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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Febbraio 2005
 
   
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  LANCIA AL 75° SALONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA SPORTIVITÀ E TECNOLOGIA SECONDO LANCIA  
   
  Ginevra, 28 febbraio 2005 - Lancia rinnova la consuetudine di presentare le proprie novità, in anteprima mondiale, sul palcoscenico di Ginevra. Infatti, dopo Thesis nel 2001, Phedra nel 2002, Ypsilon nel 2003, Musa nel 2004, oggi è la volta della Ypsilon Sport, un concept car nato dalla collaborazione con Zagato, il famoso Centro Stile milanese che ha "vestito" numerose Lancia del passato. Espressione di potenza e sportività, la nuova vettura segna il ritorno della Casa in un campo che l'ha vista sempre protagonista firmando numerose delle pagine di storia dell'automobilismo mondiale. Ecco perché, rispetto ai precedenti stand allestiti per i Saloni internazionali, quello realizzato per Ginevra si rinnova sviluppandosi lungo linee guida di sportività e tecnologia, insieme ai concetti di eleganza e ospitalità italiana: sono questi i tratti distintivi che da sempre appartengono al patrimonio Lancia. In questo senso, quindi, si possono apprezzare le due zone in cui idealmente è stata divisa l'area espositiva: da una parte, il mondo del bicolore che esprime l'eleganza e la tradizione del Marchio; dall'altra quella dell'eccellenza tecnica e delle performance, rappresentata dall'intera gamma in produzione e della Ypsilon Sport. Comune ad entrambe le zone, l'impiego di materiali raffinati e di valore - come il legno di noce, il marmo ed il legno Wengé - che riportano ad un lusso elegante e sofisticato, comunque mai ostentato. Il tutto reso più "tecnologico" e proiettato nel futuro grazie ai due grandi schermi a led che ricoprono parte dell'edificio Lancia. In particolare, la nuova struttura si compone di due livelli, entrambi visibili poiché il cubo che si protende sullo stand è trasparente: a pian terreno, c'è la boutique Lancia, volutamente lasciata visibile dall'esterno in modo da catturare l'attenzione con oggetti di pura classe italiana, e il Water Bar dove il pubblico può dissetarsi scegliendo tra oltre cinquanta etichette diverse. Salendo le scale, infine, si accede ad una zona riservata da dove si può godere di una vista privilegiata sullo stand e in particolare sulla vettura firmata Zagato. Vero e proprio centro dell'esposizione, il prototipo Ypsilon Sport è ospitato su una pedana circolare realizzata in vetro e trama metallica, un oggetto di grande impatto visivo ed espressione della tecnologia. Del resto, oltre alla "sportività", la seconda linea guida dell'area espositiva è proprio la "tecnologia", come dimostra anche la teca di cristallo che contiene il propulsore 1.3 Multijet da 70 Cv, una vera e propria rivoluzione nel campo motoristico. Sempre sul pavimento di marmo, in rappresentanza dell'intera gamma, Lancia espone quattro vetture di produzione: sono tutte di colore nero - una tinta sportiva e, al tempo stesso, elegante - che pongono in maggior risalto l'originale "livrea" della Ypsilon Sport. Innanzitutto, Lancia Musa, il modello nato dal concetto di "ospitalità italiana" dove si è ospiti e non passeggeri. Presente a Ginevra nell'allestimento Platino ed equipaggiata con il brillante 1.4 16v da 95 Cv e cambio robotizzato "Dolce Far Niente", Musa invita a condividere il piacere di vivere a bordo di una vettura unica nel suo segmento. Certo un prodotto di lusso ma che mai sconfina nell'ostentazione perché è disegnato intorno ai desideri di quanti amano godersi la vita senza rinunciare alla praticità reale. Infatti, Lancia Musa porta nel mondo dell'auto i segreti dell'accoglienza italiana: è un'auto che riceve i suoi ospiti con buongusto, calore e generosità. Lancia Musa è buongusto nelle forme raffinate e armoniose, nei colori caldi combinati con eleganza, nei dettagli preziosi (come la calandra e i cerchi bicolore), nei materiali pregiati (come la pelle abbinata alla microfibra). La sua dimensione è giusta sia per l'uso urbano sia per i lunghi viaggi: lunga 3,98 metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri, la vettura si pone come nuovo punto di riferimento in questa particolare fascia di vetture compatte. Lancia Musa è calore nelle sensazioni che offre ai suoi ospiti: la luminosità del tetto trasparente "Granluce" e l'ariosità dell'ambiente, la piacevolezza delle superfici e il comfort avvolgente dei sedili ergonomici. Il climatizzatore bi-zona e il Sound System Bose (tipici elementi Lancia) rendono particolarmente piacevole uno spazio facile da dominare grazie alla posizione di guida rialzata, all'ergonomia dei comandi e alla modularità dei sedili, che possono assumere fino a 32 posizioni differenti (compresa una singolare posizione a "chaise longue"). Lancia Musa è generosità nella sua offerta tecnologica: motori di ottime prestazioni, adatti a una guida rilassata e disinvolta. Due diesel Multijet: il 1.9 da 100 Cv, pieno ed elastico, ideale in qualsiasi situazione, e il 1.3 da 70 Cv, perfetto per la guida in città in abbinamento con il cambio sequenziale robotizzato denominato "Dolce Far Niente". Per chi fa meno chilometri, un brillante motore benzina 1.4 Fire da 95 Cv. Troviamo la stessa generosità nell'ampia e articolata dotazione di serie (l'allestimento Platino comprende tetto "Granluce", interni in pelle e microfibra, radio-Cd e cerchi in lega) e nei servizi di "Garanzia Parure Lancia", l'esclusivo pacchetto che permette di estendere la garanzia contrattuale al quinto anno dalla data d'immatricolazione o a un massimo di 120.000 km. Insomma, viaggiare su Lancia Musa è un'esperienza calda, rassicurante e piacevole, che rinnova il piacere di vivere all'insegna del buongusto e del benessere. E il nome Musa è coerente con questo concetto: un nome classico che evoca l'arte e la creatività. Anche la sua rappresentazione grafica ha un legame forte con la vettura: il disegno della lettera "M" ricorda una "chaise longue", simbolo di comfort e relax. Vicino alla Musa trova poi posto l'altra regina dello stand: Lancia Ypsilon, proposta nell'allestimento più ricco (Platino) ed equipaggiata con il brillante 1.4 Fire da 95 Cv. Dopo un anno di successi raccolti tra il pubblico e la critica - come dimostrano anche l'"European Automotive Design Award" vinto a Bruxelles, "l'Auto che preferisco 2004", assegnato dai lettori di Quattroruote e "l'Automobile più bella del mondo", eletta da una giuria di esperti di design - Lancia Ypsilon si conferma la vettura ideale per una clientela sofisticata che è alla continua ricerca di prodotti unici. Per questo il modello cattura a prima vista per quel suo stile originale e in piena sintonia con le moderne tendenze che chiedono un design morbido e sensuale. Gli interni poi accolgono passeggeri e guidatore in un ambiente emotivamente coinvolgente, ma anche un abitacolo funzionale e moderno per assicurare sempre il massimo comfort. Sensazioni alle quali contribuisce anche la particolare cura prestata ai dettagli, l'impiego di materiali pregiati, da vettura di lusso, e la creazione di raffinati ed eleganti accostamenti cromatici tra le tinte della carrozzeria e quelle dei rivestimenti interni. Caratteristiche uniche per il segmento. In questo contesto si inserisce il logo "Ypsilon", una vera e propria griffe. Dal design alla meccanica. In termini di propulsori e cambi, Lancia Ypsilon propone quanto di meglio possa oggi offrire l'ingegneria. Del resto, le grandi capacità stradali del modello, il suo comportamento sempre prevedibile e la facilità e piacevolezza di guida sono anche dovute alle prestazioni fornite da un "gruppo di potenza" d'avanguardia per una "cittadina". Quattro i motori. I primi due sono i collaudati e affidabili 1.2 da 60 Cv e 1.2 16v da 80 Cv, capaci di abbinare grandi doti di coppia e fluidità di funzionamento con cilindrate relativamente ridotte. A questi si aggiungono altri due propulsori: il brillante 1.4 16v da 95 Cv ed il rivoluzionario 1.3 16v Multijet da 70 Cv, entrambi abbinati ad un cambio manuale o ad un dispositivo sequenziale robotizzato denominato "Dolce Far Niente". Infine, non è esagerato dire che chiunque può trovare la Lancia Ypsilon che meglio risponde alle sue esigenze e ai suoi gusti. Del resto la gamma del nuovo modello è composta da quattro allestimenti (Ypsilon, Argento, Oro e Platino) ed è una delle più complete del segmento. Merito anche di un'ampia possibilità di personalizzazione. Infatti, sono 555 quelle proposte dalla "piccola ammiraglia", frutto dell'abbinamento di undici colori di carrozzeria, sei diversi rivestimenti interni (disponibili in otto diverse tonalità) e cinque tipi di cerchi in lega (inclusi quelli della Lineaccessori). Qualunque sia la scelta e il livello di personalizzazione, Lancia Ypsilon è sempre affascinante e originale, nel pieno rispetto di quel gusto italiano famoso nel mondo. A Ginevra, poi, non potevano certo mancare le ammiraglie di Casa Lancia: Phedra e Thesis, entrambe proposte nell'allestimento più prestigioso (Emblema). Innanzitutto, sempre in questa zona dello stand, è presente una Lancia Phedra 3.0 V6 24v Cae, espressione dell'arte italiana di vivere. In particolare, il modello si contraddistingue per l'ambiente interno ovattato, piacevole da vedere e da toccare, curato nei minimi dettagli e predisposto alla convivialità tra più persone ed è allestito con una serie di dispositivi di sicurezza, di comfort e di telematica che lo pongono al vertice della categoria. Tra l'altro, da quest'anno sono disponibili due nuovi colori di carrozzeria: l'esclusivo Grigio Rossini e il Perla Brunelleschi, un chiaro perlato, caldo e sofisticato. Tanto comfort e raffinatezza stilistica, dunque, ma anche performance ai vertici del segmento. Merito dei quattro propulsori disponibili: a partire dal 2.0 16v a benzina da 136 Cv e il 2.0 Jtd 16v da 108, che uniscono buone prestazioni ad un'elevata economia di esercizio. Completano la gamma il 2.2 Jtd 16v da 128 Cv, un motore turbodiesel particolarmente vivace, capace di garantire in ogni situazione una guida divertente e una motorizzazione di grandi prestazioni (il sei cilindri 24v di 3 litri da 204 Cv) con cambio automatico, autoadattativo e sequenziale. Quest'ultimo propulsore vanta prestazioni eccellenti (velocità massima oltre 200 km/h); silenziosità propria di un motore 6 cilindri; funzionamento fluido e forte ripresa assicurati da una coppia generosa, massimo comfort e piacevolezza di guida. Accanto a Lancia Phedra, il pubblico può ammirare la Thesis Emblema 3.2 24v V6 con cambio "Comfortronic", una grande berlina che punta su eleganza e tecnica d'avanguardia per catturare l'élite degli automobilisti. Si tratta, infatti, di un particolare segmento che raccoglie un ristretto numero di modelli sui quali le case più importanti concentrano il meglio della tecnologia automobilistica oggi disponibile. Oltre al 3.2 24v V6, nel 2003 è stata introdotta anche un'altra motorizzazione: un 2.4 Jtd 20v da 175 Cv, prodotto appartenente alla seconda generazione dei diesel a iniezione diretta Common Rail, quelli Multijet, ed è disponibile con cambio automatico a cinque marce o cambio manuale a sei rapporti. Insomma, due propulsori potenti e progressivi ai quali è corrisposta anche la revisione della taratura del sofisticato cambio automatico a cinque rapporti, in modo da garantire cambi di marcia più "morbidi" e, quindi, un sensibile aumento del comfort di guida. Per adeguarsi alla maggiore coppia erogata dal 2.4 Jtd 20v, infine, un cambio meccanico a sei rapporti da 40,7 kgm sostituisce quello attuale. Più compatto, il dispositivo è a tre assi e presenta una retromarcia sincronizzata e una frizione con recupero automatico di usura. Fin qui le novità della gamma. Confermati, invece, tutti i punti di forza dell'ammiraglia Lancia: dalla ricchissima dotazione di serie nel campo della sicurezza all'abitacolo lussuoso, ampio e protettivo come dimostrano, per esempio, il sofisticato impianto infotelematico Connect e i sedili che rappresentano l'odierno stato dell'arte in termini di comfort ed ergonomia. Nella versione "comfort", disponibile a richiesta, sono rivestiti in morbidissima nappa firmata Poltrona Frau. La seconda area dello stand allestito a Ginevra è dedicata al mondo del bicolore. Innanzitutto, caratterizzata proprio da una "livrea" a due tonalità (avorio e blu), sfila sulla passerella ginevrina una raffinata Lancia Astura Double Phaeton "Castagna" del 1933 che, unica vettura al mondo, ha vinto per due volte il prestigioso "Coppa d'Oro di Villa d'Este": nel 1933 e nel 2004. Giunto alla 75esima edizione, il concorso di bellezza per il design automobilistico di Villa d'Este (Cernobbio) rende onore ad una delle vetture più affascinanti della storia automobilistica internazionale. Commissionata da un cliente americano alla carrozzeria Castagna - si ritiene che fosse il regalo fatto dalla famosa ereditiera del tabacco Barbara Hutton al proprio marito - la vettura nasceva sulla base delle seconda serie dell'Astura ma, poiché venne consegnata agli inizi del 1934, riportava già le varianti della terza serie. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Lancia Astura Double Phaeton "Castagna" circolava a Washington D.c. E restò sempre negli Stati Uniti fino al 1983, quando fece ritorno in Italia. Dal 1996 la vettura è di proprietà di Guido Lamperti, membro del Lancia Club Storico Italiano e conservatore del Registro Storico. Ricordiamo che la splendida automobile esposta a Ginevra nasce dal modello Astura (nome di un castello presso Nettuno) che, dal 1931 al 1939, venne costruito in quattro serie e prodotto in 2.911 esemplari. All'inizio della sua vita, il modello era equipaggiata con un 8 cilindri a V stretta (19°) di 2.604 cc che sviluppava 73 Cv a 4000 giri/min e le permetteva di raggiungere i 125 chilometri orari. Nel 1934, proprio con la terza serie, la cilindrata passò a 2972 cc e 82 Cv e le versioni offerte erano due: 233L, con passo lungo di 3.332 mm, e la 233C con passo corto di 3.100 mm. Inoltre, per le sue doti di tenuta di strada e maneggevolezza l'Astura venne impiegata anche in competizioni sportive: nel Giro automobilistico d'Italia del 1934 si aggiudicò i primi due posti nella classifica assoluta. Infine, il telaio era "a crociera" di lamiera scatolata al quale il motore era fissato elasticamente mediante due corte molle a balestra: un brevetto Lancia, che eliminava quasi del tutto le vibrazioni del motore. Insomma, eleganza stilistica ed innovazione meccanica sono racchiuse anche nella Lancia Astura Double Phaeton "Castagna", un binomio del resto comune alle numerose opere d'arte "a quattro ruote" firmate Lancia. Tra l'altro, proprio in occasione del Salone di Ginevra, viene ricordato Vincenzo Lancia (1881-1937) che, insieme ad altri tre pionieri dell'automobilismo, entra quest'anno tra le pagine dell'European Automotive Hall of Fame. Si tratta del prestigioso albo, curato dalla rivista Automotive News, dove sono raccolti i nomi dei più importanti e famosi imprenditori, ingegneri e designer che hanno contributo al progresso dell'industria automobilistica. Un segno tangibile di quanto la passione e la maestria del fondatore siano ancora oggi apprezzati nel mondo. Coerente con questo contesto "vintage" Lancia espone una versione unica di Lancia Musa b-colore. Eleganza, raffinatezza ed originalità sono le parole che coniugano l'armonia delle forme con la cura dei dettagli: da qui prende ispirazione e nasce questa versione esclusiva di Lancia Musa. Rispetto alla vettura di normale produzione, infatti, il modello aggiunge un tocco di originalità e di classe. Infatti, una linea esterna pulita e armoniosa si impreziosisce con il bicolore della carrozzeria: il bordeaux metallescente Tintoretto (tra i più eleganti della gamma) sposa un nero lucido con effetto laccato che ritroviamo nei cerchi in lega a lavorazione diamantata. Negli interni ritroviamo la stessa ricercatezza ed esclusività sinonimo della migliore tradizione Lancia: un vero e proprio salotto rivestito di pelle colore avorio, sia per i sedili sia per i pannelli porta, che si contraddistingue per la particolare lavorazione artigianale. Infine, sui cuscini e sugli schienali centrali si ritrovano fettucce di pelle bordeaux, ispirati al mondo dell'arredamento, ed abbinate ai colori esterni e trapuntate a "cannelloni passo largo". Accanto a questo "gioiello automobilistico", Lancia propone due Lancia Ypsilon b-colore, entrambe nell'allestimento Argento e dotate del cambio "Dolce Far Niente". La prima, equipaggiata con il brillante 1.3 Multijet da 70 Cv, si contraddistingue per una carrozzeria elegante e sofisticata, tutta giocata sulle tinte pastello Avorio Paganini, nella parte inferiore, e l'esclusivo colore micalizzato Marrone Caravaggio, in quella superiore. Un accostamento senza tempo, ripreso con delicatezza nel salotto interno che richiama i colori della carrozzeria. E la stessa esclusività dei rivestimenti si ritrova nella seconda Ypsilon b-colore 1.4 16v: la vettura esposta li propone di colore magnesio-marrone, un abbinamento cromatico che si sposa perfettamente con la linea esterna messa in risalto dal Grigio Rossini, per la parte bassa, e il nuovo colore Marrone Caravaggio, per quella alta. Il risultato finale è un contrasto cromatico nuovo e deciso, semplicemente irresistibile.  
     
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