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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2005
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PARTE LA PRIMA CAMPAGNA PER TUTELARE IL CREDITO E RIDURRE IL RISCHIO D’IMPRESA PROMOSSA DA LINCE IN CASO DI FALLIMENTO, MENO DEL 3% DEI CREDITORI OTTIENE IL PAGAMENTO INTEGRALE DEL DEBITO CON UNA PERDITA COMPLESSIVA DI OLTRE 7 MILIARDI DI EURO ANNUI |
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Milano, 11 aprile 2005 - 335.145 sono le imprese che hanno cessato l’attività nel 2004, e circa 12.000 sono le procedure fallimentari chiuse ogni anno. Questi fenomeni sono ormai ricorrenti e hanno un’incidenza notevole sulla solidità finanziaria delle imprese: in caso di fallimento, infatti, meno del 3% dei creditori ottiene il pagamento integrale del debito e la perdita complessiva che ne deriva supera i 7 miliardi di Euro annui. Le procedure fallimentari inoltre, se in Germania, Regno Unito e Francia hanno una durata tra i 6 e gli 8 mesi, in Italia registrano tempi medi di 6 anni, con procedure che toccano anche i 9-10 anni di durata. Per questo Lince, società leader in Italia nel campo dell’informazione economica e di marketing, promuove la prima campagna di informazione per tutelare il credito e ridurre il rischio d’impresa: 2005 - Anno dell’Informazione. Partner di Lince nell’iniziativa sono Cartasì, Moodys Mkv, Pricewaterhousecoopers, Sg Capital Europe, Unicredit Banca, Università di Bergamo e Viscontea-coface, per la prima volta insieme per realizzare un anno intero di iniziative, a partire da un sito internet dedicato, www.Annoinformazione.it, letteratura specifica e convegni che si susseguiranno nel corso di dodici mesi, per sensibilizzare le aziende sull’importanza di conoscere il proprio settore e i propri partner. Meno di un’azienda su 100 oggi acquisisce informazioni per prevenire le perdite generate dagli insoluti dei propri clienti Le stesse banche hanno avuto sofferenze per 60 miliardi di euro nel solo anno 2004 L’informazione, inserita all’interno dei processi aziendali, può significativamente ridurre molti di questi rischi, quali scelte non ottimali dei propri partner commerciali e l’esposizione alle insolvenze. La conoscenza dei dati ufficiali, quali assetto societario, bilanci, pregiudizievoli e protesti, possono evidenziare comportamenti anomali e fornire una prima indicazione delle situazioni potenzialmente a rischio. “Combinando pero’ il dato ufficiale al dato ufficioso risulta una radiografia molto più dettagliata della realtà di un’azienda e sono piu’ visibili le aree critiche” evidenzia Edoardo Romeo, direttore generale Lince, “se sulla sola base del dato ufficiale le imprese italiane ad elevato rischio di insolvenza sono l'8.7%, con l'aggiunta del dato ufficioso presente nelle informazione economiche la percentuale sale al 27.4%”. I dati non ufficiali sono costituiti da informazioni provenienti da clienti e fornitori, abitudini di pagamento, dati storici dell’azienda, del settore di appartenenza e dei concorrenti, correlate nelle analisi Lince. Inoltre, la prossima introduzione dei nuovi parametri di accesso al credito finanziario, con l’applicazione di Basilea 2, porterà un cambiamento nei rapporti tra banche e imprese” continua Romeo, “per rientrare in questi parametri, le aziende dovranno quindi dedicare più attenzione anche alla composizione e alla solvibilità del proprio portafoglio clienti”. Contestualmente le imprese potrebbero essere costrette ad allungare ulteriormente le dilazioni di pagamento verso i propri fornitori. “L’informazione diventerà quindi uno strumento fondamentale per tutelare il business sia nell’ottica dei rapporti con gli istituti di credito, sia in conseguenza di un maggiore ricorso al credito commerciale, e dovrà diventare elemento preventivo e strategico da usare prima di qualsiasi vendita” conclude Romeo. A questo proposito Lince, con l’Anno dell’Informazione, si propone di sensibilizzare le aziende a conoscere i rischi del proprio business e tutelare, attraverso l’informazione, il proprio credito e la propria attività contro le insolvenze, principale causa di crisi aziendale. Per raggiungere questi obiettivi, è on-line un sito internet dedicato, www.Annoinformazione.it che promuove l’informazione economica, illustrandone le implicazioni pratiche nell’attività dell’impresa, e fornisce dati e analisi sul mercato e sulle imprese italiane. Inoltre, si susseguiranno nell’arco dell’anno una serie di pubblicazioni, fra cui il “decalogo” – le dieci informazioni basilari, ma spesso sottovalutate, nella scelta dei partner commerciali – e di convegni su temi specifici. Fra gli argomenti che saranno approfonditi, il monitoraggio dei clienti storici e dei nuovi clienti e i diversi rischi che possono celare, le differenti tipologie di dati e il loro utilizzo, le implicazioni dell’introduzione di Basilea 2, nell’intento di diffondere nelle imprese italiane una maggiore cultura dell’informazione.
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