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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Giugno 2004
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Web alimentazione e benessere |
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“DENOMINAZIONE E AZIENDE VITIVINICOLE: ATTUALITÀ E PROSPETTIVE” IL CONVEGNO PRESSO L’ENOTECA ITALIANA |
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Si è svolto a Siena, presso il bastione San Filippo della Fortezza Medicea, il convegno dal titolo “Denominazione e aziende vitivinicole: attualità e prospettive” a cura dell’Unione Giuristi della Vite e del Vino. L’iniziativa è stata inserita nel programma della 38^ edizione della Settimana dei Vini organizzata dall’Enoteca Italiana con il contributo del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali. <<La denominazione – afferma il presidente dell’Enoteca Italiana, Flavio Tattarini – rappresenta da sempre il forte legame che intercorre fra prodotto e territorio ed in quanto tale esprime il valore aggiunto alla qualità dei vini italiani. Per questo motivo le denominazioni hanno un ruolo fondamentale in un mercato globale sempre più complesso>>. Il futuro delle denominazioni, dunque, il tema centrale dell’incontro di oggi, in un’ottica di conflitto creato dalla competizione di un mercato sempre più concorrenziale, che ha aperto le porte a nuove frontiere sul mercato del vino. <<Il rapporto della denominazione con il marchio – sostiene il coordinatore del convegno, Pietro Caviglia – è cruciale ai fini della nostra analisi; spesso è un legame dichiaratamente conflittuale in cui il marchio tende a sopraffare la denominazione o a subirne la supremazia. Approfondire dunque le caratteristiche di ambedue i parametri è indispensabile attualmente per rispondere alle nuove esigenze di mercato>>. <<L’etichetta di un vino – afferma il professor Vincenzo Zampi - è la costruzione di vari componenti fra cui il nome del prodotto, del produttore, la denominazione, la regione e la nazione di provenienza e l’annata, tutti fattori che guidano il consumatore all’acquisto. Il vino è da sempre il prodotto che ha con la marca il legame più stretto per caratterizzazione e rintracciabilità; per questo motivo sono importanti la costruzione, la valorizzazione e la difesa della marca anche in una prospettiva di marketing>>. <<E’ necessaria pertanto – aggiunge l’avvocato e professore Achille Accolti Gil – una ridefinizione del marchio enologico anche alla luce dei nuovi regolamenti comunitari che tendono ad una generalizzazione del prodotto e ad una graduale perdita del legame di questo con il territorio>>.
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