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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Giugno 2004
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LE IMPRESE ITALIANE SBARCANO IN TURCHIA LANCIATO IL PROGETTO DI UN UN POLO INDUSTRIALE ITALIANO |
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Roma, 7 giugno 2004 – "Aumentare gli investimenti italiani in Turchia e la collaborazione con le imprese turche". Questo quanto emerge dal vertice di ieri a Istanbul tra Confindustria e Tusiad International (l'associazione degli imprenditori turca). Presenti il ministro delle attività produttive Antonio Marzano e il suo omologo turco, Ali Coskun, Confindustria e Tusiad hanno lanciato il progetto di un vero e proprio "polo industriale italiano". Il piano prevede l'individuazione da parte del governo di Ankara di un'area in territorio turco da riservare alle società italiane che intendono investire nel Paese. Secondo il progetto, inoltre, le imprese che saranno concentrate in quest'area potranno godere di benefici e agevolazioni. Toccherà a Confindustria, nella fase iniziale, raccogliere le manifestazioni di interesse delle aziende italiane, mentre Tusiad fornirà informazioni sulle possibili aree e settori da coinvolgere. Quest'anno il volume degli scambi commerciali tra la Turchia e l'Italia è aumentato del 30%, passando da 6,5 miliardi di dollari nel 2002 a 8,6 miliardi di dollari nel 2003. Ma il reale potenziale di cooperazione nel campo economico va ben aldilà del volume degli scambi attuali. L'incontro di Istanbul è un passo importante nella collaborazione che Confindustria e Tusiad stanno da tempo praticando con l'obiettivo comune di promuovere e migliorare il flusso di informazioni, l'accesso al mercato e le joint-venture tra le imprese dei due paesi. Confindustria e Tusiad considerano la Turchia e l'Italia partner strategici, in particolare per quel che riguarda i rapporti economici, concordano inoltre che L'unione Doganale con la Ue e i recenti passi per l'applicazione delle politiche relative alla stabilità economica e monetaria in Turchia contribuiranno all'ulteriore espansione dell'economia turca e delle relazioni economiche con l'Italia. Sottolineano inoltre che le rispettive comunità di affari potrebbero trarre infatti notevole beneficio dalla futura integrazione in Europa della Turchia. Le due confederazioni imprenditoriali sollecitano inoltre, che il governo turco realizzi le riforme politiche ed economiche nelle scadenze previste in vista della candidatura europea.
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