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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Giugno 2004
 
   
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  LA FRANCIA DICE SÌ A NUOVI TEST PER IL GRANTURCO GENETICAMENTE MODIFICATO  
   
  Bruxelles, 4 giugno 2004 - Il governo francese ha annunciato la decisione di permettere nuovi test sul terreno per il granturco dolce geneticamente modificato in otto siti del paese. In una dichiarazione comune con Serge Lepeltier (ministro per l'Ambiente) e François d'Aubert (viceministro per la Ricerca), Hervé Gaymard (ministro dell'Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari agricoli) ha spiegato che gli esperimenti fanno parte del normale programma di ricerche francese. 'I test sul terreno sono destinati a studiare i comportamenti delle varietà in condizioni reali', è indicato nella dichiarazione. La decisione fa seguito alla consultazione pubblica online condotta dal 10 al 24 maggio. Già da diversi anni il governo francese ha autorizzato prove con granturco geneticamente modificato, che hanno però sistematicamente provocato reazioni degli oppositori della nuova tecnologia, preoccupati per le potenziali contaminazioni incrociate dei raccolti tradizionali. Consapevoli dell'esistenza di una forte corrente d'opinione sull'argomento, prima di autorizzare le otto richieste di prove (introdotte da Monsanto, Pioneer, Biogemma e Geves, un laboratorio francese di ricerche sugli Ogm) le autorità francesi le hanno sottoposte a una consultazione pubblica. Il sito web ha ricevuto 2700 mail, che in genere si sono dichiarate contrarie alle prove. Anche i rappresentanti dei Verdi, numerosi consigli regionali, il gruppo anti-Ogm e la Confédération paysanne hanno manifestato la loro opposizione. Ciononostante i tre ministri hanno deciso di andare avanti e di autorizzare i test. Il ministro dell'Agricoltura ha ribadito che, nel quadro del piano di azione per la biovigilanza, tutti i siti in test saranno sottoposti a ispezioni regolari da parte dei servizi regionali per la protezione della flora. 'Inoltre', ha aggiunto Gaymard, 'abbiamo chiesto a Bruxelles norme estremamente severe per gli indennizzi in caso di contaminazione. In caso contrario la Francia adotterà misure proprie'. Il ministro, peraltro personalmente alquanto reticente a proposito dei test sulle colture geneticamente modificate, ha lamentato 'l'oscurantismo' e la 'demagogia' del dibattito sugli Ogm in Francia. Marion Guillou, direttore generale dell'Inra (Institut national pour la recherche agricole), ha detto di condividere questo sentimento: 'un rifiuto aprioristico di un filone importante come l'ingegneria genetica non è un approccio scientifico. È presuntuoso affermare che non avremo mai bisogno di Ogm capaci, ad esempio, di resistere alla eccessiva salinità del suolo o di combattere certe malattie'. La aziende biotecnologiche interessate sperano adesso che la Francia si allinei un giorno con gli altri paesi a forte produzione agricola, come Argentina, Brasile, Canada, Cina, Spagna, Usa e, ben presto, Germania. Gli agricoltori hanno tuttavia annunciato che per qualche altro anno non prenderanno in considerazione la possibilità di coltivare granturco geneticamente modificato. In effetti si è manifestata una forte opposizione ai test sugli Ogm, concretizzatasi in una sensibile riduzione del numero di domande di coltivazione di granturco geneticamente modificato. Nel 1996, ad esempio, erano stati condotti 90 test; nel 2003 il numero si è ridotto a 17 e quest'anno ve ne saranno solo 8 nuovi. Inoltre nessuna delle richieste di quest'anno riguarda test per fini terapeutici. Nel 2003 gli attivisti anti-Ogm avevano distrutto un campo di granturco dolce transgenico piantato dalla Meristem Therapeutics e destinato a sviluppare cure contro le fibrosi cistiche. La Confédération paysanne ha già annunciato che distruggerà tutti i nuovi campi di test. Infolink: http://www.Ogm.gouv.fr/  
     
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