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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2005
 
   
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  TRIMESTRE APRILE-GIUGNO 2005: CONTENUTO AUMENTO DELL'ELETTRICITÀ PER LE FAMIGLIE (1,8%) NONOSTANTE I FORTI RIALZI DEL PETROLIO; IN AUMENTO ANCHE IL GAS (1,7%) A CAUSA DI UNA DECISIONE DEL TAR PER LA LOMBARDIA  
   
  Milano, 31 marzo 2005 - L'autorità per l'energia elettrica ha provveduto all'aggiornamento della tariffa elettrica per il prossimo trimestre aprile-giugno 2005, sulla base dei prezzi di acquisto dell'elettricità fornita dall'Acquirente Unico al mercato vincolato e dei costi dei combustibili per la produzione elettrica, spinti verso l'alto dai rilevanti e prolungati aumenti dei prezzi petroliferi, la cui media di marzo risulta aumentata di oltre il 30% rispetto a quella di dicembre scorso. Per il gas metano, in seguito ad una ordinanza del Tar della Lombardia, l'Autorità ha dovuto aumentare la tariffa di riferimento; l'ordinanza, che ha accolto ricorsi di fornitori, ha sospeso le tariffe in vigore nel primo trimestre gennaio-marzo 2005. I meccanismi di calcolo per tali tariffe, ora sospese, furono definiti dall'Autorità a fine dicembre 2004 con l'introduzione, a vantaggio dei consumatori, di clausole di salvaguardia da eccessive e anomale escursioni dei prezzi, come peraltro previsto dalla contrattualistica internazionale. La decisione del Tar, su cui il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva, ma contro la quale pende comunque un ricorso dell'Autorità, ha reso tuttavia al momento necessario ricalcolare il valore del prezzo del gas metano riconosciuto in tariffa sulla base dei meccanismi precedenti e in vigore nell'ultimo trimestre del 2004; ciò determina un aumento retroattivo dallo scorso 1 gennaio. Le delibere dell'Autorità sono disponibili sul sito www.Autorita.energia.it Per l'elettricità, le strategie di acquisto dell'Acquirente Unico hanno permesso un contenimento degli effetti in tariffa degli aumenti dei prezzi dell'elettricità all'ingrosso. Tali strategie, tese a limitare l'impatto della volatilità dei prezzi dei combustibili, hanno contribuito a mitigare l'attuale aumento, che per il settore domestico è pari all'1,7% al lordo delle tasse e all'1,8% al netto delle tasse. A ridurre l'impatto di questi aumenti contribuiscono le quote di approvvigionamento riservate all'Acquirente Unico di energia da importazione e di energia cosiddetta Cip6, acquistata a prezzi fissi. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la tariffa elettrica del prossimo trimestre è pari a 10,84 centesimi di euro per kWh al netto delle imposte, per una maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 5,79 euro all'anno. Anche l'aumento in media nazionale (comprendente oltre al settore domestico i clienti vincolati di commercio, artigianato, industria e illuminazione pubblica) al netto delle tasse risulta contenuto all'1,9%, nonostante la media del prezzo del petrolio nel periodo gennaio-marzo 2005 abbia superato del 24,3% la media del 2004. La tariffa media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 10,67 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,30 centesimi di euro per kWh (21,6%); produzione, dispacciamento e vendita (compresi i relativi costi di perequazione) 7,07 centesimi di euro per kWh (66,3%); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, disponibilità impianti e riconciliazione) 0,24 centesimi di euro per kWh (2,2%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,06 centesimi di euro per kWh (9,9%). Per il gas, il ricalcolo dovuto all'ordinanza del Tar per la Lombardia, si è basato sulla media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano, che è aumentata nel periodo marzo 2004 - novembre 2004 rispetto ai nove mesi precedenti, determinando un aumento dell'1,7% in media nazionale comprese le tasse con retroattività dallo scorso 1 gennaio. La nuova tariffa di riferimento così determinata per il trimestre gennaio-marzo non subisce variazioni nel prossimo trimestre aprile-giugno, poiché gli ulteriori aumenti medi dei prezzi internazionali non hanno comunque superato la soglia di invarianza del 5%. L'aumento per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese), rispetto a quanto già in vigore per il trimestre gennaio-marzo 2005, è pari a 0,81 centesimi di euro per metro cubo, pari a una maggiore spesa di circa 13 euro all'anno, tasse comprese. Il prezzo finale medio per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi/anno, definito dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerto dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte, è ora pari a 59,19 centesimi di euro/mc, ed è costituito dalle seguenti voci di costo: distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,53 centesimi di euro/mc (pari al 12,7% del totale), trasporto nazionale 2,92 (5,0%), stoccaggio 0,94 (1,6%), commercializzazione all'ingrosso 3,84 (6,5%), commercializzazione al dettaglio 2,39 (4,0%), materia prima 15,44 (26,1%); imposte 26,12 (44,1%).  
     
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