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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Marzo 2005
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IL PARLAMENTO EUROPEO GIUNGE ALLA CONCLUSIONE CHE LE PRIORITÀ DEL 7PQ DEVONO RISPECCHIARE QUELLE DELL'AGENDA DI LISBONA |
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Bruxelles, 15 marzo 2005 - Il Parlamento europeo ha adottato una relazione sulle proposte della Commissione per la futura politica di ricerca dell'Ue, chiedendo che le principali tematiche di ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq) riflettano le priorità strategiche dell'agenda di Lisbona aggiornata. Nel corso di una seduta plenaria svoltasi il 10 marzo, i deputati al Parlamento europeo hanno adottato la relazione d'iniziativa della parlamentare italiana Pia Locatelli sulla comunicazione della Commissione intitolata "La scienza e la tecnologia, chiavi del futuro dell'Europa - Orientamenti per la politica di sostegno alla ricerca dell'Unione". Il Parlamento concorda con la Commissione che, per rendere l'Unione europea più competitiva, è necessario stanziare maggiori risorse finanziarie per la ricerca e l'innovazione. "I deputati chiedono pertanto almeno il raddoppio della quota rappresentata dal bilancio del 7Pq nel Pil degli Stati membri e che tale obiettivo non venga messo in discussione nei negoziati sulle prospettive finanziarie", come emerge dalla dichiarazione del Parlamento. Pur manifestando ampio sostegno per le proposte della Commissione, i deputati hanno tuttavia auspicato un chiarimento e una semplificazione delle procedure nell'ambito del programma quadro. Il programma, secondo i deputati, deve anche fondarsi su un reale dibattito in seno alle Istituzioni europee e nazionali, alla comunità scientifica e al mondo economico. In merito alle priorità tematiche per il 7Pq, il Parlamento ha approvato la proposta della Commissione di integrare la ricerca spaziale e la sicurezza, sottolineando tuttavia che è altresì essenziale la ricerca nei campi delle scienze della vita, delle nanotecnologie e della chimica. I deputati hanno indicato l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica quali settori cui destinare maggiore sostegno e hanno chiesto che vengano investite più risorse comunitarie per la ricerca sulle malattie che colpiscono i paesi in via di sviluppo, in quanto tale settore non è finanziato a sufficienza. Infine, il Parlamento ha accordato il suo sostegno alla proposta di creazione di un Consiglio europeo della ricerca (Cer). I deputati ne auspicano la rapida istituzione, sottolineando tuttavia che "non deve comportare sovrapposizioni con gli organi esistenti, quali il Centro comune di ricerca [...], deve disporre di finanziamenti adeguati ed evitare di accrescere gli oneri burocratici". Per seguire il dibattito sul futuro della politica di ricerca dell'Ue consultare il sito: http://www.Cordis.lu/era/fp7.htm
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