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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Febbraio 2004
 
   
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  ACCORDO QUADRO TRA BPM E CIC (CRÈDIT INDUSTRIEL ET COMMERCIAL)  
   
  Milano, 27 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano (Bpm), nelle riunioni del 24 e del 26 febbraio c.A., ha esaminato e quindi approvato, nell’ambito del progetto di alleanza strategica e commerciale con il Crèdit Industriel et Commercial (Cic), controllato dal Credit Mutuel, un’ipotesi di Accordo Quadro con il partner francese, che segue e dà attuazione ai principi della cooperazione tra i due Istituti contenuti nella “Lettera di intenti”, sottoscritta nel dicembre 2002. In particolare l’Accordo Quadro – che avrà durata decennale e la cui efficacia sarà sospensivamente condizionata al rilascio di tutte le successive autorizzazioni da parte di tutte le competenti autorità italiane, francesi ed europee - si articola in tre sezioni che rispettivamente regolamentano: la cooperazione industriale e commerciale tra le Parti nell’ambito dei sistemi di pagamento; dei servizi di bancassicurazione; - dell’attività internazionale; dei servizi bancari alla Clientela; - dell’investment banking; con l’impegno di formalizzare i “Protocolli operativi” entro un anno dalla data di sottoscrizione dell’Accordo Quadro. L’acquisto di partecipazioni reciproche e la sottoscrizione da parte di Cic di un prestito obbligazionario convertibile di Bpm. Partecipazioni reciproche: Bpm acquisterà, da uno o più soggetti indicati da Cic, l’1% del capitale sociale di Cic pari a 350.000 azioni ordinarie Cic. L’acquisto verrà effettuato al prezzo massimo di 145 Euro per azione, con un investimento complessivo massimo di circa Euro 51 milioni. A fronte di tale acquisto verrà concessa a Bpm un’opzione put per la vendita delle azioni Cic acquistate, da esercitarsi nei sei mesi successivi alla data di eventuale cessazione dell’Accordo Quadro, ad un prezzo pari a quello di acquisto. Cic e altre società facenti capo al Gruppo Credit Mutuel, a loro volta, acquisteranno sul mercato azioni Bpm per un controvalore corrispondente all’importo dell’investimento effettuato da Bpm nelle azioni Cic (che agli attuali prezzi di mercato corrisponde ad una quota di circa il 2,5% del capitale sociale di Bpm); B2 – Prestito obbligazionario convertibile. Cic si impegna a sottoscrivere un Prestito Obbligazionario Convertibile ad esso riservato che verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea straordinaria dei Soci della Banca Popolare di Milano, prevista per il prossimo mese di aprile. Le principali caratteristiche del prestito sono le seguenti: 1. Numero azioni Bpm al servizio del prestito Pari a n. 27.019.574 azioni, corrispondenti al 7% del numero di azioni costituenti il capitale sociale di Bpm alla data del 31 dicembre 2003. 2. Valore Nominale e Prezzo di conversione - Il valore nominale di sottoscrizione delle obbligazioni, che corrisponde al prezzo di conversione, verrà determinato in prossimità dell’emissione e sarà pari alla media dei prezzi ufficiali delle azioni Bpm rilevata sul mercato telematico azionario italiano (Mta) nei sei mesi precedenti, maggiorato di una percentuale pari al 30 %. 3. Ammontare - Da determinare in prossimità dell’emissione e pari al numero di azioni Bpm al servizio della conversione del prestito moltiplicato per il prezzo di conversione. 4. Durata 5 anni: 5. Tipo Senior: 6. Prezzo di Sottoscrizione 100 % del valore nominale; 7. Rapporto di Conversione - 1 azione Bpm / 1 obbligazione. Il rapporto ed il prezzo di conversione non verranno modificati nel caso di aumenti di capitale gratuiti o a pagamento riservati a dipendenti di Bpm o delle società del Gruppo per un ammontare massimo annuo pari all’1% delle azioni in circolazione al momento dell’esecuzione dei medesimi aumenti di capitale. Clausole standard in altri casi di diluizione. 8. Cedola Annua Pari al tasso Euribor a 12 mesi diminuito di 25 b.P.; 9. Esercizio del diritto di conversione Aperto, con esclusione del periodo intercorrente tra i 30 giorni precedenti l’assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio e la data di stacco del dividendo. L’acquisto da parte di Cic di una partecipazione nella Banca di Legnano (Bdl) Premesso che Bpm e Cic hanno individuato nella Banca di Legnano il veicolo attraverso cui effettuare in Italia eventuali future acquisizioni di aziende bancarie, Cic si impegna a sottoscrivere un aumento di capitale riservato, che verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria di Bdl per un ammontare globale, comprensivo di sovrapprezzo, di euro 80.000.000. Al termine dell’operazione, Cic verrà a detenere una quota pari a 6,5% circa del capitale sociale di Bdl. Nell’ambito dei Patti Parasociali relativi a Bdl che saranno sottoscritti da Bpm e Cic è prevista, tra l’altro, la concessione da parte di Bpm a favore di Cic di un’opzione irrevocabile di vendita che Cic potrà esercitare non prima di dodici mesi e non oltre ventiquattro mesi dalla stipula dei Patti Parasociali. Il prezzo di esercizio dell’opzione di vendita è pari al valore di sottoscrizione dell’aumento di capitale maggiorato degli interessi maturati (Euribor a tre mesi), dedotti i dividendi nel frattempo incassati da Cic. L’opzione irrevocabile di vendita potrà essere esercitata da Cic anche in caso di risoluzione dell’Accordo Quadro: in tal caso il prezzo di cessione delle azioni verrà determinato di comune accordo con riferimento al patrimonio netto della Banca di Legnano al momento dell’esercizio dell’opzione. L’accordo Quadro prevede inoltre che ciascuna delle Parti si impegni, per tutta la durata dell’accordo, a favorire la nomina nei rispettivi Consigli di Amministrazione di un rappresentante designato dall’altra Parte. Inoltre dal giorno in cui Cic avrà proceduto alla conversione delle Obbligazioni Convertibili in Azioni Bpm, Bpm sarà impegnata a favorire la nomina di un rappresentante di Cic nel proprio Comitato Esecutivo. Modifiche Statutarie - Inoltre nella riunione del 24 febbraio c.A., il Consiglio di Amministrazione della Bpm ha altresì deliberato – subordinatamente all’autorizzazione dell’Organo di Vigilanza - di proporre all’Assemblea Straordinaria dei Soci del prossimo aprile di modificare lo Statuto sociale al fine di prevedere, in relazione ad operazioni di integrazione e/o collaborazione strategica con altre realtà bancarie, che il Consiglio possa proporre all’Assemblea, senza le formalità di presentazione delle candidature secondo il voto di lista, la nomina di un Amministratore da eleggere a maggioranza con voto palese, con conseguente allargamento da 20 a 21 del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione.  
     
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