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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Aprile 2005
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KATEDROMOS - SHOW ITINERANTE SULLA SICUREZZA STRADALE |
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Bari, 12 aprile 2005 - Katedromos si chiama il primo show itinerante dedicato alla sicurezza stradale organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri e dalla S.i.i.t. Puglia e Basilicata. Show perché è la maniera più leggera e simpatica per presentare a persone di qualsiasi età un argomento così importante e delicato. E non a caso si è tenuto nel giorno di inaugurazione dell’Expolevante 2005, in occasione della presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, in Fiera per promuovere la Campagna nazionale sulla Sicurezza Stradale. "Continuiamo ancora a lavorare e a credere nei nostri sforzi - ha detto il ministro Lunardi - e la campagna ne è un esempio. In 19 mesi siamo riusciti ad evitare più di 1800 vittime per incidenti stradali. Ma stiamo lavorando duramente perché questi incidenti non ci siano più". Uno dei dati più interessanti è che a partecipare a Katedromos, sono stati ragazzi compresi fra i 16 e i 20 anni. Alternando momenti dimostrativi a filmati che mostravano le conseguenze degli incidenti in moto e auto, i ragazzi sono stati portati a riflettere. Ma anche a valutare, attraverso esperimenti e momenti di gioco, l’importanza che ha indossare il casco integrale e il fondamentale utilizzo delle cinture di sicurezza (anche sui sedili posteriori). L’utilizzo del casco integrale in Italia, dal momento in cui è stato obbligatorio indossarlo, ha portato una diminuzione dei morti del 30%. Ma il messaggio deve essere ancora più forte, dato che la maggior parte degli incidenti avvengono per disattenzioni (casco indossato ma non allacciato) o distrazioni che possono essere fatali. Per non parlare della prudenza che bisogna avere alla guida di un’auto. Ogni anno le strade ci restituiscono 9.000 morti tra cui 100 bambini e 2.000 giovani di età inferiore ai 24 anni, mentre 20.000 sono i nuovi disabili e 300.000 i feriti. Dati agghiaccianti ma reali che fanno riflettere e che il ministro Lunardi si augura di poter diminuire notevolmente, grazie all’introduzione del “pacchetto sicurezza”. "L’attenzione deve partire - ha continuato il ministro - dalla cura nell’accendere le luci anche di giorno. Perché la luce ricorda la vita, e la vita non deve essere sprecata".
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