|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Marzo 2005
|
|
|
|
|
|
Pagina4 |
|
|
RILEGGERE L’ANTICO PROPOSTE DI RILETTURA DELL’APPARATO DECORATIVO DI VILLA ADRIANA VILLA ADRIANA, TIVOLI (RM) DAL 2 MARZO AL 25 SETTEMBRE 2005 |
|
|
|
|
|
Roma, 29 marzo 2005 - Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri Villa Adriana torna in scena con proposte di rilettura basate su un biennio di ricerche supportate da analisi e tecniche anche innovative prestate al settore dei Beni Culturali, con il contributo degli studiosi associati dell'imponente programma di ri-studio e di ri-scoperta della Villa, denominato progetto Ri.v.a. Allestita all’interno dell’area archeologica di Villa Adriana, negli spazi dell’ex-caffetteria, appositamente ristrutturati per l’occasione, la mostra espone una selezione di materiali rinvenuti a seguito delle recenti indagini di scavo, che hanno interessato le tre importanti strutture dell’Edificio a Tre Esedre, dell’Antinoeion e del Teatro Greco. Si tratta di un’esperienza pilota per l'impostazione e lo specifico carattere del progetto, che si propone come obiettivo una rilettura della Villa, partendo dalla realizzazione di una nuova pianta, costituita da una mappa 3D associata ad un sistema informativo, nel quale verranno convogliati i dati già noti e i risultati delle ricerche in corso. Il progetto si avvale di un gruppo multidisciplinare di ricerca, che include anche ingegneri, fisici, chimici, botanici, con la partecipazione di istituzioni di alta qualità scientifica come l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e si basa sull'utilizzo incrociato dei dati desunti da indagini specialistiche, condotte anche con tecnologia avanzata, con le informazioni derivanti dall' approccio archeologico di tipo tradizionale. I risultati ottenuti finora, che superano le aspettative iniziali, confermano la validità dell'approccio metodologico e meritano una divulgazione ad un pubblico più vasto, sia delle conoscenze che via via emergono nel corso dello studio, che dei materiali, talora preziosi, venuti in luce nelle indagini di scavo, attraverso la realizzazione di una serie di esposizioni temporanee, di cui questo è il primo appuntamento. La mostra Accanto ai reperti, prevalentemente in marmo, ma anche in vetro e pasta vitrea, piombo e bronzo, vengono proposte ricostruzioni virtuali, modelli grafici e disegni derivanti dalle indagini condotte dal Gruppo della Facoltà di Ingegneria, organizzati allo scopo di trasmettere al visitatore la sensazionalità del percorso scientifico. Di eccezionale qualità e interesse risultano le decorazioni parietali in opus sectile marmoreo e vitreo, con motivi di inattesa raffinatezza appartenenti all’Edificio a Tre Esedre, il sontuoso "vestibolo" a servizio dell’Edificio con Peschiera, che era con ogni probabilità la residenza privata dell’Imperatore. Il ritrovamento dei resti del rivestimento parietale sotto il pavimento di uno degli ambienti di questo edificio, sfuggiti alla pesante spoliazione subita dalla Villa nel corso dei secoli, ha restituito alcuni tra i materiali di maggiore interesse scientifico finora rinvenuti a Villa Adriana, come la fascia decorativa a treccia o il quadro figurato con cavallo e auriga, realizzati in tecniche insolite nell'ambito di questa tipologia di rivestimento parietale; ma soprattutto ha consentito di associare per la prima volta la decorazione parietale rinvenuta nel corso degli scavi ad un edificio specifico e ad un determinato ambiente. Una paziente e attenta analisi puntuale dei singoli elementi e dei fori lasciati dall'asportazione delle grappe di fissaggio delle lastre di rivestimento ha inoltre consentito la ricostruzione dello schema decorativo di una parete pertinente all'ambiente oggetto di indagine, che peraltro fa parte di un edificio da sempre noto come uno dei complessi più lussuosi, anche se soggetto ad una spoliazione radicale di gran parte degli elementi di rivestimento, che ne arricchivano e sottolineavano la struttura architettonica. Di elevatissima qualità sono sicuramente anche i reperti relativi all’Antinoeion, la tomba-tempio di Antinoo, il giovinetto amasio dell’imperatore Adriano, conosciuto da questi nella nativa Bitinia nel 123 d. C., all’età di circa 13 anni, e annegato nelle acque del Nilo nel 130. La morte rimane avvolta nel mistero (incidente, autoimmolazione o omicidio), mentre più nota è la vicenda post mortem: Antinoo, per volere di Adriano, fu divinizzato come Osiride (la massima divinità egizia), gli furono eretti templi, soprattutto nella parte orientale dell’Impero, e venne effigiato sulle monete. La tomba, a lungo ricercata in Egitto, a Roma (zona fuori porta Maggiore, Palatino) e a Tivoli, è venuta alla luce nel 2002 a Villa Adriana, di fronte alle Cento Camerelle, restituendo nel corso delle campagne di scavo 2002-2004 numerosi frammenti dell’arredo scultoreo. Oltre alle statue, il complesso era arricchito da molteplici elementi di arredo, come basamenti decorati con geroglifici e simboli egizi, sfingi, vasi per l’acqua lustrale, che, simbolicamente assimilata a quella del Nilo, aveva un ruolo fondamentale nei riti funebri. In mostra saranno inoltre esposti i primi risultati dei recenti scavi effettuati nell’area del Teatro Greco, che hanno permesso, con il concorso dell'analisi delle foto aeree con il sistema iperspettrale Mivis e delle indagini geofisiche con georadar, di chiarire meglio la complessa articolazione di questa struttura, costituita, oltre che dal vero e proprio edificio di spettacolo, da una serie di corpi ed elementi architettonici scenografici su più livelli. L'orchestra del teatro, non visibile perché attualmente situata al di sotto del livello della falda acquifera, era rivestita da grandi lastre di marmo di Luni, come anche le scale d'accesso alla cavea gradonata; anche qui l'apparato decorativo è connotato da qualità e raffinatezza, come suggeriscono i frammentari resti rinvenuti. Un prezioso pavimento in opus sectile policromo abbelliva uno dei portici del complesso monumentale, che si affacciava su uno spazio aperto pavimentato in mosaico a grandi tessere bianche, di un tipo presente anche nell'Antinoeion. Nella mostra vengono infine presentate anche immagini della Villa associate a disegni di Leonardo da Vinci, che sappiamo aver visitato Villa Adriana. La sua presenza a Tivoli è documentata con certezza sulla base delle indicazioni contenute in foglio del Codice Atlantico recentemente attribuito a Leonardo. I disegni documentati in mostra sembrano studi progettuali condotti su temi che lo avevano interessato nel corso della visita e dimostrano come Leonardo abbia condotto un'attenta analisi del complesso adrianeo, come attestano le profonde analogie e corrispondenze di alcuni disegni con quanto ancora rimane in sito a Villa Adriana e apre la via a un nuovo capitolo nella storia della formazione e ispirazione del pensiero di Leonardo. Il percorso in Villa Accanto alla possibilità di apprezzare la raffinata eleganza dell'arredo architettonico e scultoreo di alcuni fra i più lussuosi ambienti della fastosa residenza adrianea, il visitatore avrà modo di accedere direttamente ai luoghi della Villa illustrati in mostra e avrà l'opportunità di ripercorrere, con l’ausilio di un depliant illustrativo e di una serie di pannelli esplicativi appositamente posizionati in loco, il processo conoscitivo che .Ha determinato la scoperta delle novità emerse finora e ha condotto alle ipotesi di ricostruizione riproposte in questa sede. In particolare nell'ambiente dell’Edificio a Tre Esedre dove è stato effettuato lo scavo, sarà collocato un pannello con la riproduzione in scala reale della parete e di parte del pavimento, in modo tale da offrire al visitatore la percezione visiva dello schema decorativo che doveva impreziosire l'ambiente. Nell’area dell’Antinoeion e del Teatro Greco saranno invece posizionati alcuni pannelli didattici ed illustrativi sui lavori di scavo e di ricerca effettuati.
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|