NESSUN PERICOLO PER GLI ITALIANI NEL SUD EST ASIATICO
Subito dopo la scossa di terremoto che ha colpito le coste occidentali dell’Indonesia lo scorso 23 marzo attorno alle ore 23.15 locali, l’Associazione dei Tour Operator Italiani ASTOI ha attivato le procedure di ricognizione e gestione dell’emergenza. La situazione, nelle fasi immediatamente successive al terremoto, nelle zone con turisti italiani di viaggi organizzati, sulla base dei contatti con l’Unità di Crisi della Farnesina e con i referenti dei tour operator ed istituzionali in loco, era la seguente. AREA DI PHUKET E COSTA OCCIDENTALE DELLA THAILANDIA – E’ stato dato un allarme precauzionale e i turisti presenti nelle strutture prospicienti la costa sono stati temporaneamente trasferiti nelle camere ai piani più alti o, in taluni casi, nelle zone più interne. L’allarme è poi rientrato non essendosi formate onde anomale e l’atmosfera tra i villeggianti – che avevano avvertito la scossa di terremoto senza però registrare danni - è tranquilla. MALDIVE – La scossa è stata avvertita ma non si sono registrati danni. Le caratteristiche del sisma verificatosi in questo caso – ben diverso da quello del 26 dicembre – non hanno fatto ritenere necessario alle Autorità maldiviane l’emanazione di alcun “allarme tsunami”. Nessuna evacuazione o trasferimento dei turisti è pertanto avvenuto. MAURITIUS – L’isola si trova a una distanza dall’epicentro del sisma quasi doppia rispetto a quella delle Maldive. Per quanto esistano correnti oceaniche che avrebbero potuto convogliare gli effetti di un’eventuale onda anomala verso quest’area, motivo per cui è stato emanato un provvedimento di allerta, non si sono avute notizie di effetti che comunque sembravano decisamente improbabili. Questo per quanto riguarda tutti i Paesi dell’area dove esistono rilevanti flussi turistici italiani.