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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Marzo 2004
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ANCHE I PUCCI PRESTANO IL LORO BOTTICELLI A POCHI GIORNI DALL’INAUGURAZIONE SI ARRICCHISCE DI UN DIPINTO MAI ESPOSTO LA MOSTRA SU BOTTICELLI E FILIPPINO. UN CAPOLAVORO IN QUATTRO PARTI CHE POTREBBE TORNARE A RIUNIRSI |
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Firenze, 2 marzo 2004 - “E’ un piccolo passo per il quadro, ma un passo formidabile per la storia dell’arte”. Così Franco Camarlinghi, presidente di Firenze Mostre, commenta la decisione della marchesa Cristina Pucci, vedova di Emilio Pucci, di dare in prestito una preziosissima opera di Botticelli di sua proprietà alla grande rassegna sul maestro del Rinascimento che sta per inaugurarsi (giovedì 11 marzo) a Palazzo Strozzi. Si tratta dell’ultima delle quattro tavole della Storia di Nastagio degli Onesti dipinte dall’artista nel 1483 in occasione del matrimonio di Giannozzo Pucci. Tre si trovano oggi a Madrid al Museo del Prato, la quarta a Firenze in Palazzo Pucci a non più di cinque minuti a piedi da Palazzo Strozzi. Da qui l’allusione di Camarlinghi. L’opera, che raffigura la scena del matrimonio di Giannozzo con Lucrezia Bini, sarà esposto al pubblico per la prima volta. Il fatto che il Prado avesse detto sì agli organizzatori (la mostra ospiterà la terza tavola) e che, al contrario, tardasse l’adesione dei Pucci, aveva dato spazio, nei giorni scorsi, a polemiche rimbalzate anche sulla stampa nazionale. Polemiche a questo punto superate. “Ne sono molto felice”, dice Antonio Paolucci, Soprintendente Speciale al Polo Museale fiorentino, dando ufficialmente la notizia, “Si ricostituisce così un insieme botticelliano di straordinaria importanza. Sarebbe stato un vero peccato doverne fare a meno”. Approfittando della circostanza e degli ottimi rapporti con il Museo del Prado, la Soprintendenza ha già inoltrato richiesta ufficiale a Madrid per ottenere in prestito tutte le tre tavole della Storia di Nastagio degli Onesti. Spiega Paolucci: “E’ un’occasione straordinaria e direi unica per presentare questo capolavoro di Botticelli oggi smembrato”. “Non ci sono mai state polemiche, ne’ con la Soprintendenza, ne’ con Firenze Mostre”, conferma la marchesa Pucci, “Il caso insomma non è mai esistito. Se abbiamo deciso all’ultimo momento è per un banale malinteso ed era senz’altro meglio se fosse accaduto due mesi fa. Ma a questo punto siamo tutti tranquilli. A questo punto a me e a tutti noi farebbe molto piacere rivedere tutte e quattro le tavole insieme”. La Storia di Nastagio degli Onesti fu ripresa da Botticelli dal Decameròn di Boccaccio. Narra la vicenda di un nobile cavaliere ravennate la cui sdegnosa amata accondiscende finalmente a sposarlo quando lui le mostra l'eterno tormento infernale toccato a una dama crudele il cui disprezzo aveva indotto al suicidio l'amante. Infolink: www.Botticellipalazzostrozzi.it
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