TESSILE: GASPARRI, RIPRISTINARE CORRETTE REGOLE PER LA CONCORRENZA
''La protesta nel settore tessile ha mille ragioni. Il Governo italiano sia nel provvedimento sulla competitività che nei contesti internazionali deve esigere il ripristino di corrette regole della concorrenza'' dichiara il Ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri. ''La globalizzazione per certi versi è addirittura un fenomeno auspicabile - continua il Ministro - ma non può svolgersi senza regole. Attualmente dalla Cina e da altri paesi asiatici si realizza un vero e proprio dumping sociale. Prodotti a basso costo giungono sui nostri mercati perché realizzati senza il rispetto di regole basilari. Non esistono minimi salariali, garanzie previdenziali e sanitarie, sicurezza dei luoghi di lavoro così come devono invece giustamente essere realizzate ed assicurate in occidente. La competizione con i cinesi non può avvenire con regole disomogenee. La Cina aderisce ad organizzazioni internazionali che regolamentano il mercato del lavoro e il commercio mondiale. ''Bisogna imporre il rispetto di regole comuni. Su questo il Governo italiano - afferma Gasparri- dovrà mostrare maggiore determinazione ascoltando il grido di dolore che dal settore tessile, da quello delle calzature o da altri comparti sta venendo. Difendere l'interesse nazionale vuol dire garantire pari condizioni nella competizione. Un conto è la globalizzazione, un altro è l'aggressione ai nostri mercati che dobbiamo respingere con immediatezza e fermezza a tutti i livelli'' conclude il Ministro.