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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Febbraio 2004
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RSA SECURITY PRESENTA RSA BLOCKER TAG, UNA TECNOLOGIA RIVOLUZIONARIA PER LA TUTELA DELLA PRIVACY NELL’IMPIEGO DI DISPOSITIVI RFID PER L’IDENTIFICAZIONE DI OGGETTI VIA ONDE RADIO |
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Milano, 27 febbraio 2004 - Durante la Rsa Conference sulla sicurezza informatica in corso a San Francisco, Rsa Security (Nasdaq: Rsas) ha mostrato un prototipo della nuova tecnologia denominata Rsa Blocker Tag, progettata per proteggere la privacy dei consumatori nell’ambito dell’impiego di Rfid (Radio-frequency Identification), la tecnologia emergente per l’identificazione degli oggetti via onde radio. Blocker Tag consiste in uno speciale tag Rfid che, mentre consente lo svolgersi delle attività Rfid lecite (ad esempio la lettura dei codici prodotti alle casse dei supermercati), è però in grado di impedire ai lettori di etichette Rfid di eseguire tracciamenti non autorizzati di beni e acquirenti. Concepita negli Rsa Laboratories - la struttura di ricerca & sviluppo di Rsa Security - con la collaborazione del Professor Ronald Rivest (la `R’ del marchio Rsa), la tecnologia Blocker Tag di Rsa (in corso di brevetto) è solo una delle molte innovazioni che Rsa Security sta mettendo a punto per la nuova realtà Rfid, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la privacy nell’ambito di utilizzo di tali applicazioni. Tag Rfid: i codici a barre di nuova generazione Un tag Rfid altro non è che un piccolissimo microchip collegato a un’antenna che trasmette via radiofrequenza un numero seriale associato all’oggetto sul quale è applicato e dunque in grado di identificare in maniera univoca un qualunque oggetto, prodotto, persona. In pratica, è una sorta di codice a barre di prossima generazione, in grado però di introdurre una sorta di rivoluzione nel mondo del commercio, tagliando i costi e incrementando enormemente l’efficienza nell’ambito della catena distributiva. Anche perché, a differenza dei codici a barre, grazie alle onde radio, il tag Rfid non richiede lettura ravvicinata. Inoltre, il barcode identifica in genere la marca e il tipo di prodotto, non il singolo articolo. Le informazioni archiviate sui tag Rfid, però, possono teoricamente essere lette da chiunque anche fuori dal punto vendita (destinato ad essere il principale ambito di applicazione della nuova tecnologia) e quindi costituire una minaccia potenziale alla privacy dei consumatori che, in effetti, stanno già manifestando una certa preoccupazione. “Effettivamente esiste il rischio che le informazioni possano essere visualizzate da chiunque sia in possesso di un lettore Rfid”, ha spiegato Burt Kaliski, direttore della ricerca presso gli Rsa Laboratories. “I numeri seriali emessi dai tag Rfid potenzialmente possono essere usati per tracciare di nascosto persone e oggetti. Anche le aziende devono preoccuparsi dei rischi in termini di privacy e sicurezza connessi con i tag Rfid, che potenzialmente potrebbero introdurre nuove modalità di spionaggio industriale. Queste preoccupazioni hanno spinto i nostri ricercatori a intraprendere lo sviluppo di una nuova generazione di soluzioni tecnologiche in grado di annullare i rischi descritti”. La “farmacia del futuro” allestita allo stand di Rsa Security Presso lo stand Rsa Security alla Rsa Conference, gli Rsa Laboratories hanno mostrato il funzionamento di un prototipo di Blocker Tag all’interno di un’immaginaria farmacia. Lo scopo era di dimostrare come i tag Rfid collocati sulle confezioni delle medicine possano aiutare a ottimizzare il controllo e il ripristino delle scorte di magazzino, ma anche esporre i clienti alla violazione della privacy su informazioni di carattere sanitario se usati in modo scorretto. Scopo della farmacia immaginaria allestita da Rsa era di rendere evidente come Rfid possa portare vantaggi alle aziende e garanzie di sicurezza ai consumatori a patto che venga usato nel modo corretto. I “clienti” che entravano nella farmacia allestita presso lo stand di Rsa dovevano compilare finte ricette scegliendo la prescrizione tra pillole dai nomi di fantasia quali Wisdom, Tranquility, Happiness. Le pillole prescelte – in realtà, caramelle di gelatina – venivano quindi consegnate in una bottiglia dotata di tag Rfid, in questo caso utilizzato per collegare il farmaco a uno specifico record-cliente e per registrare la medicina come venduta in modo da non far scattare il sistema antifurto della farmacia al passaggio del cliente dall’uscita. I “farmacisti” degli Rsa Laboratories consegnavano quindi ai “clienti” una speciale “blocker bag” di carta contenente una versione dimostrativa del Blocker Tag Rsa in grado di schermare i contenuti della borsa dotati di tag Rfid, proteggendoli da letture non autorizzate delle informazioni private. In pratica, quando i comuni tag Rfid vengono posti in prossimità di un Blocker Tag Rsa, sono schermati contro letture illecite dal comportamento del Blocker, che “confonde” i dispositivi di lettura. Quando il Blocker Tag viene rimosso, i tag Rfid possono invece essere letti normalmente. La tecnologia dei Blocker Tag di Rsa, quindi, consente di evitare il tracciamento illecito dei beni acquistati, ma non interferisce con la normale operatività dei sistemi Rfid. La versione demo del Blocker Tag mostrata alla Rsa Conference ha le stesse funzionalità che saranno presenti nel prodotto finale, da cui differisce solo per il fatto che è una soluzione software messa a punto per la demo, solo uno degli esempi di ambienti nei quali i Blocker Tag potrebbero essere usati per proteggere le informazioni riservate. Nell’ambito delle proprie attività in campo Rfid, Rsa Security è membro fondatore di Epcglobal, il principale organismo per lo sviluppo degli standard Rfid, nato da una collaborazione tra Uniform Code Council (Ucc) e Ean International, i due enti che sovrintendono agli standard per i codici a barre, rispettivamente, negli Stati Uniti e in Europa. La maggior parte delle aziende che intendono vendere o implementare tecnologia Rfid nel prossimo futuro hanno aderito a Epcglobal. “La promessa di Rfid richiederà modifiche di ordine infrastrutturale e dei processi per essere attuata e non è inoltre esente da problematiche legate alla tutela di sicurezza e privacy”, ha aggiunto Kaliski. “Mentre le aziende della grande distribuzione sono entusiaste delle nuove possibilità offerte da Rfid, in particolare per quanto riguarda il problema della gestione delle scorte di magazzino, i difensori della privacy sono preoccupati di quello che potrebbe succedere quando i tag Rfid escono dal negozio. E’ compito di aziende specializzate nella sicurezza come Rsa Security colmare il gap tra le due esigenze. Se unito a tecnologie per la sicurezza convenzionali quali autenticazione, autorizzazione e crittografia e supportato da standard, produttori di lettori e procedure di controllo, il nuovo approccio brevettato di Rsa Blocker Tag costituisce un meccanismo perfettamente idoneo a proteggere dati aziendali riservati e la privacy dei consumatori”. Disponibilità del prodotto In questo momento, Rsa Blocker Tag è solamente un concept, in quanto è opinione di Rsa Security che i tag Rfid non raggiungeranno una diffusione capillare ancora per alcuni anni. Quando ciò avverrà, Rsa Blocker Tag sarà pronto per essere utilizzato, insieme a un insieme di altre tecnologie innovative per la protezione della privacy dei consumatori. Per ulteriori informazioni sulle ricerche in campo Rfid in corso presso Rsa Security: www.Rsasecurity.com/go/rfid/
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