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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Marzo 2005
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BNL: CDA APPROVA PROGETTO DI BILANCIO 2004: RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE, RIDUZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO E SEGNALI POSITIVI NELLE AREE “CORE” DI ATTIVITA’ RISULTATO NETTO CONSOLIDATO NEGATIVO PER 34 MILIONI |
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Roma, 15 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, presieduto da Luigi Abete, ha approvato il bilancio consolidato di Gruppo e il progetto di bilancio della Capogruppo per il 2004. I risultati conseguiti dal Gruppo Bnl sono caratterizzati dalla forte accelerazione impressa ai processi di rafforzamento patrimoniale, dal miglioramento della qualità del credito e dalla crescita commerciale in alcune aree “core” di attività. La base patrimoniale del Gruppo è stata fortemente rafforzata grazie all’aumento di capitale realizzato lo scorso dicembre e all’opera di riposizionamento selettivo degli attivi ponderati nelle aree di attività non-core con un conseguente miglioramento del Tier 1 ratio, che si attesta al 7,67% (dal 6,21% del 2003 e dal 5,02% del 2002). I livelli raggiunti consentono sia di far fronte agli impatti derivanti dall’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, sia di sostenere ulteriormente le politiche di sviluppo commerciale. Il profilo di rischio del Gruppo ha subíto una ulteriore importante riduzione. La copertura dei crediti problematici è stata alzata al 51,4% (dal 45,6% nel 2003); per le sole sofferenze la copertura si attesta al 57,6% (dal 48,7%). I crediti problematici netti (sofferenze più incagli) si riducono del 12,3% rispetto a dicembre 2003 attestandosi a 2.804 milioni di euro. Le sofferenze nette, pari a 2.008 milioni, scendono del 14,7% rispetto all’anno precedente. L’intervento sulle coperture, unitamente ai risultati conseguiti nella riduzione del grado di rischiosità attesa del portafoglio, ha permesso di raggiungere con un anno di anticipo i target del Piano Operativo. La razionalizzazione del portafoglio delle partecipazioni italiane ed estere è avanzata a ritmo serrato con la dismissione di numerose società non più coerenti con il profilo di Gruppo ridisegnato dal Piano Operativo al 2005. Si ricordano in particolare le cessioni di Bnl Investimenti, Albacom, Hesse Newman, Bnl Brasile. L’uscita dall’area latino-americana si completerà con la cessione degli asset in Argentina, per i quali, come recentemente comunicato, sono state fissate le intese sui termini di vendita. D’altro canto è stato dato impulso allo sviluppo delle società impegnate in settori strategici da presidiare: Advera, società in Jv con Bbva nel credito al consumo ha iniziato l’operatività; con l’accordo di massima raggiunto con Iccrea, sono state poste le basi per accrescere le potenzialità di business di Artigiancassa. La ricomposizione delle attività verso i settori strategici (retail e mid corporate domestico) ha consentito di conseguire una crescita significativa degli impieghi domestici (+4%) in particolare nel settore retail (prestiti personali +5,6% e mutui residenziali +26,7%). Gli impieghi domestici in bonis, crescono, al lordo delle cartolarizzazioni effettuate nel periodo, di quasi il 10% (circa 3,9 miliardi l’incremento in valore assoluto). Ciò si è tradotto in un aumento della quota di mercato che si attesta al 4,96% (era del 4,80% nel 2003) 1. Gli impieghi a clientela estera, dopo la drastica contrazione operata nel 2003, sono stati ridotti di un ulteriore 30%, con un disinvestimento totale nel biennio nell’ordine di quasi 5 miliardi. Il Cda ha inoltre convocato l’Assemblea Ordinaria degli azionisti per il 30 aprile prossimo alle ore 10,00 in prima convocazione e il 21 maggio alle ore 10,00 in seconda convocazione. Nella riunione odierna il Cda ha altresì approvato la relazione sull’attività svolta dai Comitati per il Controllo Interno e Comitato per la Remunerazione secondo quanto previsto dal Codice di autodisciplina delle società quotate. E’ stato infine deciso di proporre il rinnovo, da sottoporre all’Assemblea, per ulteriori 18 mesi del fondo acquisto azioni proprie per circa 75 milioni di euro, nonché le relative modalità di compravendita. In materia di corporate governance, al fine di prevenire potenziali conflitti d’interesse e di salvaguardare il principio di separatezza tra banca e impresa non bancaria né finanziaria, sono state rafforzate le competenze del Consiglio di Amministrazione per quelle operazioni poste in essere con azionisti della Banca. In particolare è stato deciso di adottare una disciplina analoga a quella stabilita dalla precedente delibera del 2002 per le “parti correlate” anche per le operazioni da porre in essere con azionisti aderenti ad un patto parasociale al quale sono conferite azioni ordinarie Bnl in misura superiore al 10%. Inoltre, si applicherà quanto imposto dall’art.136 del Tub e dalle relative Istruzioni di Vigilanza oltre che ad operazioni effettuate da esponenti aziendali anche a quelle operazioni che comportano obbligazioni di qualsiasi natura per la Banca (come, ad esempio, operazioni finanziarie, commerciali, di joint venture) effettuate con azionisti di Bnl che svolgono in misura rilevante attività d’impresa in settori non bancari né finanziari e che detengono, in via diretta o indiretta, azioni ordinarie di Bnl in misura superiore al 2% del capitale ordinario. La Banca ha avviato fin dal giugno 2003 il progetto Ias/ifrs per l’adeguamento delle strutture contabili ed organizzative ai nuovi principi contabili che dovranno essere adottati nel Bilancio di Gruppo a partire dal 2005. Per le rendicontazioni infrannuali 2005 la Consob ha delineato un processo di graduale transizione, indicando un regime transitorio per le prime due trimestrali consolidate. La conversione delle procedure alle nuove esigenze contabili è in una fase avanzata, anche se il completamento di talune di esse è condizionato dalla definizione del trattamento di alcuni strumenti finanziari. E’ intenzione della Banca predisporre in tempi utili per l’Assemblea che approverà il Bilancio 2004 un prospetto con gli impatti sul Patrimonio Netto derivanti dall’approvazione delle nuove regole contabili, mentre il dettaglio di riconciliazione per la prima applicazione degli Ias/ifrs sarà allegato alla prima rendicontazione infrannuale predisposta con tali nuovi principi. I dati risultanti dal processo di transizione saranno verificati dalla società di revisione. A J'• ~ Y i 9 J Sintesi Dei Risultati 2004 Il margine di intermediazione si attesta a 2.903 milioni, in contrazione su base annua del 5,4% ma in crescita nell’ultimo trimestre (+7% rispetto alla media dei primi tre trimestri dell’anno); per la Capogruppo la riduzione è del 3,5% (2.565 milioni). Il calo dei ricavi è stato principalmente determinato dal margine di interesse, a livello di Gruppo pari a 1.496 milioni e in calo del 9,9%, penalizzato sia dall’andamento sfavorevole dei tassi di interesse sia dagli effetti dell’azione di ricomposizione del portafoglio sviluppata in esecuzione del piano operativo. E’ utile sottolineare che il differenziale negativo accumulato nella prima parte dell’esercizio (15,7% il calo annuale al 30 giugno 2004) è stato in parte recuperato nella seconda: un’evoluzione coerente con la precitata politica di ricomposizione del portafoglio che ha visto prevalere nella parte finale del 2003 e nella prima parte del 2004 la fase di importante riduzione degli attivi nei settori non strategici per la Banca. La dinamica più favorevole è stata particolarmente significativa nel quarto trimestre dove il margine d’interesse ha fatto registrare una crescita dell’8,7% rispetto alla media dei primi tre trimestri. I proventi netti da servizi, che totalizzano 1.407 milioni, sono invece rimasti sostanzialmente sugli stessi livelli dell’anno precedente (-0,1% su dicembre 2003) con un significativo recupero, anche in questo caso, nell’ultima parte dell’anno (+5,3% sulla media dei primi tre trimestri). In particolare commissioni ed altri proventi netti ammontano a 1.153 milioni (+0,3%), con commissioni rivenienti dal risparmio gestito pari a 311 milioni in crescita dello 0,6% sull’anno precedente. Il risultato, senz’altro positivo alla luce della congiuntura, è stato sostenuto principalmente dal settore assicurativo la cui produzione è cresciuta nell’anno di oltre il 20% con conseguente incremento della quota di mercato. I profitti e le perdite da operazioni finanziarie si attestano a 178 milioni (-3,3%) mentre gli utili delle società valutate al patrimonio netto e dividendi sono pari a 77 milioni (+1,3%). Il processo di miglioramento dell’efficienza operativa è proseguito con il conseguimento di una ulteriore riduzione della struttura di costo. I costi operativi totali, pari a dicembre 2004 a 1.881 milioni, registrano infatti un calo del 2,2% rispetto all’anno precedente. In tale ambito le spese per il personale diminuiscono del 5,1% su base annua, attestandosi a 1.045 milioni, per effetto della prosecuzione del programma di esodo degli organici messo in atto anche durante il 2004. Il numero dei dipendenti del Gruppo a fine anno è pertanto sceso a 16.876 unità: con 926 uscite e 377 nuove assunzioni. Le spese amministrative restano sostanzialmente ferme ai livelli dell’anno precedente (623 milioni; -0,5%) a testimonianza dell’efficacia della politica di ridimensionamento strutturale operata. Le rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali, pari a 213 milioni, crescono dell’8,7% soprattutto a seguito della rivalutazione del patrimonio immobiliare. Il risultato operativo consolidato si attesta pertanto a 1.022 milioni in calo del 10,9% (la Capogruppo a 857, -9,3%). Nel quarto trimestre esso è risultato pari a 274 milioni, in calo dell’8,7% sul quarto trimestre 2003 ed in crescita del 33,7% sul terzo trimestre 2004. L’intrapresa azione di miglioramento della qualità dell’attivo, articolata attraverso l’avvio di una politica di dismissione delle posizioni in sofferenza, l’accelerazione nell’allineamento dei criteri di valutazione dei crediti problematici nonché il recepimento delle osservazioni dell’Autorità di Vigilanza, nel comportare il sostanziale assorbimento del margine prodotto nell’anno, ha permesso al Gruppo Bnl di migliorare significativamente il grado di copertura delle esposizioni e di collocarsi così nella parte alta della media del sistema. Nel complesso, rettifiche ed accantonamenti netti ammontano a 1.000 milioni (+18,5%), ripartiti come segue:849 milioni per rettifiche su crediti ed accantonamenti netti ai fondi rischi su crediti;148 milioni accantonamento per rischi ed oneri; 3 milioni rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie. Inoltre si è provveduto ad incrementare la rettifica per rischi fisiologici, portandola allo 0,68% dei crediti in bonis a clientela (era dello 0,47% nel 2003); in questa voce di rettifica è stato anche ricondotto il presidio dei crediti della Banca verso le partecipate argentine. Esso risulta ancora pari a circa il 30% del valore dell’esposizione, tenuto conto del miglioramento della situazione del Paese e le intese preliminari raggiunte per la cessione delle attività. In precedenza i crediti risultavano totalmente coperti dal Fondo rischi su credito generico. L’utile straordinario consolidato netto è pari a 3 milioni (contro i 72 realizzati nel 2003) ed include tra l’altro i ricavi per 74 milioni relativi alla plusvalenza della cessione di Bnl 7 Investimenti e i costi per 77 milioni relativi agli esodi del personale. Sono inoltre stati appostati 43 milioni a titolo di svalutazione immobilizzazioni finanziarie (163 nel 2003) relativi alla partecipazione in Albacom e alla cessione della stessa. Il fondo rischi bancari generali è stato utilizzato per 64 milioni (67 l’importo utilizzato nel 2003). L’esercizio chiude con un risultato consolidato netto negativo di 34 milioni (rispetto ad un utile di 141 milioni riportato nel 2003), ottenuto dopo aver imputato 76 milioni a titolo di imposte sul reddito dell’esercizio (135 milioni nel 2003). La Capogruppo registra un risultato netto negativo di 60 milioni. K Sotto il profilo patrimoniale, gli impieghi a clienti nel loro complesso sono cresciuti nell’anno dell’1,9%, attestandosi a 57.083 milioni. La crescita è avvenuta sul mercato domestico, dove gli impieghi, pari a 54.501 milioni (+4,2%), sono cresciuti di quasi 2 miliardi nonostante le cartolarizzazioni per circa 1,9 miliardi effettuate nel periodo. Lo sviluppo si è indirizzato in particolare nei settori mid corporate e retail, che offrono le migliori opportunità di ottimizzare il rapporto rischio rendimento. La raccolta diretta da clienti risulta pari a 53.482 milioni, in calo dell’1,7% soprattutto a causa della forte contrazione della componente estera (che si attesta a 3.569 milioni in calo del 43,6%), mentre sul mercato domestico si è avuta una significativa crescita rispetto ai livelli del precedente esercizio. La raccolta indiretta si attesta a 70.104 milioni (-3,6%). Il calo è focalizzato nel comparto del risparmio gestito (26.982 milioni; -7,7%) dove le masse dei fondi comuni si sono contratte essenzialmente a seguito della cessione di Bnl Investimenti. Il risparmio amministrato, pari a 43.122 milioni, è sostanzialmente stazionario (-0,8%). I titoli di proprietà sono iscritti per 5.510 milioni, con un incremento del 42,7% sul 2003. L’aumento, operato nell’ambito dei titoli non immobilizzati, è incentrato nel portafoglio dei titoli di stato ed obbligazionari che totalizza 4.421 milioni. I titoli immobilizzati ammontano invece a 665 milioni, con una riduzione del 38,2% sull’anno precedente. L’insieme dei crediti problematici netti (sofferenze e incagli) diminuisce nell’anno del 12,3% da 3.199 a 2.804 milioni, mentre il coefficiente di copertura sale al 51,4% contro il 45,6% di dicembre 2003. In particolare le sofferenze nette registrano una riduzione del 14,7% e il loro grado di copertura sale al 57,6% dal 48,7% di fine 2003; le partite incagliate diminuiscono del 5,6% e il loro indice di copertura si attesta al 24,4%.
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