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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Marzo 2005
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RADDOPPIARE I FONDI PER LA RICERCA |
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Bruxelles, 7 marzo 2005 - Come finanziare la Ricerca europea? Quali priorità per il futuro? Come può la Ricerca migliorare la competitività in Europa? I deputati della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia hanno tentato di rispondere a tali quesiti adottando a larga maggioranza la relazione d'iniziativa di Pia Locatelli (Pse, It), ora all'esame della Plenaria. L'adozione della relazione è avvenuta qualche settimana prima che la Commissione presenti le sue proposte sul 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo tecnologico (Pq). Oltre alle misure di sostegno finanziario, l'Esecutivo dovrà presentare le priorità tematiche. Raddoppiare i fondi La relazione sottolinea che per rendere l'Europa più competitiva è necessario stanziare maggiori mezzi finanziari per la ricerca e l'innovazione. Per i deputati, lo Spazio europeo della ricerca potrà esistere unicamente se una quota maggiore dei finanziamenti alla ricerca sono concessi a livello europeo. Pertanto chiedono il raddoppio, in termini di percentuale del Pil degli Stati membri, del contributo al Programma Quadro di ricerca. Inoltre, invitano la Commissione a elaborare il 7° Programma conformemente alle proposte sulle prospettive finanziarie 2007-2013 e a continuare a difendere la proposta secondo cui il bilancio dell'Unione deve essere fissato a un tasso ampiamente superiore all'1% del Pil. La richiesta di raddoppiare i fondi destinati alla ricerca è stata oggetto di un'interrogazione orale discussa in occasione della Plenaria di febbraio. Priorità per il 7° Programma Quadro La relazione auspica mantenere la continuità tra il 6° e il 7° Pq assicurando, al contempo, un chiarimento e una semplificazione delle procedure. La definizione delle priorità tematiche, per i deputati, dovrà riflettere quelle strategiche dell'Agenda di Lisbona e fondarsi su un reale dibattito in seno alle Istituzioni europee e nazionali, alla comunità scientifica e al settore economico. I deputati, inoltre, approvano la decisione della Commissione di integrare la ricerca spaziale e di ampliare il campo della ricerca su sicurezza e difesa. Ma ritengono anche che debba essere sostenuta la ricerca nei campi della scienza della vita, delle nanotecnologie, della chimica, così come in quello delle fonti di energia attuali e future che non producono Co2. Un Consiglio europeo della Ricerca I deputati temono che l'Unione perda progressivamente la sua competitività qualora non finanziasse a sufficienza la ricerca fondamentale e la ricerca a lungo termine. Pertanto chiedono che sia istituito il Consiglio europeo della Ricerca, così come proposto dalla Commissione, evitando tuttavia delle sovrapposizioni con le istituzioni esistenti, quali il Centro Comune di Ricerca. Il Consiglio, secondo i deputati, dovrebbe conferire un sostegno europeo alla ricerca fondamentale, disporre di finanziamenti adeguati e evitare il moltiplicarsi della burocrazia.
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