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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Maggio 2004
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GIOVEDÌ 20 MAGGIO DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA RASSEGNA “I GIARDINI DI XPÒ” PITTURA ED INCISIONI RUPESTRI NELLA MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE BRETONE ANNE-GAËLLE FEGER SI ALTERNANO ALLA PERFORMANCE TEATRALE IN PRIMA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE SCARLATTINE |
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Milano, 19 maggio 2004 – Saranno due le location milanesi che da giovedì, 20 maggio, ospiteranno i nuovi appuntamenti del Festival “I Giardini di Xpò – Il Mondo dei Segni”. All’openspace di via Marconi verrà inaugurata, giovedì 20 maggio, alle ore 18.00 la mostra personale di Anne-gaëlle Feger, artista bretone che usa l’incisione rupestre e l’oscurità come principio fondatore della sua opera sempre “in corso”, utilizzando la tela come supporto ma anche la pietra, sulla quale a volte appoggia le tele per sfruttarne le rotondità. La Mostra “Bestiario Contemporaneo” rimarrà aperta al pubblico fino al 24 maggio con ingresso gratuito. Per la sezione “Giardini sotterranei – Segni dell’Anima”, l’Associazione Scarlattine presenta, in prima assoluta, lo spettacolo teatrale “Scirocco” (Ballata di Viaggio) in una location d’eccezione che per la prima volta apre le porte ad un simile evento: l’Istituto dei Ricoveri Notturni di Viale Ortles. Accompagnano lo spettacolo i film “Latitudini” di Tonino De Bernardi (presentato al Festival di Venezia, settembre 2003) e “Meniñas de Rhua” di Martino Ferro. Lo spettacolo (ore 21.30) sarà in replica fino al 23 maggio, è consigliata la prenotazione. La Va edizione della manifestazione, ideata dall’Associazione Xpò / Lis e sostenuta dall’Assessore allo Sport e Giovani del Comune di Milano Aldo Brandirali, nasce dalla sempre più forte voglia di diffondere e dare visibilità alle nuove tendenze, per stimolare il confronto tra forme di comunicazione e arte, tra artisti e nuovi media attraverso i linguaggi stimolanti e creativi delle più svariate discipline artistiche. L’associazione Xpò / Lis ringrazia l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Milano Tiziana Maiolo per la gentile concessione dell’Istituto dei Ricoveri Notturni di Viale Ortles 69 e per l’appoggio dato alla manifestazione. “Bestiario Contemporaneo” Anne-gaëlle Feger, mostra personale di pittura Dal 20 al 24 maggio 2004 Openspace – Via Marconi 1 Inaugurazione ore 18.00 Anne-gaëlle Feger, artista bretone, usa l’incisione rupestre e l’oscurità come principio fondatore della sua opera sempre “in corso”. Nei suoi quadri lavora sul far esistere la forma con il suo opposto, il rilievo e le due dimensioni, rifiutando di definirli incompatibili e le figure dell’angoscia accompagnano la vitalità. Utilizza la tela come supporto ma anche la pietra, a volte appoggia la tela sulle rotondità di un masso. “Poichè le mie creature non si muovono secondo le leggi fisiche dell’attrazione terrestre, fanno movimenti poco plausibili ed inverosimili. Il ”moi” non è un mondo di rigore. Spesso, tracciando linee, mi sforzo di ristabilire un poco d’ordine. Rompere le rotondità tortuose e far “tacere” l’agitazione. Segni di rigidezza e autorità, sono altrettanto linee bellicose: escludono con cattiveria le creature verso un ripiego o una fuga, non facendo che precipitare il movimento, imponendo un panico… Il ”moi” bestiario è spesso cattivo, selvaggio, violento. Si indovinano ostilità, e d’altronde si assiste a delle battaglie. La semiologia, qui, deve sottomettersi al disordine artistico. I simboli, che sarebbero dei pezzi deposti dal nostro mondo contemporaneo, sono anacronismi inutili se non rebus indecifrabili…” A.g. Feger Orari dalle ore 11.00 alle 18.45 sabato e domenica dalle ore 11.00 alle 17.00 Evento ad ingresso gratuito. “Scirocco” (Ballata di Viaggio) spettacolo in movimento - Debutto in prima nazionale Associazione Scarlattine Dal 20 al 23 maggio Istituto dei Ricoveri Notturni di viale Ortles 69 Al tema dell’immigrazione è associato il tema del viaggio, del cammino e, indissolubilmente, del ritorno. In tutte le lingue indoeuropee esistono precisi legami tra il sostantivo nóos, che significa mente, e pensiero, e nóstos, che vuol dire ritorno. La tesi è che il tornare a casa rappresenta il tornare alla luce dall’oscurità. Ma l’uomo è anche segnato da una forte duplicità: l’ingegno dell’uomo e il suo desiderio di tornare a casa. Odisseo impersona questa duplicità: eroe che segue un percorso rettilineo, senza fine e senza ritorno, in una continua interrogazione e sperimentazione del mondo, che lo fa continuamente divenire altro da se stesso. È plausibile che non si ritorni mai, ma che si vada sempre via? (Natale Losi) Accompagnano lo spettacolo i film “Latitudini” di Tonino De Bernardi (presentato al Festival di Venezia, settembre 2003) e “Meniñas de Rhua” di Martino Ferro. Infolink: www.Xpo.mi.it
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