MOBY HA ADERITO ALLO SCIOPERO DEGLI ARMATORI PRIVATI NAPOLETANI CONTRO LA CONCORRENZA SLEALE DELLA COMPAGNIA DI STATO
Milano, 17 marzo 2005 – Anche i traghetti Moby in linea per l’isola d’Elba si sono fermati ieri in segno di solidarietà con la giornata di sciopero indetto dagli armatori privati campani per protestare contro la concorrenza sleale praticata dalla compagnia di Stato. Lo stop è avvenuto per un paio d’ore, dalle 14:30 alle 16:30 e nonostante la società di navigazione di proprietà di Vincenzo Onorato non operi né nel Golfo di Napoli né in quello di Salerno, teatro dell’iniziativa. Gli armatori campani intendono richiamare l’attenzione dell’Unione Europea, del Governo Italiano, della Regione Campania e di tutte le istituzioni competenti, sull’impossibilità di gestire aziende sane a fronte dei continui aumenti dei costi di gestione e di una concorrenza pubblica forte di incessanti sovvenzioni da parte dello Stato. «La forbice crescente tra le tariffe “calmierate” proposte dalla Compagnia di Stato e quelle più care praticate a “prezzi di mercato” dagli armatori privati - dichiara Onorato -, rischia di creare una situazione di vero e proprio dumping commerciale a danno di questi ultimi tale da renderne l’offerta non più concorrenziale e non più giustificata nemmeno dal miglior livello di servizio. Sono anni che mi batto, dapprima in sede europea e successivamente in seno alla stessa confederazione armatoriale, per porre fine al sistema che consente a Tirrenia di sopravvivere nonostante una gestione perennemente in perdita e in contrasto con tutte le più basilari norme della libera economia di mercato».