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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2005
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PARMADANZA 2005 - III FESTIVAL INTERNAZIONALE DI DANZA OK |
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Parma, 11 aprile 2005 - Grandi titoli, classici e moderni, nuove creazioni contemporanee ed eccellente danza di carattere, étoile internazionali e celebri coreografi. Saranno questi gli assi portanti di Parmadanza 2005, Iii festival internazionale di danza, realizzato dalla Fondazione Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Ater, con il sostegno di Cariparma & Piacenza e Pinko, che nel confermare l’attenzione per i classici del passato si apre, nel contempo, alle novità della scena attuale, rinsalda il rapporto con un pubblico ormai fedele, ma mira ad attrarre anche nuove platee. “Se la prima edizione ha rappresentato la novità e la seconda la conferma, la terza edizione di Parmadanza – scrive Roberto Giovanardi, consulente artistico del Festival - si pone come obiettivo il consolidato. Avere un buon esito di pubblico e consensi può essere dovuto alla novità, al caso o magari all’aver puntato sul facile consumo; il consolidato invece è raggiunto quando tra pubblico e teatro si instaura un rapporto di fiducia tale da prescindere dal titolo o dalla star. Avendo cura di confermare scelte improntate alla qualità e tali da non scontentare le attese di un pubblico che si è confermato attento e curioso e piuttosto variegato, l’obiettivo parrebbe non impossibile. Questo festival non è per la critica specializzata (che però non manca di seguire ed apprezzare questa “new entry” nel panorama della danza nazionale ed internazionale), non è per gli addetti ai lavori (che hanno rapidamente capito l’importanza di un festival con queste caratteristiche e lo corteggiano in modo spesso vistoso). È un festival per il pubblico, per gli amanti di quest’arte, per chi sceglie comprando il biglietto in base all’offerta, al programma, alle sollecitazioni che si propone di dare”. Nel programma di Parmadanza 2005, convivono ritorni graditi e inaspettate presenze, in un’ottica di continuità con le due precedenti edizioni e di apertura al futuro del festival. Sarà dunque Maurice Béjart con il suo Béjart Ballet Lausanne ad aprire anche quest’anno il festival (14, 15, 16 ottobre), con un programma a trittico che oltre a due acclamati classici della modernità come L’uccello di fuoco e Boléro, porterà a Parma anche una novità, fresca di creazione, firmata dal Maestro francese. Ancora danza d’autore con la Compagnia Aterballetto, che al festival Parmadanza tornerà (22, 23 ottobre), dopo il successo delle scorse edizioni, con una nuova creazione firmata dal suo direttore e coreografo Mauro Bigonzetti. Dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart, Wam è un omaggio della compagnia reggiana in vista delle celebrazioni per il 250° anniversario della nascita del compositore. Il programma per Parmadanza 2005 sarà completato da Cantata, travolgente affresco danzante dedicato a Napoli e alla sua meravigliosa tradizione musicale. Ai capolavori del repertorio ottocentesco delle prime due edizioni – Don Chisciotte, La bayadère, Giselle, Il lago dei cigni – si aggiunge quest’anno un classico del Novecento, L’histoire de Manon, del coreografo inglese Kenneth Macmillan. La scelta di questo titolo, che riflette nel libretto e nella musica l’opera Manon di Jules Massenet –in scena al Teatro Regio nella stagione lirica 2005/2006 – sarà un modo ulteriore per legare il festival Parmadanza alla città del melodramma per antonomasia. A danzare il balletto di Macmillan sarà il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano che torna a Parmadanza (29, 30 ottobre) dopo i consensi raccolti con Don Chisciotte e con Il lago dei cigni, mentre l’atteso protagonista maschile sarà l’étoile Roberto Bolle. Altra étoile protagonista del festival è Sylvie Guillem, la famosa ballerina francese, che insieme ai Ballet Boys William Trevitt e Michael Nunn danzerà per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Regio (3, 4 novembre) in Rise and Fall: un trittico di folgoranti coreografie contemporanee firmate dall’inglese Russell Maliphant, autore di spicco del panorama attuale. Torna anche in questa edizione a grande richiesta, (12, 13 novembre), il Galà di danza Roberto Bolle and Friends. Insieme al nostro ballerino più celebre nel mondo si avvicenderanno sulla scena étoile e primi ballerini provenienti dalle maggiori compagnie, in un programma di appassionanti pas de deux ed estratti del repertorio classico e moderno. Il Festival conclude (19, 20 novembre) nel segno del miglior flamenco con il Ballet Nacional de España, la grande compagnia dalle antiche tradizioni, custode del repertorio popolare spagnolo. A dirigerla è oggi José Antonio, celebre ballerino di flamenco e apprezzato coreografo, che porterà a Parma due nuovi balletti da lui firmati: Aires de Villa y Corte, in prima nazionale, e La Leyenda. Collaterale agli spettacoli, il festival propone anche quest’anno il ciclo La danza dietro le quinte, appuntamenti informativi, didattici e formativi, a ingresso libero, pensati per il pubblico e per gli allievi delle scuole di danza. Importante novità è rappresentata da Giochi di musica e danza, esercitazioni di analisi della danza condotte da Vittoria Ottolenghi, tre appuntamenti (Il balletto classico; la danza moderna; folk, altri spazi, la piazza, la strada) che coinvolgeranno le scuole di danza. Seguite da un folto e costante pubblico, torna il ciclo di proiezioni Danza in video, a cura di Valentina Bonelli, per conoscere meglio, attraverso filmati rari e preziosi, i le compagnie in scena al festival e gli interpreti famosi di ieri e di oggi. Www.teatroregioparma.org
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