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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Giugno 2004
 
   
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  CEREALI: AUMENTANO LE QUANTITÀ? LA RISPOSTA È STOCCARE E VENDERE A PREZZI MIGLIORI PREVISTI INCREMENTI DEI VOLUMI IN ITALIA (+33%) E IN EUROPA (+17%)  
   
  Cesena, 7 giugno 2004 - La produzione cerealicola estiva 2004 si preannuncia, nettamente superiore a quella del 2003. Però, nonostante si preveda una qualità migliore rispetto allo scorso anno, le quotazioni del mercato dei cereali tenderanno al ribasso. Da sottolineare che sarà difficile spuntare prezzi come nella campagna 2003-2004, quando la scarsità portò ad incrementare i listini. Per questo Cereali Romagna invita i produttori a concentrare i propri quantitativi in strutture di provata esperienza, che dispongano di elevate capacità di stoccaggio e che siano in grado di seguire attentamente l’evolversi dei prezzi per immettere sul mercato il prodotto gradualmente e nei momenti più favorevoli al reddito delle aziende agricole. A poche settimane dalla trebbiatura i seminati di grano e orzo si presentano nelle migliori condizioni vegetative il che lascia prevedere, salvo sorprese dell’ultima ora, ottime produzioni (sia per le prevedibili maggiori rese unitarie che per le più ampie superfici seminate rispetto al 2003), ed un’elevata qualità del prodotto, contrariamente a quanto avvenne l’anno scorso in cui l’anticipata maturazione determinata dal caldo afoso di maggio provocò una drastica riduzione delle rese ed un pressochè generale scadimento della qualità dei chicchi. In Italia si attendono incrementi produttivi del +33% per il grano tenero, del +23% per il grano duro (poco diffuso nelle province di Forlì-cesena e di Rimini) e per l’orzo. Inoltre, secondo le proiezioni del “Coceral”, organismo ufficiale della Comunità Europea a 15 per il settore cerealicolo (oltrechè oleaginoso e degli alimenti zootecnici) si prevede che l’intera produzione dei quindici Paesi supererà quella del 2003 del +17% per il grano tenero, dell' 8,8% per il grano duro, del 5,35% per l’orzo. Un analogo trend è ipotizzato, pur in mancanza di dati numerici, anche per i dieci nuovi Paesi membri. Un simile aumento di offerta rischia di far nuovamente recedere le quotazioni pagate al produttore, quotazioni che nella campagna di commercializzazione 2003-2004, a causa delle ridotte produzioni a livello europeo, avevano raggiunto valori sensibilmente superiori alle medie degli ultimi anni. Per la prossima trebbiatura occorrerà che i produttori si muovano sul mercato con grande cautela e per la commercializzazione, concentrino la produzione su strutture di provata esperienza, che dispongano di elevate capacità di stoccaggio e siano in grado di seguire attentamente l’evolversi dei prezzi e, quindi, di immettere il prodotto sul mercato, gradualmente e nei momenti più favorevoli per ottenere reddito. E’ l’impegno che si è assunto l’Organizzazione di Produttori “Cereali Romagna”, che si avvale, per le province di Forlì-cesena e di Rimini, delle strutture di stoccaggio del Consorzio Agrario. E il Consorzio Agrario, quest’anno, in previsione delle aumentate esigenze dei cerealicoltori, ha incrementato la propria capacità di stoccaggio cereali attraverso il raddoppio della struttura di ricezione e conservazione di S. Mauro Pascoli, da 32.000 a 70.000 ql. (che fa salire lo stoccaggio complessivo sui 500mila quintali) e l’apertura di un nuovo punto di ritiro a Meldola, che porta i punti di raccolta a 19 nelle province di Forlì-cesena e Rimini.  
     
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