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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Maggio 2004
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UNIONCAMERE PRESENTA LA MAPPA DELL’ACCESSIBILITÀ DEGLI AEROPORTI DEL MEZZOGIORNO AEROPORTI: AL SUD STRUTTURE DI QUALITÀ, MA SOFFRONO DI ISOLAMENTO |
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Catania, 18 maggio 2004 – Numericamente rappresentano il 43,5% dei principali scali nazionali, ma movimentano solamente il 21,7% del totale dei passeggeri; il loro traffico cresce più rapidamente della media nazionale, offrono servizi e strutture di qualità spesso superiore alla media, ma restano nella maggioranza dei casi “prigionieri” delle carenze infrastrutturali dei territori che li ospitano. Sono gli aeroporti del Mezzogiorno, fotografati per la prima volta in modo sistematico da un’indagine di Unioncamere, che ne ha valutato il grado di accessibilità rispetto al sistema di reti infrastrutturali esistenti, per individuarne punti di forza, criticità e potenzialità in vista dello sviluppo delle economie locali. L’indagine - condotta da Unioncamere con l’ausilio della propria struttura specializzata, Uniontrasporti – è stata presentata oggi a Catania nel corso del convegno “L’accessibilità degli aeroporti nel Mezzogiorno”, organizzato in collaborazione con l’Enac, (l’Ente Nazionale per Aviazione Civile) e la Camera di Commercio di Catania, che ha ospitato la manifestazione. “Il nostro Paese – ha detto il Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, intervenendo alla tavola rotonda svoltasi nel corso del convegno - è caratterizzato da due elementi importanti che ne possono favorire il rilancio nel contesto internazionale: da un lato, un’imprenditorialità diffusa sul territorio e dall’altro una ricchezza in termini di patrimonio ambientale e culturale che non ha eguali al mondo. Per sfruttare appieno questi due elementi è fondamentale poter disporre di una rete di infrastrutture moderne, tra loro integrate e dimensionate sulle esigenze dei mercati, capaci di supportare queste due formidabili armi di crescita e di sviluppo. Nel Sud del Paese – ha aggiunto il segretario generale di Unioncamere - il trasporto aereo può rappresentare un elemento determinante per valorizzare queste potenzialità, sia alla luce delle stime circa la crescita della domanda mondiale di trasporto aereo per i prossimi anni che della forte dinamica mostrata di recente dagli scali meridionali. Al Sud – ha concluso Giuseppe Tripoli - servono infrastrutture dimensionate sulle esigenze e le vocazioni di ciascun territorio, meglio integrate con le reti di trasporto locali e soprattutto capaci di agire in una logica di sistema rispetto agli scali maggiori a livello regionale e nazionale”. Oggetto dello studio sono 10 aeroporti localizzati in sei regioni meridionali, inclusi nell’elenco dei 23 principali scali nazionali identificati dal Piano Generale dei Trasporti perché aventi un traffico passeggeri annuo superiore a 500.000 unità (complessivamente, i 23 scali movimentano il 99% dei passeggeri ed il 97% delle merci sul totale del trasporto aereo nazionale). Le sei regioni interessate dalla ricerca sono Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna i cui aeroporti (nell’ordine, Napoli Capodichino, Bari Palese, Brindisi Casale, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania Fontanarossa, Palermo Punta Raisi, Cagliari Elmas, Alghero Fertilia, Olbia Costa Smeralda) hanno movimentato nel 2003 13,1 milioni di passeggeri (il 21,7% del totale nazionale) e 26,2 milioni di tonnellate di merci. Movimenti merci e passeggeri dei 13 scali del Mezzogiorno
Aeroporto | Cargo | Passeggeri | | Totale Merci 2003 (tonnellate) | Variazione % 2002 | Totale Commerciale | Variazione % rispetto al 2002 | 2003 | | Napoli Capodichino | 4.866 | - 21,4 | 4.579.217 | + 11,01 | Bari Palese | 1.532 | - 35,3 | 1.450.543 | + 15,62 | Brindisi | 1.500 | + 400 | 715.223 | + 13,91 | Lamezia Terme | 465 | + 16,3 | 1.131.110 | + 25,7 | Reggio Calabria | 241 | - 65,1 | 441.795 | - 4,72 | Catania Fontanarossa | 8.336 | + 24,8 | 4.805.226 | + 17,86 | Palermo Punta Raisi | 3.100 | - 16,4 | 3.647.749 | + 3,11 | Alghero Fertilia | 478 | - 18,8 | 887.127 | + 10,37 | Cagliari Elmas | 2.606 | - 8,1 | 2.304.155 | + 5,87 | Olbia Costa Smeralda | 1.817 | - 1,9 | 1.534.503 | + 12,13 | Foggia Gino Lisa | - | - | 7.266 | + 19,59 | Crotone Sant’anna | - | - | 88.306 | + 233,21 | Trapani Birgi | 19 | + 1.800 | 245.983 | + 394,07 | Totale | 26.231 | | 21.838.203 | | Fonte: Assaeroporti 2004 I primi tre di questi scali (Napoli, Catania e Palermo) assommano 13 milioni di passeggeri (il 55% del totale dei dieci scali meridionali nell’elenco del Snit) e figurano tra i primi otto scali nazionali. Per completare il quadro delle infrastrutture aeroportuali delle sei regioni, la ricerca ha inoltre preso in considerazione i tre scali di Crotone, Foggia e Trapani, non presenti nell’elenco del Pgt ma in crescita significativa nell'ultimo anno. Nel complesso, nei bacini di utenza dei 13 aeroporti analizzati gravitano circa 1,5 milioni di imprese.
Dati economico-sociali delle sei Regioni | in esame | Superficie (kmq) | Campania 13.600 13,33% | Puglia 13.600 13,33% | Basilicata 9.900 9,71% | Calabria 15.100 14,80% | Sicilia 25.700 25,20% | Sardegna 24.100 23,63% | Totale Sud 102.001 | Totale Italia 301.400 | Popolazione res. (anno 2002) | 5.725.000 30,19% | 4.024.000 21,22% | 597.000 3,15% | 2.007.000 10,58% | 4.972.000 26,22% | 1.638.000 8,64% | 18.963.001 | 57.321.000 | Imprese Attive | 434.383 29,05% | 336.963 22,54% | 56.491 3,78% | 146.824 9,82% | 380.182 25,43% | 140.231 9,38% | 1.495.075 | 4.980.892 | Rete ferroviaria (km) | 933 19,64% | 830 17,47% | 356 7,49% | 843 17,74% | 1357 28,56% | 432 9,09% | 4.752 | 15.834 | Rete viaria (km) | 2.744,7 18,89% | 2.934,4 20,19% | 1.958,2 13,48% | 3.461,2 23,82% | 2.217,2 15,26% | 1.215,4 8,36% | 14.532 | 39.339,6 | Porti | 65 17,20% | 70 18,52% | 1 0,26% | 40 10,58% | 132 34,92% | 70 18,52% | 379 | 711 | Interporti | 3 | 1 | 0 | 1 | 2 | 0 | 7 | 27 | Aeroporti | 1 | 2 | - | 2 | 2 | 3 | 10 | 23 | Fonti: Unioncamere, Istat, Ferrovie dello Stato, | Ucina, Ministero Infrastrutture, Snit. | La qualità dei servizi negli aeroporti meridionali Il quadro di sintesi che emerge dalla ricerca fotografa una realtà fatta di opportunità e vincoli che caratterizzano - a diversi livelli, ma secondo un minimo comune denominatore - le possibilità di successo delle strutture aeroportuali delle regioni esaminate. Per “accessibilità” lo studio intende sia l’accessibilità aerea del singolo aeroporto – in termini di offerta di servizi presenti al suo interno o di tratte aeree servite - sia il livello di collegamento, tramite altre infrastrutture di trasporto, che lo scalo aeroportuale ha con il territorio nel quale è situato. Analizzando i singoli scali sulla base degli indici di infrastrutturazione1, l’indagine evidenzia come 7 aeroporti meridionali su 10 (con Brindisi, Trapani e Palermo ai primi tre posti), risultano superiori alla media nazionale per qualità dell’infrastruttura. Tra 1 Gli indici infrastrutturali considerano non solo la presenza della singola infrastruttura sul territorio ma anche il bacino di utenza e una stima qualitativa dell’infrastruttura stessa. In particolare, per gli indici relativi alle infrastrutture puntuali (quali porti ed aeroporti) viene considerata anche la capacità di attrazione di utenza rispetto alle province limitrofe. Quelli più lontani dalla media, spiccano invece l’aeroporto di Napoli (fatto pari a 100 il valore medio nazionale, l’indice dello scalo campano si ferma a 48,3), e quello di Bari (47,4). Peggio di loro riesce a fare soltanto Foggia (29,4 l’indice), mentre a ridosso della media nazionale (96,7) si colloca l’aeroporto di Cagliari Elmas.
Posto in graduatoria Italia (103 province) | Provincia | Indice infrastrutturale relativo alla rete aeroportuale (*) | Italia = 100 | 10 | Brindisi | 240,3 | 16 | Trapani | 183,9 | 19 | Palermo | 173,4 | 30 | Crotone | 121,6 | 31 | Sassari (Alghero - Olbia) | 113,4 | 37 | Catania | 103,3 | 40 | Reggio Calabria | 100,7 | 41 | Catanzaro (Lamezia Terme) | 96,7 | 60 | Cagliari | 64,7 | 71 | Napoli | 48,3 | 73 | Bari | 47,4 | 85 | Foggia | 29,4 | (*) Rapporto tra assorbimento quali-quantitativo di infrastrutture e concentrazione di utilizzo "potenziale" Fonte: Unioncamere - Istituto Tagliacarne L’accessibilità: gli indicatori regionali e le “porte di accesso” Se consideriamo la dotazione infrastrutturale complessiva delle sei regioni censite, tuttavia, è evidente che il livello infrastrutturale generale del Mezzogiorno è mediamente sotto il livello italiano, rendendo di fatto spesso difficile l’accessibilità alle infrastrutture aeroportuali. Fatto 100 il valore dell’indice infrastrutturale del Paese la rappresentazione che si ottiene è la seguente: Indici di dotazione infrastrutturale
| Basilicata | Campania | Puglia | Calabria | Sicilia | Sardegna | Italia | Indice di dotazione infrastrutturale | 43,3 | 96,6 | 81,6 | 78,0 | 86,2 | 57,0 | 100,0 | (comprensivo dei porti) | | | | | | | | Indice di dotazione infrastrutturale | 47,1 | 98,8 | 79,1 | 72,6 | 76,3 | 48,6 | 100,0 | (senza porti) | | | | | | | | Fonte: Istituto Tagliacarne Analizzando unicamente le infrastrutture di trasporto, i dati evidenziano come in quasi tutte le regioni sia presente almeno un’infrastruttura di collegamento che potenzialmente potrebbe compensare la carenza complessiva degli altri vettori. Per valutare lo stato di integrazione tra scali e territorio si è introdotto il concetto di “porta di accesso”, intesa come luogo fisico puntuale, infrastrutturato con servizi adeguati e collegato alle reti nazionali ed internazionali. Il livello di infrastrutturazione delle singole province La competitività del territorio è legata all’insieme di più fattori, naturali e infrastrutturali, capaci di creare condizioni adatte ad attrarre imprese ed investimenti: strategicità della posizione geografica, ricettività e qualità dell’ambiente, rete di trasporti soddisfacente. La ricerca di Unioncamere ha fatto il punto sulle dotazioni delle infrastrutture di rete a livello locale per evidenziare le possibilità di sfruttamento delle “porte di accesso” prevalenti in ciascuno dei 13 territori interessati.
Sicilia | Rete stradale | Rete ferroviaria | Porti (e bacini di utenza) | Aeroporti (e bacini dii utenza) | Impianti e energetico- ambientali | rutture e reti per la telefonia e la telematica | Reti bancarie e di servizi vari | Totale | Totale senza porti | Sicilia | 94,7 | 77,2 | 158,2 | 94,8 | 69,9 | 77,8 | 67,2 | 91,4 | 81,9 | Palermo | 92,2 | 64,5 | 71,3 | 173,4 | 63,5 | 94,5 | 73,9 | 90,5 | 93,2 | Catania | 69,5 | 70,5 | 151,1 | 103,3 | 86,2 | 99,5 | 89,7 | 95,7 | 87,8 | Trapani | 130,5 | 32,5 | 444,6 | 183,9 | 61,5 | 72,8 | 62,8 | 141,2 | 97,9 | Buona la situazione dell’aeroporto di Palermo, nella cui provincia risultano in crescita sia la rete per il trasporto su gomma che quella su ferro. Sebbene l'aeroporto di Catania sia il terzo in Italia e il primo nel Mezzogiorno per il trasporto di persone, la situazione infrastrutturale della provincia presenta un indice generale inferiore alla media nazionale (solo la rete dei porti e le relative infrastrutture sono superiori al dato nazionale). Il tessuto produttivo trapanese, infine, risente di una carenza generale di servizi a supporto delle attività imprenditoriali. Tuttavia, la provincia presenta una condizione stradale superiore rispetto alla media italiana e lo scalo portuale del capoluogo vanta un elevato volume di traffico.
| Rete stradale | Rete ferroviaria retCampania | Porti (e bacini di utenza) | Aeroporti (e bacini dii utenza) | Impianti e energetico- ambientali | rutture e reti per la telefonia e la telematica | Reti bancarie e di servizi vari | Totale | Totale senza porti | Campania | 96,1 | 111,2 | 90,6 | 40,4 | 85,3 | 97,1 | 82,4 | 86,2 | 85,5 | Napoli | 65,0 | 106,6 | 152,1 | 48,3 | 120,8 | 156,7 | 123,8 | 110,5 | 104,5 | La situazione della dotazione infrastrutturale della provincia di Napoli è assolutamente notevole. Stabilito infatti un valore pari a 100 per la dotazione nazionale complessiva, il valore dell'indice generale di dotazione infrastrutturale di Napoli è risultata pari a 110,5 nel 1999.
| Rete stradale | Rete ferroviaria retPuglia | Porti (e bacini di utenza) | Aeroporti (e bacini dii utenza) | Impianti e energetico- ambientali | rutture e reti per la telefonia e la telematica | Reti bancarie e di servizi vari | Totale | Totale senza porti | Puglia | 82,9 | 91,9 | 114,2 | 57,2 | 79,2 | 72,3 | 56,7 | 79,2 | 74,2 | Bari | 75,9 | 109,9 | 85,6 | 47,4 | 87,1 | 91,6 | 66,0 | 80,5 | 79,8 | Brindisi | 57,1 | 31,7 | 94,2 | 240,3 | 111,5 | 67,9 | 54,4 | 93,9 | 93,8 | Foggia | 112,0 | 123,7 | 101,9 | 29,4 | 44,7 | 41,0 | 34,9 | 69,7 | 65,1 | Nonostante la provincia di Bari costituisca uno dei territori con una dotazione infrastrutturale più elevata del Mezzogiorno, la ricerca evidenzia disagi dovuti in particolare alla bassa dotazione di collegamenti stradali. Buona, invece, la dotazione di infrastrutture per mobilità su rotaia, con un indice che supera la media nazionale. Brindisi ha un indice infrastrutturale relativo all’aeroporto pari a 240,3 che evidenzia una dotazione molto al di sopra di quella media italiana. Tuttavia, gli indici relativi alla rete stradale e ferroviaria mostrano carenze importanti. La provincia di Foggia si trova in una situazione diametralmente opposta, con una rete stradale e ferroviaria migliore rispetto alla media italiana, mentre la dotazione aeroportuale risulta particolarmente insoddisfacente.
Calabria | Rete stradale | Rete ferroviaria | Porti (e bacini di utenza) | Aeroporti (e bacini dii utenza) | Impianti e energetico- ambientali | rutture e reti per la telefonia e la telematica | Reti bancarie e di servizi vari | Totale | Totale senza porti | Calabria | 117,0 | 103,9 | 48,3 | 77,1 | 58,1 | 52,4 | 58,4 | 73,6 | 77,2 | Crotone | 63,6 | 25,3 | 87,1 | 121,6 | 48,1 | 39,9 | 28,9 | 59,2 | 55,2 | Catanzaro | 112,9 | 91,8 | 1,2 | 96,7 | 84,8 | 69,3 | 69,0 | 75,1 | 85,7 | Reggio Calabria | 115,4 | 78,2 | 104,8 | 100,7 | 54,3 | 63,6 | 74,7 | 84,5 | 81,6 | L’aeroporto di Crotone (il cui indice è di gran lunga superiore alla media nazionale) risulta particolarmente penalizzato dalla rete ferroviaria. Buono il valore delle strade della provincia di Catanzaro (121,6) in cui è ubicato l’aeroporto di Lamezia Terme, mentre risulta basso l’indice relativo alla rete ferroviaria della provincia di Reggio Calabria, che ha una dotazione infrastrutturale generale (84,5) inferiore alla media nazionale. | Rete stradale | Rete ferroviaria retSardegna | Porti (e bacini di utenza) | Aeroporti (e bacini dii utenza) | Impianti e energetico- ambientali | rutture e reti per la telefonia e la telematica | Reti bancarie e di servizi vari | Totale | Totale senza porti | Sardegna | 55,2 | 22,7 | 129,1 | 84,0 | 33,6 | 40,9 | 61,9 | 61,1 | 51,3 | Sassari | 54,2 | 29,9 | 157,7 | 113,4 | 25,9 | 43,1 | 78,1 | 71,8 | 59,5 | Cagliari | 49,4 | 22,4 | 170,0 | 64,7 | 59,5 | 56,5 | 70,8 | 70,5 | 56,3 | Sassari con Olbia ed Alghero si colloca in una posizione discreta rispetto al contesto meridionale. Nel quadro delle infrastrutture economiche, le categorie dalle quali provengono i dati migliori sono i porti e gli aeroporti con indici rispettivamente pari a 157,7 e 113,4. L'indicatore generale per Cagliari si ferma a quota di 70,5 nel 1999. Le voci che fanno segnare un risultato soddisfacente sono i porti, pari a 170,0. Per le infrastrutture economiche, le realtà più critiche sono quelle legate alla rete stradale e a quella ferroviaria.
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