|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Sabato 05 Giugno 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina5 |
|
|
MESSICO / YUCATAN, TRA ARCHEOLOGIA E NATURA NASCOSTA
|
|
|
|
|
|
I turisti che affollano numerosi le splendide spiagge della penisola dello Yucatan, estrema propaggine meridionale messicana protesa a separare il golfo del Messico dal mare dei Caraibi, restano spesso ammaliati dalle attrattive balneari, limitandosi al massimo a qualche fugace e intruppata escursione alle rovine Maya dei siti archeologici più noti. Di frequente ignorano che all’interno della penisola l’esuberante vegetazione tropicale cela graziose cittadine coloniali dove il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa, tesori Maya malnoti e non ancora scavati e valorizzati per il turismo, ma non di minore importanza e suggestione, angoli di natura anche di grande estensione ancora intatti e ricchi di svariate specie di animali e di piante nonché comunità di indios, discendenti degli antichi maya, che quando la loro civiltà si dissolse hanno trovato rifugio nei luoghi più reconditi della regione, mantenendo intatti lingua, cultura, tradizioni e cosmogonia, che nemmeno i conquistadores spagnoli riuscirono ad annientare. La civiltà dei Maya promana un enorme fascino, ma risulta anche costellata da parecchie contraddizioni, come il fatto che dette vita ad imponenti agglomerati urbani ma non seppe mai creare uno stato unitario, che arrivò prima di noi al concetto dello zero, a suddividere l’anno in 365 giorni e a prevedere le eclissi ma non conosceva la ruota, che sapeva tanto di astronomia ma era incapace di forgiare i metalli, che costruiva strade, canali e fognature ma non usava animali da soma per i trasporti. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi”, specializzato in viaggi a valenza culturale e ecologica, propone nello Yucatan un itinerario di 14 giorni in fuoristada interamente dedicato alla scoperta di località di interesse archeologico e naturalistico poco note in quanto ubicate in luoghi di non facile accesso, ma capaci di offrire uno spaccato sui diversi contesti geografici, ambientali e umani della penisola messicana. Alcune notti verranno trascorse in campi gestiti da comunità dei Lacandoni, indios discendenti dai Maya che vivono isolati nell’impenetrabile Selva Lacandona, la stessa che protegge da anni il celebre subcomandante Marcos e i suoi gerriglieri. Dopo Merida, graziosa cittadina coloniale, il percorso tocca i centri maya di Dzibilchaltun, Chichen Itza, principale sito dello Yucatan maya, Uxmal, importante centro culturale e religioso, e Palenque, estesa su una superficie di 10 kmq ma in gran parte ancora sepolta dalla vegetazione, per salire ai 2.000 metri della Sierra a San Cristobal de las Casas, capoluogo del Chiapas e vero gioiello di architettura coloniale, circondata dagli straordinari scenari della natura tropicale d’alta quota, con perle come la riviera di Agua Clara, le cascate di Agua Azul e le lagunas di Montebello, laghetti di montagna incastonati tra fitte foreste di conifere, e il sito maya di Chinkultic. Si passa quindi nella Selva Lacandona, enorme e selvaggia area naturale, per visitare in barca la riserva naturale di Montes Azules, caratterizzata da una ricchissima flora e dalla presenza di varie specie di animali, soprattutto uccelli. Risalendo in barca il rio Usumacinta, che segna il confine tra Messico e Guatemala, si raggiunge Yaxchilan, pregievole e malnoto insediamento maya celato nella foresta, tuttora usato come centro cerimoniale. Si prosegue con la riserva di Calakmul, dove su una superficie di 700 mila ettari vivono un gran numero di uccelli e di mammiferi, tra cui giaguari, ocelot, tigrilli, scimmie urlatrici, tapiri e formichieri e dove emergono dalla vegetazione altre significative rovine maya del periodo classico. Superata Chetumal, graziosa cittadina di frontiera con il Belize, si raggiunge la laguna Guerrero, dove in barca si potranno osservare orchidee selvatiche, coccodrilli, delfini, lontre marine, resti maya sommersi e soprattutto i lamantini, simpatici e curiosi trichechidi in via di estinzione. Si risale quindi da sud a nord tutta la costa caraibica dello Yucatan per raggiungere infine Tulum, l’unico sito maya affacciato sul mare. Partenze individuali settimanali (minimo 2 persone) o per piccoli gruppi per tutto l’anno con voli di linea dalle principali città italiane, pernottamenti in hotel di buon livello, guida italiana, quote da 2.580 euro con pensione completa esclusi alcuni pasti.Infolink: www.driveout.it
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|