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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Giugno 2004
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TREND IN CRESCITA PER CONFCOOPERAVITE FORLÌ CESENA NEL 2003 L'AUMENTO DI SOCI E ADDETTI. +14,19 L'AUMENTO PERCENTUALE DEL VALORE DELLA PRODUZIONE RELATIVO ALLE 216 COOPERATIVE ASSOCIATE |
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Cesena, 9 giugno 2004 - Nel corso del 2003, nonostante la situazione economica difficile e la profonda riforma in atto sul diritto societario e su quello cooperativo in particolare, la Confcooperative Forlì-cesena non ha esaurito la spinta all’incremento. Il trend positivo, per la associazione provinciale, è costante da diversi anni e sta premiando l’azione promozionale portata avanti con iniziative originali, grazie all’impegno di tutta l’organizzazione. Nuove adesioni - Pur in un anno così difficile 19 sono le nuove cooperative che hanno scelto di associarsi alla Confcooperative. Il saldo fra le nuove adesioni e scioglimenti porta un aumento rispetto all’anno scorso del 3,35% per un totale di 216 cooperative. Delle nuove adesioni 7 si registrano nel settore agricolo ed agroalimentare, 6 nel sociale, 3 nei servizi, 1 in quello culturale e 1 nel settore mutue. I soci - In costante aumento, superando così le 44.200 unità, è il numero dei soci aderenti alle cooperative ed agli enti associati a Confcooperative Forlì-cesena nell’anno 2003. L’aumento percentuale rispetto al 2002 è superiore al 10%. Di questi circa 31.350 appartengono al comparto extra agricolo mentre circa 12.850 appartengono ai settori dell’agroalimentare. L’occupazione nel 2003 nel sistema di imprese aderenti a Confcooperative complessivamente tiene e si attesta sui 12.700 addetti. Sensibili aumenti di occupati si rilevano nei settori Sociale, Culturale, Vitivinicolo e Agricolo. Registrano alcune flessioni l’Avicunicolo, il Forestale, la Distribuzione, il Turistico, il Lattiero caseario e l’Industriale. Suddivisa per genere, la forza lavoro femminile impiegata nelle aziende di Confcooperative è pari a circa 6.000 unità e costituisce il 47% di tutti gli addetti. I lavoratori immigrati - Sono complessivamente oltre 1.730 unità e rappresentano circa il 13,7% di tutti gli addetti di Confcooperative; nel comparto agroalimentare tale percentuale sale al 19,9%. Si tratta di un dato che, se ulteriormente analizzato, evidenzia come l’apporto di tale manodopera nel settore avicunicolo sia fondamentale, risultando col 25,1% pari ad oltre un quarto di tutti gli addetti. Negli altri settori la presenza di immigrati è significativa nell’ortofrutta, nel settore sociale e nei servizi. Il quarto indicatore preso in considerazione, anche quest’anno, è il valore della produzione. Complessivamente la produzione fatta registrare nel 2003 dall’imprenditoria di Confcooperative è risultata 2.547 milioni di euro. Poiché nel 2002 era stata di 2.231 milioni di euro, l’incremento registrato è in percentuale pari a + 14,19%. L’aumento, abbondantemente superiore al tasso di inflazione, denuncia una crescita effettiva che si aggiunge come ulteriore dato ad un trend sempre positivo da oltre cinque anni a questa parte. Nello specifico gli aumenti più consistenti vengono registrati dal settore delle Cooperative Culturali, dall’Ortofrutticolo, dal Forestale e dalle Costruzioni. Ancora sopra ad un aumento percentuale del 15% sono il settore Sociale e quello Agricolo e segni positivi sono evidenziati nel settore Industriale dei Servizi ed in quello Vitivinicolo. Flessioni invece si sono registrate nel settore Lattiero caseario, nell’Abitativo, nel Turistico e nei Trasporti. Discorso a parte merita il settore Avicunicolo che resta il settore cardine dell’agroalimentare di Confcooperative. Nonostante i timori che ciclicamente investono tale comparto, e nell’anno di riferimento anche il nostro Paese ha patito gli influssi negativi dell’influenza aviare sviluppatasi in estremo oriente, il settore ha complessivamente tenuto in termini di occupazione, sviluppando il valore della produzione. “Pur in un anno difficile Confcooperative Forlì-cesena rimane fra i protagonisti dell’economia del nostro territorio - commenta il presidente di Confcooperative Forlì Cesena Amedeo Scozzoli - con risultati anche in contro-tendenza rispetto alle situazioni denunciate da altri operatori economici. Questi dati danno ragione a chi crede che la cooperazione abbia in sé la capacità di resistere, più e meglio di altri, nei momenti di maggior difficoltà”. Credito cooperativo - Anche quest’anno nel conto delle cooperative associate si annoverano le Bcc che in numero di 5 su 8 hanno dato l’adesione diretta alla Unione Provinciale di Confcooperative. I dati rilevati presso la Federcasse Regionale indicano per il 2003 un incremento degli sportelli di n. 6 unità (da 71 a 77), del numero dei soci di 572 unità, (da 9.445 a 10.017); i depositi sono passati da 1.951 milioni di Euro a 2.207 milioni di Euro e gli impieghi da 1.673 milioni di euro a 1.969 milioni di euro. Il settore del Credito Cooperativo continua dunque a dare segnali positivi e dopo gli accorpamenti degli anni trascorsi è quanto mai vivo e vitale nel nostro territorio.
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