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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Marzo 2004
 
   
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  A. KARPOV – GESTORE DEL FONDO UNIEASTERNEUROPE DI UNION INVESTMENT: L’EVOLUZIONE DEI MERCATI DELL’EST  
   
  Milano, 3 marzo 2004 - I mercati azionari dell‘Europa dell’Est hanno vissuto un gennaio positivo, soprattutto i listini di Russia e Ungheria che hanno brillato per i notevoli rialzi. Le società quotate a Mosca hanno, ancora una volta, beneficiato dai favorevoli dati macroeconomici quali, ad esempio, l’aumento del 6,9% del Pil ed una crescita pari al 7% della produzione industriale. Anche le notizie provenienti dall’affare Yukos hanno contribuito ad accrescere il sentiment positivo, il presidente Putin ha infatti affermato che i fatti erano collegati specificamente a Yukos e non si collegano, in alcun modo, a simili procedimenti contro altre imprese. La borsa ungherese ha accolto con grande favore la decisione di sostituire l‘attuale ministro delle finanze, colpevole di aver confuso negli ultimi mesi gli investitori con valutazioni errate e di aver causato turbolenze sul mercato valutario. Già verso la fine di gennaio il Fiorino é apparso più stabile. La borsa polacca ha invece subito correzioni significative dopo i modesti rialzi dell‘inizio dell’anno: le proposte del ministro dell’economia riguardanti tagli di budget per i prossimi quattro anni non sono state approvate con conseguenti ripercussioni negative sull’andamento di mercato. Anche la Polonia poi ha visto la deposizione del ministro delle finanze locale, responsabile di aver attuato tardivamente le privatizzazioni. In generale, Russia e Ungheria restano i nostri mercati favoriti: malgrado le numerose questioni ancora irrisolte riguardo all‘affare Yukos, continuiamo ad essere positivi circa il listino azionario di Mosca che, oltre a un contesto macroeconomico molto stabile e continue notizie positive provenienti dalle imprese, beneficia di elevati flussi di liquidità che dovrebbero sostenere il mercato. Infine contribuiscono a garantire l‘attuale ciclo positivo le buone notizie riguardanti i programmi per le riforme economiche. Crediamo che soprattutto nella prima metà dell’anno corrente si registreranno forti rialzi dei listini azionari, mentre restano tuttavia le problematiche legate a una possibile volatilità, causata soprattutto dalle elezioni presidenziali che si terranno in primavera. Ultima incognita potrebbe essere un eventuale rialzo dei tassi di riferimento da parte della Fed che potrebbe avere ripercussioni negative sui mercati emergenti e nuocere così all‘andamento del mercato russo. Oltre alla Russia, rimaniamo positivi riguardo al mercato azionario ungherese. Grazie ad un P/e ratio inferiore a 10, sulla base delle stime riguardanti gli utili del 2004, il mercato beneficia ancora di una valutazione interessante. Per di più, in Ungheria si sta delineando già da adesso una ripresa congiunturale che probabilmente sarà in grado di stimolare l’andamento dei mercati. Il tasso di crescità del Pil é cresciuto, nel terzo trimestre 2003, al 2,9% dopo un 2,4% e un 2,7% dei trimestri precedenti, mentre per l’anno 2004 é atteso un tasso di crescità del Pil del 3,5%. Guardiamo inoltre positivamente al nuovo ministro delle finanze che, crediamo, sarà in grado di risolvere gli attuali problemi di budget e riconquistare la fiducia nella valuta locale. Anche per quanto riguarda la Polonia le stime macroeconomiche sono piuttosto favorevoli e contemplano una previsione di crescita del Pil del 4,5% per il 2004, crediamo però che buona parte di queste notizie positive sia già scontata nei prezzi correnti, così che il potenziale di crescita appare ormai limitato. Infine, la borsa polacca mostra valutazioni abbastanza care con un P/e Ratio di circa 16 (sulla base delle stime per gli utili 2004). E’ per questi motivi che nelle ultime settimane le attività del gestore del fondo Unieasterneurope si sono concentrate su nuovi acquisti e investimenti, grazie agli importanti afflussi di gennaio ( performance nel mese di gennaio + 7,4 %. In Russia si é puntato soprattutto sul settore delle materie prime. In particolare sono stati aumentate le quote delle società operanti con nichel e metalli,. Tra i nuovi acquisti Ufaleynickel,mentre é stata incrementata la precedente posizione in Norilsk Nickel, Novolipetsk Iron and Steel, così come in Nizhny Tagil Iron and Steel. Inoltre, abbiamo iniziato ad aumentare la posizione in Yukos dopo i primi segnali di risoluzione del conflitto. Da segnalare anche un aumento generale della nostra esposizione verso Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, perché siamo convinti che l‘ingresso nella Ue darà ulteriore stimolo a questi mercati. In Ungheria abbiamo aumentato la nostra posizione verso la banca Otp e la società di raffinazione Mol. In Polonia abbiamo iniziato a investire nella società di telecomunicazioni Tpsa, nella società di raffinazione Pkn e nel distributore It Prokom. Nella Repubblica Ceca abbiamo accresciuto l’esposizione verso la società di utlity Cez e verso il titolo bancario Komercni Banka e infine abbiamo acquistato titoli di Erste Bank.  
     
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