon controllo del ciclo. L’efficacia clinica è garantita da studi effettuati su oltre 3.300 donne, per un totale di 22.000 cicli, pari a 70.436 cerotti applicati nei quali è dimostrato un’efficacia superiore al 99%. Si tratta di una svolta nella campo della contraccezione che è destinata a ridurre considerevolmente le ancora molte gravidanze indesiderate e le interruzioni di gravidanza, la maggior parte dipendenti da errori contraccettivi e da dimenticanze nell’assunzione della pillola. In una ricerca del sociologo Enrico Finzi è emersa una sorprendente verità, conseguenza dell’evoluzione femminile negli ultimi anni che, parallelamente, ha generato un’evoluzione delle dinamiche di coppia. Secondo la ricerca, infatti, risulta che uno dei punti di forza del cerotto è proprio la sua visibilità, visto come un plus per tutte quelle donne che intendono non nascondere la propria scelta anticoncezionale. Ma anche “lui” sembra condividere tanta apertura, facendo così emergere come la coppia ormai “cogestisca” consapevolmente, e soprattutto in modo paritario, la pianificazione della procreazione. “La disponibilità di un cerotto contraccettivo — sostiene il professor Andrea R. Genazzani, direttore della I clinica di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa — offre nuove possibilità di scelta per la donna in particolare per coloro che preferiscono un metodo anticoncezionale meno invasivo.” Per la ginecologa Alessandra Graziottin il cerotto può soddisfare quello che la donna cerca in un contraccettivo nuovo. La donna cerca «che sia efficace, innanzitutto, che abbia meno effetti collaterali di tutti gli altri, che sia facile da usare e le piaccia, che non interferisca con il suo stile di vita, che aumenti il suo senso di controllo sulla sua vita, che le dia possibilmente un vantaggio terapeutico, estetico o sessuale». Numerosi sono i vantaggi del sistema transdermico di contraccezione ormonale. Salta il primo passaggio epatico: è quindi più leggera, nel senso che per via transdermica serve una dose minore di estrogeni e progestinici per bloccare con certezza l’ovulazione. Inoltre è più affidabile nell’inibizione dell’ovulazione, grazie alla costanza dei livelli plasmatici degli ormoni. Grazie a questa costanza, “perdona” la dimenticanza nel cambio del cerotto per 48 ore (molto più a lungo dei contraccettivi orali) e dà una maggiore inibizione della crescita dei follicoli ovarici. Un altro vantaggio non trascurabile è che questo nuovo sistema transdermico non influisce sul peso, spauracchio di tutte le donne che iniziano una terapia ormonale. Non modifica il metabolismo glucidico e lipidico e non aumenta i valori pressori, quindi non influisce sui fattori di rischio cardiovascolare. L’associazione estro-progestinica prevede accanto all’etinilestradiolo, l’estrogeno più diffusamente impiegato nei contraccettivi orali, la norelgestromina, nuovo progestinico dotato di una maggiore selettività recettoriale e di una minore affinità per i recettori androgenici. La norelgestromina è il metabolita attivo del norgestimato, di uso consolidato negli Stati Uniti. Il cerotto contraccettivo è commercializzato da Janssen-cilag, una Società del gruppo Johnson&johnson che produce e distribuisce in Italia prodotti farmaceutici.  
     
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