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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Febbraio 2004
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DA MARTINO MIDALI MAGLIA COUTURE MAGLIA D’ARTISTA MAGLIA DA OSCAR NELLA COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2004-2005 |
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Mialno, 25 febbraio 2004 - Avvolgente, fluida, lavorata, sovrapposta: è protagonista la maglia. Sottile e leggerissima, velour e consistente, doppiata e bicolore in un gioco di contrasti per scaldare l’inverno. Midali e il suo primo amore, Midali e la maglia. Midali è “ magliacouture” . Midali “toujours”. Bianco latte la nuance per il cappotto in bouclé che ridisegna le forme nel rigore, senza essere rigoroso.L’eleganza di un total look candido dove il tessuto è comprimario per esaltare la bellezza del filato, nei « sopra » morbidi sia nel volume che al tatto. Chic è il completo a coste con l’inserto a contrasto che lascia intravvedere le gambe nella gonna e diventa motivo nella maglia. Chic e charme nel poncho over con polsini panna, alti, sempre importanti, ideati per stare in primo piano, per essere reinterpretati in un’inedita versione delle camicie bianche. Contrasto : è optical, il nuovo bianco e nero delle maglie di seta e cachemire. Il panno con applicazioni di carta giapponese, i moderni finestrati figli di una memorabile epoca beat. Total black, total glam, dove glam sta per glamour : per il nuovo giubbino realizzato in un’insolita alcantara stropicciata, o per il tubino da ragazza perbene con lo spacco chiuso da poussoir a fettuccia. O ancora per l’abito in seta a sottoveste con tagli a petalo e l’orlo ondulato. Multicolor : rosso geranio, lampone. Il trionfo dei verdi. Verde mela , muschio, prato, sottobosco e ancora verde come l’assenzio per diventare verde vertigine, la palette per illuminare la nuova stagione. Maglia d’artista Linee che si incrociano o al contrario che viaggiano parallele, nei colori puri come quelli usati dal maestro Mondrian : il rosso, il bianco e il nero per nuovi grafismi, che corrono fieri su abiti, mantelle e cappotti. Impunture come piccoli tratti a gessetto, astrazioni progettate per mimetizzare le cuciture a vista su un’inedita table noir fatta di maglia. Fili che corrono indipendenti, cordoncini liberi che scendono dall’orlo, che sbucano dai cappucci : inconsuete geometrie per il freddo che verrà. Maglia da Oscar Come la rete che salva l’hobbit ne’ “Il Signore degli anelli”, come la cotta dei soldati medievali così luccicano il miniabito, il cardigan, il pull in maglia. Leggeri , soffici come nuvole d’argento da indossare nelle notti di festa. Trasparenze impertinenti che poco lasciano immaginare. Pesi piuma con anima di metallo: un lungo filo di oltre un chilometro. Ancora chic, ma anche shock, maglia da Oscar che merita la famosa “statuetta”.
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