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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  LA SALUMERIA ITALIANA VOLA IN MESSICO PROSCIUTTI CRUDI, CULATELLI, PROSCIUTTI COTTI, MORTADELLE E COTECHINI ALLA CONQUISTA DI UN NUOVO PROMETTENTE MERCATO.  
   
  In dirittura di arrivo le trattative con Cina, Sud Corea, Australia e Canada: un mercato potenziale di oltre un miliardo e mezzo di consumatori. Dopo più di vent’anni, le autorità messicane hanno autorizzato l’esportazione diretta in Messico di prodotti di salumeria dal nostro Paese. A breve l’industria salumiera italiana potrà esportare anche su questo mercato prosciutti crudi tipici (Parma e San Daniele) e culatelli stagionati per 400 giorni, oltre che prodotti cotti di sola carne suina come la mortadella, il prosciutto cotto, il cotechino. L’esportazione potrà avvenire da ben 81 impianti produttivi, un numero di gran lunga superiore a quelli autorizzati dal Messico per altri paesi. Questo risultato si è potuto concretizzare grazie all’azione congiunta svolta con le autorità italiane, in particolare il costante lavoro del Ministero della Salute, e grazie alla determinazione dell’ambasciatore Franco Tempesta e della Dott.ssa Gianfranca d’Ignazio dell’ufficio commerciale della nostra rappresentanza a Città del Messico. La luce verde alla salumeria italiana è arrivata dopo l’ispezione dei funzionari del Ministero dell’Agricoltura messicano che hanno potuto verificare sul campo le garanzie di sicurezza fornite dalla produzione italiana di salumi. “Si tratta di un risultato molto importante – ha commentato il Presidente di Ass.i.ca. Vittore Beretta – che si inserisce in una strategia che mira a garantire la libera circolazione dei prodotti di salumeria nell’intera area Nafta: dopo i successi negli Stati Uniti e, ora, in Messico, attendiamo infatti a breve la positiva conclusione del dossier Canada.” “L’apertura del mercato messicano, inoltre, dimostra che l’obiettivo di assicurare la presenza dei prodotti della salumeria italiana sui principali mercati mondiali è a portata di mano – ha aggiunto Beretta - Diminuisce progressivamente infatti il novero dei Paesi che non sono aperti al loro ingresso e il settore che opera ormai a pieno titolo in mercati globali.” “Il quadro dei negoziati in atto fa inoltre presagire per il 2005 l’apertura di un significativo numero di mercati di primaria importanza: Cina, Sud Corea, Australia. Il primo semestre dell’anno potrebbe essere un momento di straordinaria importanza per incrementare la presenza della salumeria italiana nel mondo. – ha concluso il Presidente Beretta - I nuovi mercati che si stanno aprendo all’importazione dei salumi è tale che si può ipotizzare di avvicinare per la prima volta al consumo potenziale dei nostri salumi circa un miliardo e mezzo di consumatori.” Per la Cina dopo la firma dei protocolli veterinari per l’esportazione di prosciutti crudi stagionati per 313 giorni e prodotti cotti, è avvenuta nelle scorse settimane la missione degli ispettori della General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine (Aqsiq) e della Certification and Accreditation Administration (Cnca) che hanno visitato a campione alcuni impianti tra quelli la cui istanza di abilitazione già stata approvata. Tale ispezione dovrebbe concludere l’iter istruttorio avviato con le Autorità di Pechino nel 2002 consentendo di intraprendere le esportazioni di prosciutti crudi stagionati per almeno 313 giorni ottenuti da maiali nati ed allevati in Italia. Degno complemento in Estremo Oriente risulta la Sud Corea, per la significativa importanza rivestita per il nostro settore. Concluso l’iter del provvedimento con cui le Autorità di Seoul hanno sancito le condizioni igienico–sanitarie per l’importazione dall’Italia di prosciutti stagionati per almeno 400 giorni e salumi cotti con temperature superiori ai 69°C. Si attende nel primo semestre 2005 l’ispezione da parte degli ispettori sud coreani agli impianti italiani che hanno fatto richiesta di abilitazione. Anche l’Australia è in lista di attesa per importare salumi dall’Italia. È stata infatti calendarizzata per il mese di marzo l’ispezione del rappresentante dell’amministrazione di Canberra, di stanza a Bruxelles, che consentirà di raccogliere elementi conoscitivi sul sistema Italia. Ciò al fine di poter procedere all’esportazione di Prosciutti tipici italiani stagionati per 400 giorni. Con il Canada, infatti, si sono formalmente concluse le trattative che consentiranno di ampliare significativamente la gamma di prodotti di salumeria esportabili, in precedenza limitata al Prosciutto di Parma intero stagionato per 400 giorni. In particolare, grazie all’incremento del numero degli stabilimenti italiani abilitati ad esportare e alla definizione delle relative modalità di esportazione, risulterà a breve possibile esportare Prosciutti di San Daniele stagionati 400 giorni, Prosciutti di Parma e di San Daniele affettati, Prosciutti stagionati ottenuti da cosce non italiane e prodotti cotti a 70°C per 30 minuti (cotechini, mortadelle, prosciutti cotti).  
     
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