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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Marzo 2005
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AIUTO DI STATO: LA COMMISSIONE CONSENTE ALL’ITALIA DI CONCEDERE AL GRUPPO ACEA UN AIUTO AMBIENTALE PER EUR 3,8 MILIONI, PURCHÉ SIA PRIMA RECUPERATO UN PRECEDENTE AIUTO |
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Bruxelles, 17 marzo 2005 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi delle disposizioni del trattato Ce in materia di aiuti di Stato, un aiuto ambientale a favore di un progetto di teleriscaldamento nei pressi di Roma. La Commissione ha però deciso che l’aiuto non possa essere concesso finché il destinatario, che fa parte del gruppo Acea, non abbia restituito un precedente aiuto di Stato dichiarato illegittimo ed incompatibile dalla Commissione nel 2002 (cfr. Ip/02/817). La Commissione ritiene che il cumulo dell’aiuto ricevuto dall’Acea nel 2002 con il nuovo aiuto ora notificato possa avere effetti particolarmente distorsivi. “Con questa decisione” ha dichiarato il Commissario Kroes “la Commissione rafforza l’applicazione delle regole in materia di aiuti di Stato, impedendo alle imprese di ricevere ulteriori aiuti qualora abbiano già ricevuto da uno Stato membro aiuti illegittimi che ancora non hanno restituito”. L’aiuto ambientale approvato riguarda la concessione da parte della regione Lazio di Eur 3,8 milioni per un impianto di teleriscaldamento a Torrino Mezzocamino, un sobborgo di Roma. Il precedente aiuto non rimborsato è di importo molto superiore, come confermano le stesse relazioni finanziarie dell’Acea. Riepilogo dei fatti Destinatario dell’aiuto approvato dalla Commissione, che l’ha subordinato a certe condizioni, è l’Aceaelectrabel Produzione (Aep), impresa di cui hanno il controllo congiunto Acea ed Electrabel. Acea è un’impresa del settore dell’energia controllata dal comune di Roma. Essa, con altre municipalizzate italiane, ha fruito di un aiuto che la Commissione ha dichiarato illegittimo e incompatibile nel 2002. Dopo due anni l’Italia non ha ancora recuperato detto aiuto e la Commissione ha recentemente deciso di deferirla alla Corte di giustizia per non aver dato esecuzione a tale decisione (Ip/05/76).
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