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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2005
 
   
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  APPROVATO IL PROGRAMMA NAZIONALE DELLA RICERCA IL MINISTRO MORATTI: "LA RICERCA PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA, PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ E PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. NEL PIANO D'AZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO STANZIATE NUOVE RISORSE PER UN MILIARDO 800MILIONI DI EURO"  
   
  Roma, 21 marzo 2005 - La ricerca per migliorare la qualità della vita; la ricerca per accrescere la competitività delle imprese; la ricerca per lo sviluppo sostenibile a livello globale. Sono questi i tre obiettivi strategici del Programma nazionale della Ricerca approvato oggi dal Cipe su proposta del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti. "Il Pnr segna un momento storico per la ricerca scientifica e tecnologica italiana e rilancia le azioni già intraprese a partire dal 2001", ha detto il Ministro Moratti nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi stamani a Palazzo Chigi. "Con questo nuovo strumento, che dà piena attuazione alle Linee-guida del Governo per la ricerca approvate tre anni fa, intendiamo anzitutto rafforzare la base scientifica del Paese, sostenendo l'eccellenza, il merito, l'internazionalizzazione, la crescita e la valorizzazione del capitale umano. In secondo luogo", ha aggiunto il Ministro, "ci proponiamo di potenziare il livello tecnologico del sistema produttivo a sostegno della sua competitività e di avviare programmi nazionali a sostegno di settori produttivi "export-oriented" e settori high-tech nell'ambito delle risorse destinate alla ricerca dal decreto-legge sul piano d'azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri. Tali risorse ammontano a un miliardo e 800 milioni di euro". Il Ministro ha ricordato le otto parole chiave sulle quali si fonda il Pnr: sviluppo e valorizzazione del capitale umano; eccellenza nella ricerca di base; concentrazione su punti di forza e settori strategici; multidisciplinarità; internazionalizzazione; collaborazione pubblico-privato; utilizzo di una pluralità di fonti e di meccanismi di finanziamento; valutazione. Ecco, in sintesi i punti qualificanti del Pnr. Per la prima volta l'Italia si è dotata di un Programma nazionale di ricerca organico che definisce quadro di riferimento, priorità, scelte strategiche, progetti e strumenti di finanziamento. Già dal 2001, dopo un decennio di costante diminuzione degli investimenti in questo settore strategico per il futuro del nostro Paese (dall'1,32 % del Pil del 1992 all'1,07 del 2000) abbiamo aumentato gli investimenti portandoli all'1,16% del 2002. In particolare gli stanziamenti pubblici per il 2004 raggiungono lo 0,72% in linea con la media europea. Il Programma orienta per la prima volta la ricerca su obiettivi strategici per la crescita sociale ed economica del Paese, coordinando gli interventi per la ricerca di base, la ricerca mission oriented e la ricerca industriale. Non ci saranno più finanziamenti a pioggia, ma si concentreranno le risorse per migliorare la qualità della vita, per accrescere la competitività delle imprese e per assicurare lo sviluppo sostenibile a livello globale. Le risorse pubbliche andranno a sostenere in particolare progetti rivolti alla tutela della salute, alla sicurezza dei cittadini, alla tutela dell'ambiente, alla prevenzione delle catastrofi naturali. Per il rilancio della competitività delle nostre imprese lanceremo 10 grandi programmi nazionali di ricerca industriale (con la partecipazione di università ed enti di ricerca) nei settori in cui l'Italia tuttora compete e può accrescere la propria capacità di export. Il Pnr tra l'altro anticipa le scelte in materia di ricerca e sviluppo che si stanno delineando a livello europeo. E' la prima volta che accade. Ciò consentirà al nostro Paese di competere con successo nell'ambito del Vii Programma quadro europeo. Per l'avvio di queste iniziative il Pnr parte con una dotazione aggiuntiva di un miliardo e 800 milioni di euro derivanti dal recente decreto sullo sviluppo.  
     
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