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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Aprile 2005
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IN GARA SULLE VETTE ANCHE PER RIFLETTERE LA “PIZOLADA DELLE DOLOMITI” È DI LUNGER |
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Moena, 4 aprile 2005 - “La mia chiesa è la montagna e le vette sono il massimo della contemplazione”. Sono le parole che Fabio Stedile, indimenticato alpinista trentino ed al quale è dedicato il Memorial della Coppa delle Dolomiti, spesso usava pronunciare. E con questo spirito oggi si è disputata la Pizolada delle Dolomiti, una 29a edizione all’insegna della tristezza per la morte del Santo Padre. Lo sci club Cai Sat di Moena, organizzatore della gara, non è una società aderente al Coni e comunque non ha ricevuto alcuna direttiva ufficiale né dal Coni né dalla Fisi di sospendere la manifestazione. “Abbiamo deciso – afferma il presidente del comitato Giambattista Zanoner – di organizzare la gara perché una manifestazione di sci alpinismo non è una festa, è un evento che fa soffrire, che da sempre avvicina alla natura e, non mi vergogno a dirlo, anche a Dio. Il Papa era un uomo di montagna, che amava lo sport e lo sci e ricordarlo oggi sulle montagne più belle delle Dolomiti, secondo me, è stato un grande momento anche di fede. Sono convinto che è stata una scelta giusta.” In effetti la grande maggioranza degli appassionati la pensa in questo modo, ed in molti hanno affermato che lassù, sulle cime, un pensiero è volato proprio al Papa. La 29a Pizolada delle Dolomiti ha avuto ovviamente anche un epilogo sportivo. Gli organizzatori avevano fatto i salti mortali per predisporre il percorso nonostante la poca neve, un tracciato lodato da tutti e incentrato attorno a Passo San Pellegrino. L’altoatesino Hansjoerg Lunger l’ha davvero fatta da padrone in una giornata di sole splendente. Il momento del via non è stato come al solito gioioso e scattante, gli atleti hanno cominciato alle 7.31 la loro lunga fatica in silenzio. Poi hanno affrontato un tratto di pista che li ha portati verso il Col Margherita dove la salita, impennando notevolmente, ha cominciato a fare selezione. Lunger si è staccato subito dal gruppo e proprio sul Col Margherita aveva circa 5’ di vantaggio su Carlo Battel, a sua volta in anticipo di un paio di minuti su Guadagnini. Poi nell’ordine sono transitati Luca Miori, Fabio Iacchini, Carlo Zanon e Alessandro Taufer. Tra le donne, rispettati i pronostici con Orietta Calliari davanti a tutte, seguita a debita distanza da Bice Bones e Roberta Secco. Dal Col Margherita (2550 metri) una lunga discesa ha portato i concorrenti a Passo San Pellegrino dove gli junior e i cadetti hanno finito la loro fatica. I senior invece hanno messo le pelli sotto gli sci per una nuova ripida salita fino alla Croda degli Zingari. A quel punto la gara era già pressochè decisa, con Lunger solitario al comando con un margine nettissimo su Carlo Battel, insidiato a sua volta dall'atleta di Verbania Fabio Iacchini, che si è reso autore di un notevole recupero. E proprio Iacchini all’ultimo cambio pelli è arrivato a poche decine di metri da Battel, il quale però in discesa ha sfoderato la sua classica grinta. Dietro i tre del podio, la gara è stata più equilibrata e lo dimostrano i distacchi più contenuti tra posizione e posizione. Così al quarto posto si è piazzato Aldo Guadagnini che ha preceduto in pratica i protagonisti di classifica della Coppa delle Dolomiti, vale a dire Zanon, Scola, Zorzi, Antiga e Pancheri. In “giornata no” Varesco (11°) e Daz (14°) che i pronostici davano tra i migliori in assoluto. Nella Coppa delle Dolomiti, dopo questa quinta prova, c’è un cambio della guardia con Lunger (231 p.) davanti ad Antiga (212 p.) e Guadagnini che ha sorpassato Zorzi. Tra le donne Orietta Calliari si è dimostrata nettamente uno scalino sopra le avversarie, piazzandosi oltretutto 68.A assoluta. A Bice Bones ha rifilato circa tre minuti, un buon margine che la conferma anche al vertice della Coppa delle Dolomiti ed un minuto in più a Roberta Secco, sua tradizionale compagna nelle gare a coppie. Michela Rizzi ottima quarta, ora è seconda nella classifica del torneo. In buona evidenza anche i giovani, per la prima volta in gara alla Pizolada delle Dolomiti. Thomas Trettel grazie ad un buon recupero nella seconda parte di gara ha vinto la speciale classifica davanti a Damiano Lenzi, secondo solo per 14”. Miglior ragazza al traguardo Elisa Deola di Canale d’Agordo. Così la 29.A edizione di una gara affascinante e prestigiosa passa agli archivi col successo di Hansjoerg Lunger e Orietta Calliari, ma è anche l’edizione più triste: un grande cultore della montagna non è più tra noi. Classifica Maschile: 1) Lunger Hansjoerg (Us S.valentino in Campo) 1.32.32; 2) Battel Carlo (Bogn da Nia) 1.39.40; 3) Iacchini Fabio (Altitude) 1.40.24; 4) Guadagnini Aldo (Altitude) 1.40.42; 5) Zanon Carlo (As Cauriol) 1.41.38; 6) Scola Danilo (Dolomiti Ski Alp) 1.41.44; 7) Zorzi Francesco (As Cauriol) 1.42.13; 7) Antiga Ivan (Brenta Team) 1.42.13; 9) Pancher Marco (Brenta Team) 1.42.45; 10) Miori Luca (Sc Valle dei Laghi) 1.42.51 Femminile: 1) Calliari Orietta (Brenta Team) 2.02.06; 2) Bones Bice (Altitude) 2.05.11; 3) Secco Roberta (Ski Club S.martino) 2.06.03; 4) Rizzi Michela (Altitude) 2.09.37; 5) Jellici Carla (Bogn da Nia) 2.13.19. Junior Maschile 1) Trettel Thomas (As Cauriol) 1.17.58; 2) Lenzi Damiano (Sc Valle Anzasca) 1.18.12; 3) Iori Simone (Bogn da Nia) 1.25.43; 4) Desilvestro Ivan (As Cauriol) 1.39.30; 5) Salvadori Ivan (Ski Club S. Martino) 1.44.18. Junior Femminile: 1) Deola Elisa (Sc Canale d’Agordo) 1.43.56
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