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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Marzo 2004
 
   
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  AL TEATRO CARCANO DI MILANO UN CAPOLAVORO DELLA LETTERATURA MONDIALE: “IL MAESTRO E MARGHERITA”  
   
  Milano, 1 marzo 2004 - A due stagioni di distanza dal suo debutto milanese, viene riproposto al Teatro Carcano per una breve serie di repliche Il Maestro e Margherita, trasposizione teatrale del capolavoro di Mikhail Afanasevic Bulgakov. La nuova protagonista femminile è Natalia Lungu che prende il posto di Oxana Kichenko nel ruolo di Margherita. L’adattamento del romanzo, opera di dimensioni colossali, ha rappresentato per il regista Andrea Battistini una sfida difficile. Elementi puramente narrativi sono diventati parti consistenti delle scene, sono entrati nei dialoghi, si sono trasformati in monologhi e, uniti a invenzioni e variazioni squisitamente teatrali, hanno contribuito a mantenere accelerato il ritmo dell’azione. Il testo di Bulgakov possiede una complessa struttura polifonica: c’è un registro allegro (le azioni dei demoni e di Woland - incarnazione di Satana - per le strade di Mosca), un registro sentimentale (la storia del Maestro - scrittore vittima della censura a causa di un romanza su Pilato - e Margherita, la donna da lui amata), un registro epico (il romanzo nel romanzo di Pilato). Tutto accade a Mosca, ma dentro una sorta di stanza magica che lentamente si trasforma in altro. L’appartamento, il luogo dell’azione scenica, vive oniricamente per due ore e mezza presentandosi con forme sbilenche distorte, ambigue, scolpito da luci che lo tagliano con geometrie da allucinazione, eccessive, così com’è la distorsione della mente che occupa profondamente l’anima della storia. Le forme e la parola si muovono in un humus musicale che, segnato da un pianoforte suonato dal gatto Beghemot, commenta, detta, dialoga, si compenetra con le battute dei personaggi, si fonde con sonorità preregistrate che evocano suggestioni ipnotiche. Margherita appare nel secondo tempo occupandolo quasi interamente, attraversandolo prima nel contatto con il diavolo, poi nello straordinario volo su Mosca, poi nell’incredibile notte del ballo satanico dove grazie al suo “sacrificio” otterrà il desiderato Maestro. L’interpretazione è affidata agli attori del Teatro di Castalia e del Teatrul Studio Chisinau (Moldavia), attivi insieme da anni in territorio moldavo con interventi nel settore teatrale, culturale e sociale che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti da parte delle autorità locali. Oltre a Natalia Lungu recitano Andrei Sochirca (Il Maestro), Orlando Calevro (Il gatto Beghemot) Angela Ciobanu (Ghella), Sandu Cozub (Il direttore del varietà), Constantin Mosoi (Azazel) Piotr Oistric (Il poeta Bezdonmy), Ion Mocanu (Woland), Valentin Zorila (Koroviev). Musiche eseguite al pianoforte da Orlando Calevro. I costumi sono di Stela Verebceanu, le luci di Carlo Pediani, il suono di Massimo Battaglini. Infolink: www.Teatrocarcano.com  
     
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