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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Febbraio 2004
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LE NAZIONI UNITE CHIEDONO ALL'UE D'INTRAPRENDERE UN'AZIONE DECISIVA NELLA LOTTA ALL'AIDS |
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Bruxelles, 27 febbraio 2004 - Nel corso della conferenza 'breaking the barriers: the fight against Hiv/aids in Europe and Central Asia' (spezzare le barriere: lotta all'Hiv/aids in Europa e nell'Asia centrale), tenutasi a Dublino il 23 febbraio, le agenzie leader delle Nazioni Unite, il fondo globale per la lotta contro l'Aids, la tubercolosi e la malaria, e la Banca mondiale hanno invitato i ministri europei a intraprendere azioni decisive per prevenire l'ulteriore diffondersi dell'Aids in Europa in quanto questione della massima urgenza. 'L'europa e l'Asia centrale sono teatro della più rapida diffusione al mondo dell'epidemia di Hiv. Non c'è tempo da perdere, i ministri europei devono immediatamente predisporre e svolgere programmi efficaci di prevenzione e cura dell'Hiv', dichiara il Dr Peter Piot, direttore esecutivo dell'Unaids. 'Considerato che l'Unione formerà il maggior blocco commerciale del mondo, con più di 500 milioni di cittadini, è nel suo stesso e massimo interesse evitare che l'epidemia di Aids rovini lo sviluppo sociale ed economico dell'Europa'. Alla conferenza era presente il Commissario europeo per la Salute e la tutela dei consumatori David Byrne, che ha spiegato che 'l'Unione europea ha pesantemente investito nella ricerca sull'Hiv/aids e continuerà a farlo. L'ue ha già destinato 400 milioni di euro alla ricerca e sviluppo nel periodo dal 2003 al 2006. La metà della somma andrà al nuovo partenariato Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici'. Su scala più ampia, 'in quanto principale donatore mondiale, dal 2003 al 2006 l'Ue fornirà 1,2 miliardi di euro per la risposta globale all'Hiv/aids, malaria e tubercolosi attraverso tutta una serie di meccanismi', ha detto Byrne. 'Questo quadruplica il finanziamento dell'Unione. L'unione europea si è anche messa alla guida delle operazioni per mettere alla portata di tutti i medicinali essenziali sostenendo l'iniziativa '3 by 5' dell'Organizzazione mondiale della Sanità'. Alla conferenza ha anche parlato il ministro irlandese degli Affari esteri Brian Cowen, T.d, che ha ribadito che la lotta all'Hiv/aids oltrepassa le capacità di un solo governo ed ha invitato l'Unione e gli Usa ad unire le forze nella ricerca di un vaccino per l'Aids e a prendere il comando mondiale nella lotta contro questa malattia. Cowen ha anche ripetuto che la dichiarazione di Dublino sul partenariato per combattere l'Hiv/aids in Europa e nell'Asia centrale andrebbe seguita da un'azione concreta non solo al livello dell'Ue, ma anche tra i suoi vicini dell'est. 'Dei programmi efficaci di prevenzione e di cura dell'Hiv/aids presuppongono che il finanziamento di tutte le fonti raggiunga circa 1,5 miliardi di dollari [1,18 miliardi di euro] entro il 2007. Ma il denaro da solo non serve. È assolutamente decisivo migliorare l'informazione di base per i programmi, sostenere tutto quanto funziona contro l'Hiv/aids e spezzare le barriere politiche e sociali che ostacolano un'azione efficace nella regione', ha dichiarato Shigeo Katsu, vice presidente della banca mondiale regionale per l'Europa e l'Asia centrale. In Europa orientale e Asia centrale vivono attualmente oltre un milione e mezzo di persone sieropositive, un aumento significativo rispetto alle 30.000 del 1995. In Europa occidentale molti governi non hanno mirato alla prevenzione tanto quanto avevano fatto negli anni '90, e il diffondersi della malattia è in ripresa. Solo nel 2003 sono state contagiate tra le 30 e le 40.000 persone, portando il numero dei sieropositivi a una cifra tra 520.000 e 680.000. Per leggere la bozza della dichiarazione di Dublino sul partenariato per la lotta contro l'Hiv/aids in Europa e Asia centrale: http://www.Eu2004.ie/templates/meeting.asp?snavlocator=5,13&list_id=25
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