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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Giugno 2004
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UNION INVESTMENT E I SETTORI HI TECH, ENERGY E BIOFARMA SECONDO THOMAS DESER – GESTORE DEL FONDO UNI21.CENTURY – NET - |
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Milano, 10 giugno 2004 - Nel mese scorso le azioni dei settori orientati verso il futuro hanno registrato una performance migliore di quella di mercato. Il fondo Uni21.century -net- di Union Investment ha così messo a segno una crescita di valore del 2,2 per cento. In questo periodo le quotazioni dei titoli del settore informatica e telecomunicazioni hanno registrato evidenti perdite. Mentre il subindice Msci hardware & apparecchiature tecnologiche ha ceduto il 6,9 per cento circa, il subindice per le infrastrutture per le telecomunicazioni ha evidenziato un trend particolarmente debole, subendo perdite anche del 12,8 per cento. All’inizio di aprile l'intero settore tecnologico si è trovato in difficoltà quando il fornitore finlandese di sistemi per telecomunicazioni Nokia ha presentato dati trimestrali sorprendentemente negativi, ai quali il mercato ha reagito con notevoli ribassi delle quotazioni. I gestori del fondo avevano già effettuato vendite per questo titolo con largo anticipo rispetto alla pubblicazione dei dati, in modo da poter riacquistare a un livello nettamente più favorevole alla fine di aprile. Contrariamente a Nokia, il concorrente americano Motorola ha dichiarato risultati trimestrali estremamente soddisfacenti, al punto che nel settore si è verificato un avvicendamento dei titoli favoriti. A fronte dell'elevato livello di valutazione di molti titoli growth, in questo settore siamo sottopesati già da molto tempo. In aprile le azioni del settore energetico hanno nuovamente evidenziato un andamento solido. L’indice Msci per il petrolio e il gas naturale ha guadagnato il 3,6 per cento e anche l’indice Msci Energy è cresciuto del 3,0 per cento. Uno dei motivi della continua forza delle azioni petrolifere èl’inarrestabile ascesa del prezzo del greggio, che raggiunge sempre nuovi massimi. Il relativo fattore determinante è l'attuale situazione politica di tensione in Iraq. Per quanto riguarda la situazione della domanda si rileva inoltre che le scorte di magazzino si mantengono limitate, in particolare negli Usa. La forte crescita economica in Asia aggrava ulteriormente la situazione. Inoltre l’Opec ha nuovamente sottolineato l'intenzione di attuare la programmata riduzione della sua quota di produzione. Finora, tuttavia, solo pochi dei suoi membri si sono attenuti a tale quota. In aprile anche le azioni del settore biofarmaceutico hanno messo a segno soddisfacenti guadagni di quotazione. La causa va individuata soprattutto nel turnover settoriale a favore dei settori difensivi. Dopo le underperformance dei mesi scorsi, il settore sanitario sembra infine essere stato riscoperto dagli investitori, la cui attenzione di recente si è infatti concentrata sulla battaglia per l’acquisizione del gruppo farmaceutico franco-tedesco Aventis. A fine aprile la francese Sanofi-synthélabo ha finalmente avuto la meglio sulla società di Strasburgo. Per ottenere il suo scopo, Sanofi-synthélabo ha dovuto ulteriormente aumentarela componente cash della sua offerta d'acquisto. Altre notizie dal settore sanitario sono giunte dalla joint venture tra Genentech e Roche. La joint venture ha recentemente pubblicato i promettenti dati dei test relativi a un nuovo farmaco in grado di migliorare le chance di sopravvivenza in caso di cancro ai polmoni. I risultati sono giunti inaspettati in quanto nell’ultimo anno il prodotto concorrente sviluppato da Astrazeneca, che contiene un principio attivo simile, ha conseguito risultati relativamente deludenti. Per quanto attiene alla politica d’nvestimento del fondo di Uni21.century –net, Union Investment ha aumentato la posizione in Deutsche Telekom. Con il Ceo Kai Ricke la società ha imboccato la rotta giusta, pertanto la situazione degli utili a lungo termine dovrebbe essere garantita. Acquisti più contenuti sono stati inoltre effettuati nella francese Alcatel, che ha in programma un’efficace ristrutturazione a breve termine. Nel settore dei servizi pubblici, al contrario, sulla scia della rapida crescita delle quotazioni azionarieUnion ha realizzato buoni utili con Suez e Scottish Power. Lo stesso dicasi per il produttore francese di gas industriali Air Liquide. Le disponibilità così venutesi a creare sono state reinvestite tra l’altro nel gruppo italiano dell’elettricità Enel. Nel settore petrolifero si sono operate parziali prese di profitto in Total ed Eni. Una riduzione delle disponibilità è stata effettuata anche in Chevron Texaco, le cui azioni sono ritenute sopravvalutate all’attuale livello di corso. Nei mesi scorsi Union aveva speculato su un’acquisizione per il gruppo farmaceutico franco-tedesco Aventis e alla fine, poco prima della sua conclusione, si sono realizzate delle prese di benefici.
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