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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Maggio 2004
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PER GLI OLTRE 4 MILIONI DI ITALIANI CHE SOFFRONO DI ARTRITE C'È OGGI UNA NUOVA SPERANZA : SI CHIAMA ZINAXIN |
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Milano, 31 maggio 2004 - L'osteoartrite è una condizione debilitante sia per i giovani che per gli anziani, che affligge 4 milioni di persone solo in Italia! Il dolore articolare e la perdita della mobilità non devono fare parte della vita quotidiana: oggi la natura porta una nuova speranza a chi soffre di artrite grazie ad una soluzione naturale riscoperta e potenziata dalla ricerca immunologica e clinica: Zinaxin. Zinaxin è un integratore che contiene un biocomplesso brevettato di estratti dello zenzero da due particolari sottospecie di zenzero asiatico, Zingiber Officinalis e Alpiniagalanga. Zinaxin ricorre inoltre ad una biotecnologia estremamente sofisticata: la tecnologia Lipocap racchiude e preserva queste sostanze farmacologicamente attive, potenziando l'assorbimento e gli effetti terapeutici di Zinaxin. Ecco perché Zinaxin è in grado di offrire un'efficacia convalidata da lavori secondo G.c. P. L'efficacia di Zinaxin nel ridurre i più significativi sintomi dell'artrite è stata evidenziata in uno studio controllato contro placebo, recentemente pubblicato dalla rivista medica "Arthritis and Rheumatism". La credibilità dei risultati degli studi clinici effettuati dal Prof. R. Altman viene affidata anche agli standard usati per testare Zinaxin: per la prima volta un'integratore è stato sottoposto ai protocolli normalmente usati per verificare l'efficacia dei farmaci convenzionali. Gli effetti "preventivi" di Zinaxin sui meccanismi infiammatori che accompagnano l'artrite sono stati invece evidenziati da alcune ricerche condotte dalla prestigiosa Johns Hopkins University di Baltimora. Ma cos'è Zinaxin? E' non solo una risposta naturale alla patologia osteoarticolare grazie a biocomplessi derivati dallo zenzero selezionati e purificati, ma è anche una soluzione efficace contro il dolore: biocomplessi potenziati grazie alla biotecnologia delle capsule lipocap. Tra i principali effetti di Zinaxin la significativa riduzione del dolore articolare e della rigidità e un'efficacia preventiva grazie al ruolo condro-protettivo di Zinaxin. Dosaggio: il primo mese: 2 capsule al giorno,1 al mattino e 1 alla sera. Zinaxin deve essere assunto durante i pasti con unbicchiere colmo d'acqua. Zinaxin produce un misurato e benefico effetto anche sulla mucosa gastrica. Quest'effetto, che dura per un breve periodo di tempo, può essere avvertito come una sensazione di calore a livello dell'addome superiore. Per un trattamento a lungo termine: 1 o 2 capsule al giorno a seconda della necessità. Zinaxin può essere associato ad altri farmaci per l'artrite. Lo studio multicentrico del Miami University Hospital, firmato dal professor R. Altman, tra i più grandi reumatologi al mondo, mostra una rilevanza clinica ed effetti statisticamente significativi sul dolore articolare e sulla rigidità dopo sole sei settimane di terapia. Un gruppo di reumatologi di tutto il mondo ha condotto, in questi ultimi anni, studi clinici in aperto, in cieco e studi randomizzati su Zinaxin; i risultati sono stati decisamente positivi. Recentemente il professor R. Altman ha guidato un gruppo di illustri clinici americani con i quali ha pubblicato uno studio controllato su Zinaxin, utilizzando la stessa metodologia e gli stessi protocolli usati per valutare l'efficacia dei farmaci convenzionali. 261 pazienti che soffrivano di osteoartrite (Oa) al ginocchio, che presentavano stadi di dolore da moderato a severo, sono stati inseriti in uno studio randomizzato, a doppio cieco, multicentrico, a gruppi paralleli, controllato contro placebo, per la durata di 6 settimane. I risultati: Zinaxin ha prodotto una riduzione del dolore e della rigidità articolare clinicamente e statisticamente rilevante. *Zinaxin ha prodotto un miglioramento clinicamente e statisticamente significativo sui sintomi della gonartrite; ha un buon profilo di sicurezza; inoltre, esso determina una riduzione del dolore assolutamente comparabile a quella determinata dai più importanti farmaci convenzionali di ultima generazione. Recenti ricerche effettuate alla Johns Hopkins University di Baltimora su modelli cellulari della cartilagine umana (sinoviociti e condrociti) suggeriscono che Zinaxin può modificare la progressione della malattia. È noto che alcuni mediatori chimici (prostaglandine/leucotrieni/citochine) sono strettamente coinvolti nell'infiammazione e nella distruzione della cartilagine durante l'osteoartrite. Importanti studi preclinici su sistemi cellulari umani dimostrano che Zinaxin, a concentrazioni fisiologiche, ha una tripla azione biologica inibitoria: inibisce la formazione dei leucotrieni (Ltb4) che provocano infiammazione della membrana sinoviale e dell'articolazione, inibisce la sintesi delle prostaglandine che causa dolore e riduce l'espessione del Tnf delle chitochine, agente induttore di reazioni degenerative. Le tre azioni riducono il dolore e combattono i processi infiammatori nella osteoartrite. Inoltre, la prevenzione dell'osteoartrite può diventare una realtà terapeutica visto che i risultati delle ricerche attribuiscono a Zinaxin un ruolo di protezione della cartilagine. I risultati: Zinaxin potrebbe costituire un approccio originale per sopprimere il processo infiammatorio nel tessuto cartilagineo. Usato in stadi iniziali della malattia, Zinaxin potrebbe avere un ruolo fondamentale per inibire i meccanismi che portano alla distruzione cartilaginea. L'artrite è oggi trattata con farmaci sintomatici che hanno scarsa influenza documentata sulla durata e la progressione della malattia. Tuttavia, questi farmaci possono provocare una vasta gamma di effetti collaterali, tali da incrementare il rischio di ulteriori problemi per la salute del paziente. I numerosi effetti collaterali delle terapie convenzionali spingono i pazienti a cercare cure alternative. Gli effetti collaterali dei farmaci anti-artrosi più usati sono i seguenti: Fans danno ulcera gastrica/ aggravamento della patologia/ allergie; Cox-2 Inibitori problemi cardiovascolari/ gastrointestinali/ allergie; Glucocorticoidi immunosoppressione/ osteoporosi; Saars (Dmoad,dmard, farmaci antireumatici a lenta azione o capaci di modificare la patologia) causano eruzioni cutanee/ diminuzione della piastrine/ diarrea/ nausea. La terminazione "ite" indica processi infiammatori ed irritativi, mentre la terminazione "osi", i processi degenerativi. Ne consegue che le artriti hanno un carattere acuto ed in genere sono sostenute da un agente infiammatorio, mentre le artrosi hanno un carattere cronico e sono dovute ad alterazioni dei capi articolari. Andando poi sul pratico, poiché tutti i fenomeni "artrosici" hanno la presenza di fatti infiammatori, c'è sempre "artrite" nell'"artrosi" e i due termini tendono ad essere sinonimi. Di artrosi soffrono in Italia 4 milioni di persone (103 milioni in tutta Europa!). Sono sconosciute le cause dell'artrosi: non si tratta infatti di un'usura, ma di una malattia vera e propria, caratterizzata da alterazioni metaboliche del condrocito, ossia della cellula propria della cartilagine. Non sempre l'evoluzione è lenta. Studi e ricerche hanno dimostrato l'esistenza di artrosi a lenta progressione e di artrosi a rapida progressione. L'artrosi colpisce l'80% degli anziani e il 18% dei soggetti in età lavorativa (da 19 a 60 anni); è una malattia "sessista": il 75% dei malati sono donne; porta spesso all'invalidità; lo Stato paga 11 mila miliardi di pensioni di invalidità solo per le malattie reumatiche; l'artrosi dell'anca e del ginocchio obbligano ad un numero considerevole di interventi di artroprotesi certe forme di artrosi possono essere prevenute, o modificate favorevolmente da provvedimenti presi in fase pre-artrosica. Oggi l'artrosi non è considerata al 100% dovuta ad usura ma le si riconosce una forte componente infiammatoria mentre emergono cause genetiche per alcuni tipi di artrosi. I fattori di rischio che sembrano predisporre ad un emergere della patologia sono i seguenti: l'età: più si invecchia, maggiore è il rischio di sviluppare l'artrosi; danni pregressi alle articolazioni (dovuti a lavori usuranti, sports, etc.); sesso: le donne sono maggiormente colpite dall'artrosi (75%), soprattutto dopo l'avvento della menopausa; sovrappeso causa di sovraffaticamento delle giunture degli arti inferiori; mancanza di attività fisica, che serve a rinforzare la muscolatura che sostiene l'apparato scheletrico; predisposizione genetica, collegata alla forza/debolezza delle articolazioni; alimentazione: ci sono indicazioni definite su come il consumo di antiossidanti, proteine ed acidi grassi possa influenzare la salute delle ossa. Infolink: www.Zinaxin.it
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