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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Maggio 2004
 
   
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  PRIMA TAPPA DELL'OSSERVATORIO LIUC E OUTLOOKSOFT: ECCO COME LE IMPRESE ITALIANE MISURANO E ANALIZZANO LE PROPRIE STRATEGIE AZIENDALI  
   
  Milano, 28 Maggio 2004 – Come fanno le aziende italiane ad analizzare e misurare le proprie strategie e quali strumenti utilizzano? Che tipologia di azienda si avvale della Balanced Scorecard? Quali aree aziendali vengono coinvolte nell'analisi? Qual è il reale ritorno dell'investimento? Outlooksoft, azienda leader nel settore del Business Performance Management, e L'università Carlo Cattaneo-liuc di Castellanza, hanno indagato su questi argomenti e presentano oggi i risultati emersi dalla prima fase della ricerca condotta dal Bpm Lab, l'osservatorio sulle pratiche manageriali delle imprese italiane. Guidata dal Prof. Alberto Bubbio e dal Prof. Massimo Solbiati, docenti della Liuc, l'analisi ha preso in esame un panel di circa 200 aziende tra cui Agfa-gevaert, Akzo Nobel, Arcese Trasporti, Banca Intesa, Banca Popolare Di Lodi, Bartolini, Boehringer, C.p.l. Imperial 2, Cassa Di Risparmio S.miniato, Cefla, Coopsette, Dow Italia, Erg, Fox Petroli, Global Refund Italia, Gruppo Coin, Hdi Assicurazioni, Klopman International, Lamberti, Lanificio L. Botto, Lever Faberge' Italia, Limonta, Lindt, Liquigas, Luigi Lavazza, Nuova Campari, Polyglass, Sammontana, Shell Italia, Sorin, Star, Tarros Compagnia Di Navigazione, Tessitura Di Robecchetto Candiani, Total, Unes Centro, Vincenzo Zucchi, Wyeth Lederle e altre ancora. Questa ricerca, focalizzata nell'area della Pianificazione e Controllo, affronta il tema della Balanced Scorecard, il modello di valutazione bilanciata in grado di creare quel legame critico, spesso mancante, tra strategia aziendale e gestione operativa. "Tra le imprese che hanno partecipato attivamente alla ricerca" commenta il Prof. Alberto Bubbio "il 18% utilizza la Balanced Scorecard come strumento di direzione strategica, dato al quale va aggiunto un 9% di aziende che hanno manifestato un elevato interesse nei confronti di questo strumento di valutazione: si attesta quindi al 27% il dato relativo alle aziende che hanno dimostrato familiarità con la Balanced Scorecard". Si tratta prevalentemente di imprese con una struttura organizzativa di tipo classico (funzionale/divisionale), che operano in business maturi e che non hanno progetti futuri legati alla quotazione in borsa. I risultati emersi dall'Osservatorio identificano una realtà italiana 'in ritardo' rispetto ad altri paesi europei nell'adozione della Balanced Scorecard. "Sono ancora relativamente poche le aziende che utilizzano la Balanced Scorecard come efficace strumento di supporto per tradurre la strategia in azioni di gestione operativa" continua il Prof. Bubbio "Siamo comunque ottimisti e i risultati della ricerca confermano che il futuro della Balanced Scorecard, come modello per un efficace controllo di gestione, sarà quello di una progressiva diffusione sul territorio italiano, pari a quella che oggi ha lo strumento del budget". Il Bpm Lab fotografa l'immagine di una realtà imprenditoriale italiana più attenta alle tematiche legate all'area Pianificazione e Controllo. Tra le imprese oggetto dell'analisi si riscontra un'elevata percentuale di aziende che, pur non adottando la Balanced Scorecard, utilizzano altri indicatori ad integrazione di quelli economici-finanziari. "Le variabili che non possono essere descritte dallo strumento del bilancio stanno di fatto assumendo un peso strategico sempre più rilevante come determinanti del successo aziendale" commenta Federico Della Casa, General Manager di Outlooksoft Italia. "La Balanced Scorcard si propone così come un efficace modello a supporto delle attività di management. I risultati emersi dall'osservatorio rappresentano dunque un segnale forte dal mercato, che esprime la volontà e la necessità sempre più diffusa di collegare obiettivi strategici alla gestione operativa, utilizzare indicatori di sintesi da affiancare alle già preesistenti misure di performance economiche/finanziarie." I prossimi appuntamenti dell'Osservatorio analizzeranno la relazione tra pianificazione strategica, controllo di gestione e pratiche di corporate governance, e successivamente, affronteranno le opportunità e le problematiche legate all'entrata in vigore di Basilea 2.  
     
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