Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Sabato 05 Giugno 2004
 
   
  Web turismo e tempo libero  
  UDIN 2004 QUATTORDICESIMA EDIZIONE. I NUMERI DI UN FESTIVAL PARTICOLARE  
   
  Un festival "in progress". Si è voluto, nella scelta delle proposte di Udin, articolare una sorta di compendio, seppure concentrato, dell'evoluzione artistica del jazz, dalla classicità alle più recenti proposte contemporanee. La prima serata si apre con il trio di Markus Stockhausen seguito dall'esibizione del Charles Lloyd quartet, formazione di un sassofonista che rappresenta un pezzo di storia del jazz, accompagnato, tra gli altri, dall'affascinante pianista Geri Allen, artista di raffinata tecnica e grande personalità (che recentemente è stata nostra ospite nelle lezioni concerto di "Universijazz"). A cavallo fra il jazz classico e moderno, la seconda serata propone il Pat Metheny trio, capace di offrire memorabili concerti grazie all'estro e alla bravura di un chitarrista di indiscutibile valenza, valorizzato da una base ritmica di notevole spessore. Nella terza serata usciamo dall'ambito jazz classico, per passare in una dimensione più contemporanea con Electric Masada, formazione guidata dal sassofonista John Zorn, che rappresenta una sorta di "all stars" band del panorama avant-garde newyorkese, tra cui spicca Marc Ribot, chitarrista di Tom Waits, dal fraseggio inimitabile. In chiusura di questa progressione verso il futuro della musica creativa, arriva il concerto di Nils Petter Molvaer, trombettista norvegese recentemente al centro dell'attenzione internazionale, che sul palco inscena un notevole spettacolo multimediale utilizzando in modo intelligente l'elettronica e i linguaggi visivi dell'ultima generazione. JAZZ FRIULANO. Udin è anche un momento importante per molti musicisti friulani, che rappresentano un esempio di particolare vivacità nel panorama nazionale e internazionale, tanto da suscitare curiosità e attenzione tra i giornalisti di varie riviste specializzate. L'humus sul quale questa sorta di "fenomeno" si è sviluppato musicalmente, è un sotterraneo intreccio di melodie straniere importate dalle terre dell'emigrazione, storica o culturale che sia, con l'educazione musicale delle bande e dei cori della solida cultura contadina, nella strana commissione di lingue e culture del Friuli, da sempre terra di frontiera. Già alla fine degli anni ottanta, l'ensemble "Tarahumara", che comprendeva personaggi quali Giovanni Maier, Umberto Trombetta "Gandhi" (poi negli "Electric five" di Rava), Claudio Cojaniz e Bruno Romani, tra gli altri, aveva intrapreso un percorso musicale che mescolava l'improvvisazione free ai fraseggi e ai ritmi dispari della musica popolare dei balcani, rinsaldati dalla frequentazione di palcoscenici e clubs in Serbia o in Boemia. Oggi, mentre si concretizza l'interesse di prestigiose etichette discografiche per alcuni musicisti friulani, e si susseguono le collaborazioni con personaggi di rilievo del panorama jazz internazionale, molti artisti della vecchia e nuova generazione si ritrovano in nuove formazioni come ad esempio la "Phophonix Orchestra", una big band che esegue musica improvvisata, ma che si cimenta anche nella rilettura e riscoperta delle partiture di un compositore "colto" come il conterraneo Piero Pezzè. Nel cartellone del Festival 2004 trovano dunque spazio alcune di queste realtà, come il trio "Hasta siempre", il Luciano Caruso 4et, o il Bizart trio ed il trio di Markus Stockhausen in cui militano nostri validi musicisti quali Francesco Bearzatti e Angelo Comisso. EST EUROPA JAZZ. I musicisti dell'est europeo, per motivi storici ben noti, non hanno avuto la possibilità di esplorare in modo frequente i territori del jazz. Eppure, esiste una parte consistente di artisti che già in tempi "difficili" seguiva e praticava la musica di improvvisazione, e che rappresenta oggi una fonte di creatività e di entusiasmo che a volte sopravanza quella un po' logora dei propri "colleghi" occidentali. La cultura antica della parte orientale dell'Europa, messa a confronto con la creatività e la forma mentale del jazz, può partorire delle situazioni straordinarie. E' prevedibile che, attingendo all'enorme bagaglio culturale dei Paesi dell'Est, il nostro futuro artistico si trasferisca proprio da quelle parti. Udin intrattiene da anni rapporti consolidati di interscambio con i festival jazz di Lubjana, Skopje, Zagabria e Budapest. Portare a Udine gruppi che provengono da queste realtà, e proporre i nostri gruppi nei festival delle capitali dell'Est, rappresenta un esempio unico di scambio concreto e reale di sensibilità musicali all'interno della futura nuova Europa.  UDINE CITTÀ MUSICALE. Prima e durante il festival, Udine respira aria di jazz fino a notte fonda attraverso concerti-apertivi e after-hours in alcuni locali storici del centro, che risuoneranno durante tutto il mese di giugno delle note di giovani formazioni di musicisti emergenti e di ottimi jazzman regionali.PROGRAMMA. Sabato 19 giugno, S.Giorgio di Nogaro, Villa Dora, “Hasta siempre” trio Cojaniz/Maier/U.T.Gandhi. Lunedì 21 giugno Cividale del Friuli, Teatro Ristori, Zoltan Lantos quartet (Ungheria). Mercoledì 23 giugno, Tricesimo, piazza Ellero, “Bizart trio” Bearzatti/Bex/Romano. Giovedì 24 giugno, Cervignano del Friuli P.zza Indipendenza, Luciano Caruso quartet Caruso/De Mattia/Maier/Gandhi. Venerdì 25 giugno Codroipo, piazza Garibaldi, Samo Salomon quartet (Slovenia). I primi cinque concerti sono a ingresso libero. Sabato 26 giugno, Udine Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21, MARKUS STOCKHAUSEN TRIO con A. COMISSO (piano) e C. THOME', ore 22,30 CHARLES LLOYD 4et feat. GERI ALLEN. Domenica 27 giugno Udine Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21.30, PAT METHENY Trio feat. C. Mc BRYDE e A. SANCHEZ. Lunedì 28 giugno, Udine Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21.30, JOHN ZORN “ELECTRIC MASADA”. Martedì 29 giugno, Udine Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21.30, NILS PETTER MOLVAER band. Gli abbonamenti per i cinque concerti sono a 75 euro (interi) e 60 euro (ridotti), e le riduzioni sono valide per minorenni e over 65, studenti fino a 25 anni, soci CartAteneo , C.E.C. e ARCI e per gli abbonati al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (stagione 2003-2004). Basta spedire una e-mail all'indirizzo di posta elettronica stampa@euritmica.it per assicurarsi il posto "in prima fila" ai concerti di Markus Stockhausen seguito da Charles Lloyd (26 giugno - platea 20, I, II galleria 17, III galleria 15. ridotti platea 17, I, II galleria 15, III galleria 13 ), Pat Metheny trio (27 giugno - platea 35, I, II galleria 30, III galleria 25. ridotti platea 30, I, II galleria 25, III galleria 22), John Zorn Electric Masada (28 giugno - platea 20, I, II galleria 17, III galleria 15. ridotti platea 17, I, II galleria 15, III galleria 13 ) e infine Nils Petter Molvaer (29 giugno - platea 20, I, II galleria 17, III galleria 15. ridotti platea 17, I, II galleria 15, III galleria 13). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.euritmica.it  
     
  <<BACK