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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Febbraio 2004
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UN CARNEVALE COSÌ COSÌ… MILANO: ACQUISTI E NOLEGGI IN CALO PER CARNEVALE. COME DOLCI? SI PREFERISCONO LE SOLITE, SEMPLICI CHIACCHIERE. E IL 5% DEI CLIENTI SONO EXTRACOMUNITARI |
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Milano, 27 febbraio 2004 – Speriamo vada meglio negli ultimi giorni. Forse il freddo invernale in ritardo, forse l’abitudine della settimana bianca, o segnali di minor partecipazione o tentativi di risparmio per cui vince il “fai da te”. Fatto sta che i pessimisti superano gli ottimisti del 26%, tra gli oltre 3.000 piccoli esercizi milanesi coinvolti nel Carnevale. C’è infatti un 22% che vede un peggioramento e un 19% che vende molto meno. E il bilancio è negativo rispetto allo scorso anno: 250.000 euro in meno sui 5 milioni di euro di fatturato legati a questa festa. Le maschere del 2004? Per chi acquista, Zorro lascia il segno (33%), ma tra le preferite anche le immortali fatine a parimerito con Batman (26,7%), animali e peluches (20%), magari per tenere al caldo i bambini, con un po’ di maghi (16,7%). L’infallibile Casanova guida il noleggio (20%), accompagnato da dame del Settecento (10%). E i dolci? Domina la chiacchera al Carnevale milanese (63,3%). E soprattutto nei negozi di generi vari e alimentari (81,8%) e in pasticceria (70%). In panetteria invece vincono i tortelli (44,4%) contro le chiacchere (33,3%) ma per un 22,2% vanno entrambi. Il cliente del Carnevale milanese? Ha in media circa 32 anni, ma l’età aumenta quando si parla dei dolci di Carnevale: i golosi frequentatori delle pasticcerie hanno un’età media di 41 anni e fra gli alimentari in genere 38, anche se c’è un buon 7% over sixty. Mentre i golosi più giovani (23 anni) spendono la paghetta in panetteria. Per l’acquisto dei costumi l’età media è di 25 anni mentre si alza (38) in caso di noleggio. E si affacciano anche gli extracomunitari, anche loro e i loro bambini coinvolti tra maschere e golosità: rappresentano il 4,7% dei clienti. E Carnevale a Milano è una festa per divertirsi (48,6%) e per i bambini (47,1%) ma piace anche scherzare (25,7%). Per il 14,9% è ancora una tradizione. Emerge dalla consueta indagine sul Carnevale della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) realizzata su 100 imprese di Milano legate al Carnevale (negozi di giocattoli, cartolerie, noleggi di costumi, pasticcerie, panetterie e piccoli alimentari). I Dati Sugli Acquisti Del Carnevale Come vanno le vendite. C’è un 22% che vede un peggioramento e un 19% che vende molto meno, contro un 44% che vende come lo scorso anno e un 15% per cui va meglio. Il cliente tipo: donna o uomo? Soprattutto donne per il 55,7% degli intervistati. Ugualmente donne o uomini per il 41,4%. Prevalgono gli uomini solo nel 2,9% dei casi. Per lo più donne impegnate ad acquistare i tradizionali dolci (73,3%). Mentre nei negozi di costumi e scherzi comprano sia uomini che donne (53,3%), anche se il 43,3% è comunque un pubblico femminile. E anche nel noleggio sono sia maschi che femmine (60%), ma le donne raggiungono il 40%. Il cliente del Carnevale milanese ha in media 32 anni e ½, ma l’età aumenta quando si parla dei dolci di Carnevale: i golosi frequentatori delle pasticcerie hanno un’età media di 41,3 anni e fra gli alimentari in genere 38. Mentre i golosi più giovani (23,3) vanno in panetteria. Per l’acquisto dei costumi l’età media è di 25,4 mentre si alza (37,9) in caso di noleggio. Il costume che va di più. Il costume storico è il più noleggiato (70%), mentre negli acquisti si va sul “di tutto un po’” (36,7%) anche se non manca l’acquisto per costumi di attualità (26,7%) e maschere tradizionali (26,7%). Il costume politico richiesto solo in caso d’acquisto per il 3,3% dei casi. Lo storico è scelto dal 23,3%. Il personaggio più ricercato. Zorro non manca mai ed è il più venduto (33,3%), ma anche fatine e batman (26,7%), animali e peluches (20%) e un po’ di maghi (16,7%). L’infallibile Casanova guida il noleggio (20%) accompagnato da dame del ‘700 (10%). Le scelte degli altri anni. Le maschere del 2001 si ispiravano all’attualità ed alla televisione (boom di maschere da “mucca pazza” e Tarricone), nel 2002 al cinema, alla magia di Harry Potter e di Moulin Rouge, l’anno scorso vinceva ancora l’attualità coi personaggi dei cartoon come l’Uomo Ragno, Magica Doremi, Hantaro. Il Carnevale è una festa per divertirsi (48,6%) e per i bambini (47,1%) ma piace anche scherzare (25,7%). Per il 14,3% è ancora una tradizione. Per evadere (12,9%), per stare insieme (11,4%), per trasgredire e per vivere la città e per consumismo (7,1%), per sfogarsi (5,7%), per sognare 4,3%, per farsi vedere 2,9%, altro per l’8,6%. Gli extracomunitari e il Carnevale milanese. 4,7% la clientela extra Ue che ha acquistato o noleggiato costumi o dolci per il Carnevale a Milano. Sono meno del 5% per il 64,3% degli intervistati, tra il 5 e il 10% per il 14,3% dei negozianti, tra il 10 e 20% per l’1,4%, tra il 20 e 30% per il 4,3%. Oltre il 50% per l’1,4% e nessuno per il 14,3%. Chiacchiere o frittelle. Domina la chiacchera al Carnevale milanese (63,3%). E soprattutto nei negozi di generi vari e alimentari (81,8%) e in pasticceria (70%). In panetteria invece vincono i tortelli (44,4%) contro le chiacchere (33,3%) ma per un 22,2% vanno entrambi. Le vendite per Carnevale. Un fatturato che cresce in media del 16% in un periodo che dura mediamente 2,8 settimane. Ma per il 37,1% la durata delle vendite a Carnevale è di 3 settimane. E’ di 4 settimane per il 30%, 2 settimane per il 18,6%, 1 settimana per l’11,4%. Il 2,9% non sa definire una durata. Ma il fatturato cresce meno del 10% per il 38,6% degli intervistati, tra 10 e 20% per il 30%, tra 20 e 30% per il 15,7%, tra 30 e 40% e tra 40 e 50% per il 4,3%, tra 50 e 60% e tra 80 e 90% per l’1,4%. Un 4,3% non sa quantificarlo.
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