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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2004
 
   
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  INFO-COMMERCE: LA PARTE NASCOSTA DELL’ICEBERG UN FORTE APPELLO DI ANEE/ASSINFORM AL SETTORE DELLA COMUNICAZIONE E DEL MARKETING10,5 MILIONI GLI ITALIANI CHE SI INFORMANO ONLINE PRIMA DI ACQUISTARE  
   
  Milano, 10 Giugno 2004 – Sono questi in massima sintesi i dati del nuovo osservatorio sull’Info-commerce che Anee/assinform ha realizzato con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive, la partecipazione di Overture e la collaborazione di Editori Perlafinanza. Il valore del mercato info-commerce - Considerando gli acquisti on e offline associati ad attività di info-commerce il valore del mercato, pari a 5,7 miliardi di euro nel 2003, crescerà di oltre il 90% nel 2004 fino ad attestarsi su un valore di 10,86 miliardi di euro. Il valore del mercato e-commerce - Alla fine del 2004 l’e-commerce si attesterà su un valore di spesa pari a 2,14 miliardi di euro. Una parte rilevante di tale cifra (1,69 miliardi di euro) sarà influenzata dall’Info-commerce la cui dimensione totale sarà ben più ampia e nascosta (9,16 miliardi di euro). L’osservatorio ha reso visibile la parte nascosta dell’iceberg: l’info-commerce, infatti, vale circa 4 volte di più di quanto generato dall’e-commerce. Il fenomeno dei web assistenti - Il 15,5% degli internauti italiani, pari a circa 2,5 milioni di persone, fa da riferimento per le attività di info-commerce e per eventuali acquisti successivi online per altri 5,4 milioni di persone che poco o nulla hanno a che vedere con il Web. In media ogni web assistente “assiste” 2,2 persone, anche se sono quasi un quarto quelli che lo fanno per altre 3. Nel primo trimestre del 2004 si stima che siano stati compiuti circa 13 milioni di atti di acquisto correlati ad attività di info-commmerce indiretto. “Se ai numeri solitamente associati alle attività Internet e nello specifico a quelle di shopping online, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Anee/assinform - sommiamo il numero di navigatori che utilizza il web per informarsi prima dell’acquisto per se stesso o per altri, ci rendiamo conto di quanto il mezzo stia cambiando radicalmente le abitudini di spesa degli Italiani, molto più di quanto apparirebbe da una prima lettura focalizzata esclusivamente sull’ammontare degli acquisti online. Anzi il commercio elettronico è solo la punta dell'iceberg: l'info-commerce muove una spesa 4 volte superiore. Sarebbe un errore gravissimo continuare a considerare il web un luogo per pochi eletti, i numeri sono significativi in termini assoluti, ma ancora di più in termini prospettici. Il mercato della pubblicità su Internet, pur con la crescita registrata nell’ultimo periodo, non mostra sufficiente attenzione al mondo del web. Ci auguriamo che i dati presentati oggi facciano riflettere.” “Dai dati dell’osservatorio emerge che nel processo di info-commerce, che influenza gli acquisti sia online sia offline, il mezzo più utilizzato è il motore di ricerca con una rilevante percentuale dell’82.3%. – ha aggiunto Gianluca Carrera, European Commercial and Strategy Director Overture - Appare quindi evidente che gli investimenti di advertising online in generale e sui motori di ricerca in particolare siano estremamente strategici per guidare e indirizzare i processi di acquisto anche offline degli utenti. Internet è sempre più uno strumento che entra nella quotidianità delle persone e quindi nella logica e nella modalità dei loro consumi e nessuna azienda può oggi perdere l’opportunità di essere visibile e rintracciabile nella Rete.” L’esperienza di acquisto Sul totale degli info-shopper coloro che hanno acquistato offline sono l’82,8%, online il 13,4% e il 3,8 non ha effettuato acquisti dopo essersi informato. La categoria più acquistata (on e off line) dagli shopper è quella dei viaggi (13,1%) seguita dall’aggregato libri-dvd-musica (12%) e a seguire dall’abbigliamento (11,8%) e dai biglietti (11,6%). Gli shopper mostrano un maggiore orientamento per gli acquisti online con riguardo ai viaggi, ai libri-dvd-musica, agli audio-video-film e agli accessori auto-moto. Quanto agli altri settori prevalgono i canali di acquisto offline. In particolare, per gli acquisti offline, è la Gdo (Grande distribuzione organizzata) a raccogliere i tre quarti delle preferenze. Il dato fornisce anche un’indicazione aggiuntiva sul profilo dei web navigator fortemente orientati verso canali di acquisto moderno. La motivazione di scelta principale della scelta del luogo degli acquisti, non importa che si tratti di un sito o di un punto di vendita fisico, è la fiducia nel venditore. Ma è anche interessante il 21,4% delle risposte che indicano nella pubblicità la principale motivazione di scelta. Per l’82,3% degli info-shopper i motori di ricerca sono percepiti come il punto di riferimento non solo per muoversi nella Rete ma anche per cercare informazioni relative a possibili acquisti. Al secondo posto tra le modalità di ricerca, con il 32,9% delle risposte, vi sono coloro che vanno direttamente su siti che già conoscono e che potrebbero contenere informazioni utili. La terza modalità di ricerca è rappresentata dai portali (22,9%). Minore rilevanza hanno i forum e le chat (19,3%), tuttavia questa è un’area in cui è facile trovare gli e-fluential. L’info-commerce per settore Nel caso dell’abbigliamento, il 42,3% degli shopper ha cercato informazioni sul web in vista di un possibile acquisto, il 14% del campione ha effettivamente acquistato, il conversion index[1] è pari al 33,1%: è il più alto tra le categorie analizzate. Il più basso attiene alla categoria accessori auto-moto (6,7%).
Categoria di prodotto Shopper Buyer categoria Solo Online buyer Online e Offline buyer Solo Offline buyer Information gatherers Conversion index (*)
Abbigliamento 100,0% 14,0% 4,7% 0,8% 8,4% 42,3% 33,1%
Audio-video-film 100,0% 9,8% 3,8% 1,9% 4,2% 50,8% 19,4%
Viaggi 100,0% 15,5% 7,0% 1,3% 7,2% 80,8% 19,2%
Libri-dvd-musica 100,0% 14,2% 4,8% 2,4% 7,1% 78,3% 18,2%
Biglietti 100,0% 13,8% 5,5% 0,7% 7,7% 82,5% 16,7%
Hardware e software 100,0% 13,2% 4,8% 0,9% 7,5% 83,3% 15,9%
Case 100,0% 4,3% 1,2% 0,2% 2,9% 38,7% 11,1%
Elettronica di consumo (senza Pc) 100,0% 6,7% 2,2% 0,5% 4,0% 70,3% 9,6%
Assicurazioni 100,0% 5,6% 1,4% 0,7% 3,5% 60,9% 9,3%
Telefonia 100,0% 6,3% 2,2% 0,7% 3,5% 75,3% 8,4%
Accessori auto-moto 100,0% 2,4% 1,0% 0,3% 1,0% 35,4% 6,7%
Altri settori (escluso food) 100,0% 12,7% 8,2% 1,0% 3,5% 59,2% 21,5%
Metodologia È stata adottata una metodologia articolata in due fasi: 1. Fase dinamica di monitoraggio attraverso il sito Myshoppingplan www.Myshoppingplan.it a partire dal 15 aprile 2004 fino al 4 giugno 2004 2. Fase estensiva, tramite indagine telefonica su un campione nazionale di 1235 web navigator rappresentativo della popolazione italiana online. Nell’analisi dei settori si sono considerati tutti quelli per i quali ha senso informarsi sulle caratteristiche dei prodotti prima dell’acquisto, con esclusione quindi del settore Food e di pochissime altre categorie marginali.
 
     
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