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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Giugno 2004
 
   
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  CASA… DOLCE CASA: MA QUANTO MI COSTI… E PER GLI AFFARI, L’AFFITTO DI UN UFFICIO A VIENNA E BUDAPEST CONVIENE, MILANO POCO SOPRA LA MEDIA.  
   
  Milano, 4 giugno 2004 - In Italia, rispetto agli altri paesi con l’Euro, i costi per le case aumentano soprattutto per chi deve acquistare mobili, arredamenti e servizi per la casa: +2% in un anno contro il +1,1% medio degli altri paesi con l’Euro. Diminuiscono invece in Irlanda (-1,4%). Aumentano meno che negli altri Paesi le spese per acqua, elettricità e combustibili (+4% in due anni rispetto al +4,3% della media europea). Mentre la variazione dei prezzi al consumo per abitazione, acqua, elettricità e combustibili nell’ultimo anno (2002-2003), fra i paesi aderenti all’Euro, supera la media dell’Unione Monetaria (+2,3%) soprattutto nei Paesi Bassi (+4,3%) e in Irlanda (+4,2%). Tra gli altri stati europei il boom degli aumenti delle spese per mobili, arredamenti e servizi per la casa è in Slovenia (+3,2%), mentre per acqua, elettricità e combustibili in Slovacchia (+22,5%). Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla rilevazione dell’aumento delle spese per mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa e delle spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili in Europa, elaborati dalla Camera di commercio di Milano sull'Indice dei Prezzi al Consumo armonizzato dagli istituti nazionali di statistica europei. E per il mondo degli affari? A Londra affittare un ufficio rispetto alla media europea costa quasi il doppio (+93%). La segue Parigi (+82%). Agli antipodi Vienna e Budapest il cui rapporto è di -40% sul costo medio europeo. A Milano costa un terzo in più della media (il +33%). Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati 2003 su 20 città europee - Europe Real Estate, fonte Market Statistics by Cushman and& Wakefield & Baker. Oggi la Borsa Immobiliare di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, si è confrontata con l’Europa e il mondo durante l’11^ conferenza annuale di Eres “Network paneuropeo di accademici ed economisti immobiliari” (2-5 giugno) a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari 6, Milano. "Il tema del Real Estate e delle trasformazioni territoriali - ha commentato Antonio Pastore, presidente di Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - è oggetto di continuo studio ed analisi aziendali (che ha come fine ultimo un ruolo istituzionale per la trasparenza e la conoscenza dell'andamento del mercato immobiliare dell'area del milanese). Essere promotori ed accogliere l'11esima Conferenza internazionale, per la prima volta in Italia, è stata un'opportunità unica per creare una rete permanente di conoscenza degli sviluppi "internazionali" delle discipline afferenti al Real Estate. Alla sessione plenaria italiana la Camera di commercio, quale autonomia funzionale, si è fatta portavoce dello sviluppo integrato dell'Asse Nord ovest, oltre Milano”. “L’osservatorio - ha dichiarato Giorgio Viganò, presidente Osservatorio Permanente sul mercato immobiliare, Camera di commercio di Milano – rappresenta un luogo d’incontro che riunisce imprenditori, operatori e istituzioni non solo più locali ma anche straniere. Un’occasione per valutare il consuntivo e la situazione del mercato immobiliare milanese in considerazione anche di un contesto europeo e internazionale, ma anche per elaborare proposte e azioni comuni. È infatti necessario oggi più che mai essere in grado di interpretare e valutare in modo chiaro e trasparente le forti variazioni dell’attuale mercato per elaborare previsioni sull’andamento degli anni a venire”. Mantenere Una Casa In Europa: un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sull’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo I prezzi di mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa. Nell’ultimo anno. Fra i paesi aderenti all’Euro, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo di mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa, da dicembre 2002 a dicembre 2003, supera la media dell’Unione Monetaria (+1,1%) in Italia (+2%), Portogallo (+1,9%), Grecia (+1,8%), Spagna (+1,7%) e Francia (+1,4%). Sostanziale tenuta invece per Germania e Finlandia (+0,1%), mentre in diminuzione il dato per l’Irlanda (-1,4%). Tra gli altri stati europei le crescite maggiori si registrano in Slovenia (+3,2%), Lettonia (+1,7%) e Lussemburgo (+1,7%), mentre sono in diminuzione la Lituana (-3,5%) e la Repubblica Ceca (-2,3%). Negli ultimi due anni. Fra i paesi aderenti all’Euro, tra dicembre 2001 e dicembre 2003, l’indice dei prezzi al consumo di mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa è cresciuto soprattutto in Portogallo (+4,9%), Spagna (+4,2%), Italia (+4,2%), Paesi Bassi (+3,7%), Grecia (+3,2%) e Belgio (+2,6%). Tutti sopra la media registrata per la zona dell’Euro (+2,5%). Finlandia (+1%) e Germania (+0,6%) i paesi con le crescite minori, mentre in Irlanda si registra addirittura una diminuzione (-1,3%). Tra gli altri stati europei le crescite maggiori si riscontrano invece in Slovenia (+8,8%), Lussemburgo (+3,4%) e Cipro (2,8%), mentre sono in diminuzione la Lituana (-5,5%), la Repubblica Ceca (-2,6%) e il Regno Unito (-1,4%). I prezzi per l’abitazione, l’acqua, l’elettricità e i combustibili. Nell’ultimo anno. Fra i paesi aderenti all’Euro, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per abitazione, acqua, elettricità e combustibili da dicembre 2002 a dicembre 2003, supera la media dell’Unione Monetaria (+2,3%) nei Paesi Bassi (+4,3%), in Irlanda (+4,2%), Finlandia (+3,6%), Portogallo (+3,3%), Grecia (+2,8%), Spagna (+2,8%) e Italia (+2,8%). Al di sotto del dato medio si situano invece Francia (+1,9%), Germania (+1,9%), Belgio (+1,1%) e Austria (+0,9%). Tra gli altri stati europei le crescite maggiori si registrano in Slovacchia (+22,5%), Ungheria (+10,3%), Cipro (+7,3%), Svezia (+7,2%), Lettonia (+7%) e Slovenia (+5%). Mentre registrano gli aumenti minori la Lituania (+0,6%), la Repubblica Ceca (+1,3%), la Danimarca (+1,4%) e l’Estonia (+1,6%). Negli ultimi due anni. Fra i paesi aderenti all’Euro, tra dicembre 2001 e dicembre 2003, l’indice dei prezzi al consumo di mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa è cresciuto soprattutto nei Paesi Bassi (+8,6%), in Irlanda (+8%), Finlandia (+7,3%), Portogallo (+7,1%), Spagna (+5,8%) e Francia (+4,6%). Tutti sopra la media registrata per la zona dell’Euro (+4,3%). Italia (+4%), Germania (+3,1%), Belgio (+2,7%) e Austria (+2,2%) i paesi con le crescite minori. Tra gli altri stati europei le crescite maggiori si riscontrano invece in Slovacchia (+26,1%), Cipro (+20,2%), Ungheria (+15,6%), Norvegia (+13,3%), Slovenia (+13,1%) e Svezia (+11,4%). Mentre registrano gli aumenti minori la Lituania (+2,1%), la Danimarca (+4,1%) e la Repubblica Ceca (+4,5%).
Spese per mobili, arredamenti, beni e servizi per la casa. Classifica in base alle var %.
var % dic 02-dic 03 var % dic 01-dic 03
Slovenia 3,2% Slovenia 8,8%
Italia 2,0% Portogallo4,9%
Portogallo 1,9% Spagna 4,2%
Grecia 1,8% Italia 4,2%
Spagna 1,7% Paesi Bassi3,7%
Lettonia 1,7% Lussemburgo 3,4%
Lussemburgo 1,7% Grecia 3,2%
Francia 1,4% Cipro 2,8%
Austria 1,1% Belgio 2,6%
Belgio 1,0% Danimarca 2,6%
Cipro 0,9% Ungheria 2,5%
Paesi Bassi 0,6% Austria 2,5%
Svezia 0,6% Francia 2,5%
Ungheria 0,5% Lettonia 2,4%
Danimarca 0,5% Svezia 1,8%
Polonia 0,4% Polonia 1,4%
Germania 0,1% Slovacchia 1,1%
Finlandia 0,1% Finlandia 1,0%
Slovacchia -0,3% Germania 0,6%
Regno Unito -0,6% Estonia -0,4%
Estonia -0,7% Norvegia -0,7%
Norvegia -1,1% Irlanda -1,3%
Irlanda -1,4% Regno Unito -1,4%
Rep. Ceca -2,3% Rep. Ceca -2,6%
Lituania -3,5% Lituania -5,5%
Spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili. Classifica in base alla var %.
var % dic 02-dic 03 var % dic 01-dic 03
Slovacchia 22,5% Slovacchia 26,1%
Ungheria 10,3% Cipro 20,2%
Cipro 7,3% Ungheria 15,6%
Svezia 7,2% Norvegia 13,3%
Lettonia 7,0% Slovenia 13,1%
Slovenia 5,0% Svezia 11,4%
Paesi Bassi4,3% Estonia 11,3%
Irlanda 4,2% Grecia 9,2%
Norvegia 3,8% Paesi Bassi 8,6%
Finlandia 3,6% Lettonia 8,6%
Portogallo 3,3% Polonia 8,1%
Polonia 3,2% Irlanda 8,0%
Grecia 2,8% Finlandia 7,3%
Spagna 2,8% Portogallo 7,1%
Italia 2,8% Spagna 5,8%
Lussemburgo 2,4% Lussemburgo 5,6%
Regno Unito 2,2% Regno Unito 4,9%
Francia 1,9% Francia 4,6%
Germania 1,9% Rep. Ceca 4,5%
Estonia 1,6% Danimarca 4,1%
Danimarca 1,4% Italia 4,0%
Rep. Ceca 1,3% Germania 3,1%
Belgio 1,1% Belgio 2,7%
Austria 0,9% Austria 2,2%
Lituania 0,6% Lituania 2,1%
Fonte: Elaborazione Ufficio Mercati e Consumi della Camera di commercio di Milano sull'Indice dei Prezzi al Consumo armonizzato (1996=100) calcolato dagli Istituti nazionali di Statistica europei Affittare Un Ufficio In Centro Nelle Capitali Europee Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Europe Real Estate – 2003 - Fonte Market Statistics by Cushman and& Wakefield & Baker
Città differenza % sulla media europea
Londra (City) +93%
Parigi +82%
Stoccolma +36%
Dublino +34%
Milano +33%
Francoforte +24%
Roma +19%
Atene +17%
Madrid -6%
Helsinki -21%
Barcellona -23%
Bruxelles -23%
Berlino -25%
Varsavia -25%
Amsterdam -30%
Lisbona -31%
Copenhagen -36%
Praga -38%
Vienna -40%
Budapest -40%
 
     
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