CONFCOMMERCIO SU CITTA’ CAMPIONE: PREVEDIBILE LO “SCALINO” DI FEBBRAIO
Roma, 27 febbraio 2004 - La ripresa dell’inflazione registrata nell’ultimo mese non deve essere letta come una interruzione del processo di rallentamento dei prezzi al consumo in atto da ottobre, ma solo come un aggiustamento: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati relativi all’andamento dei prezzi al consumo nel mese di febbraio nelle città campione. Questi dati, infatti, che sembrerebbero indicare una risalita del tasso d’inflazione, erano in larga parte attesi in considerazione dello sfavorevole confronto con un mese in cui nello scorso anno furono applicati i prezzi del nuovo prontuario farmaceutico, con una conseguente e sensibile riduzione delle spese sanitarie. Va considerato, inoltre, che nel mese di febbraio vengono computati gli effetti delle variazioni dei prezzi dei mobili ed elettrodomestici la cui rilevazione ha cadenza trimestrale. Per raggiungere l’obiettivo di un rientro su valori prossimi al 2% già nei mesi estivi – conclude il Centro Studi - occorrono comportamenti coerenti da parte di tutti i soggetti: dalla produzione al consumo agli enti erogatori di servizi nazionali e locali.