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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Marzo 2005
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"BAMBINI E COMPUTER. LE NUOVE TECNOLOGIE A SCUOLA E IN FAMIGLIA" |
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Milano, 7 marzo 2005 - Spesso la naturalezza con la quale i bambini utilizzano il computer e la capacità che dimostrano nello scoprirne le potenzialità vengono sottovalutate. Pertanto, porre eccessivamente l'accento sulla tempificazione dell'apprendimento che andrebbe anticipato, o sulle indicazioni di specifiche nozioni da trasmettere, rischia di non far cogliere l'aspetto più rilevante legato all'introduzione delle tecnologie. Infatti la sfida principale, come emerge chiaramente dalla ricerca, consiste nel creare nella famiglia e nella scuola contesti mediati dall'adulto nei quali i bambini possano esplorare, giocare e scoprire. Questi temi sono stati approfonditi nel convegno internazionale "Bambini e Computer. Le Nuove Tecnologie a scuola e in famiglia" tenutosi oggi a Milano, presso il Teatro Dal Verme. Nel Convegno, organizzato dalla Fondazione Ibm Italia e dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Milano-bicocca, sono stati presentati e discussi i primi risultati di un vasto programma pluriennale di ricerca che studia e documenta come i bambini, anche piccolissimi, si accostano al computer, un oggetto che oggi è parte dell'ambiente che li circonda. Il metodo utilizzato nella ricerca - etnografico, qualitativo e visuale - è stato scelto perché non vi sono fino ad ora ricerche che documentino in modo puntuale il percorso di avvicinamento e di familiarizzazione dei bambini più piccoli con le nuove tecnologie. Nel corso del convegno verranno infatti presentati e discussi dei filmati realizzati dal gruppo di ricerca per conoscere in che modo i bambini esplorano e giocano col computer e scoprono le funzioni dell'oggetto tecnologico. Il materiale filmato conferma inoltre il ruolo degli adulti in contesti diversi - familiari e scolastici – come mediatori della scoperta. Le riflessioni teoriche che accompagneranno la presentazione di queste prime evidenze della ricerca sono affidate a studiosi di fama internazionale tra i quali Tomàs Maldonado, Langdon Winner, Jane Healy, Susanna Mantovani. Il convegno segna il completamento della prima fase di una ricerca pluriennale condotta dalla Fondazione Ibm Italia e dalla Facoltà di Scienze della Formazione, che vuole costituire una base concreta sulla quale il sistema formativo italiano (in particolare la scuola per l'infanzia e la scuola primaria) possa confrontarsi sui temi cruciali dell'introduzione e uso delle tecnologie. La collaborazione tra la Fondazione Ibm Italia e la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Milano-bicocca nasce da un interesse comune in questo ambito. La prima da anni è attiva nell'introduzione del computer nella scuola dell'infanzia; attraverso il Progetto "Kidsmart" la Fondazione Ibm ha donato, a circa 150 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale, 300 postazioni multimediali chiamate Young Explorer pensate appositamente per i bambini dai tre ai sei anni e particolarmente adatte per essere inserite ed utilizzate all'interno delle aule. La seconda rappresenta uno dei più importanti poli a livello nazionale per la formazione degli insegnanti di scuola per l'infanzia e primaria. Entrambe condividono la convinzione che il modo in cui l'informatica verrà introdotta nella scuola primaria e le modalità di insegnamento costituiscano una questione sociale e legislativa strategica, perché determineranno il rapporto tra le nuove generazioni del nostro paese e le nuove tecnologie.
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