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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Giugno 2004
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LA RICERCA, COMPONENTE FONDAMENTALE DEL NUOVO PIANO D'AZIONE PER L'AMBIENTE E LA SALUTE |
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Bruxelles, 14 giugno 2004 - Il 9 giugno la Commissione ha adottato un piano d'azione per ridurre gli impatti negativi dell'inquinamento ambientale sulla salute umana, e ha collocato la ricerca al centro degli sforzi per approfondire i legami tra salute e ambiente. Secondo la Commissione, studi recenti suggeriscono che ogni anno tra i sei e i novemila cittadini muoiono prematuramente per l'inquinamento atmosferico e che in circa un sesto dei casi di morte o malattia tra i ragazzi la causa può essere attribuita a fattori ambientali. 'Sia a livello nazionale che dell'Ue, la ricerca ha significativamente aumentato le nostre conoscenze su certi legami tra elementi di stress ambientale e salute, e ci ha permesso di agire in conseguenza, ad esempio eliminando il piombo dalla benzina. Le conseguenze di vari rischi ambientali sulla salute sono però il risultato di interazioni complesse che sono state molto meno chiaramente comprese', afferma il piano d'azione. E continua: 'La ricerca è cruciale per creare una base di conoscenza e fornire misure concrete che permettano di trasformare in decisioni politiche i risultati della ricerca europea nei settori ambientale e della salute'. Il piano d'azione europeo per l'ambiente e la salute - che copre il periodo dal 2004 al 2010 ed è stato messo a punto in stretta collaborazione con esperti di tutti i 25 Stati membri - mira a fornire all'Ue l'informazione scientifica necessaria per ridurre l'impatto sulla salute di certi fattori ambientali e incoraggiare una più stretta collaborazione tra gli operatori dell'ambiente, della salute e della ricerca. Nella sezione ricerca del piano d'azione sono state in particolare indicate quattro azioni chiave: integrare e rafforzare la ricerca europea su ambiente e salute; concentrare la ricerca sulle malattie, i disturbi e le esposizioni; sviluppare sistemi metodologici per analizzare le interazioni tra ambiente e salute; garantire che i rischi potenziali per l'ambiente e la salute siano identificati e neutralizzati. In un primo tempo le attività di ricerca mireranno ad ottenere una migliore conoscenza dei legami tra fattori ambientali e malattie respiratorie, disturbi legati al neurosviluppo, effetti distruttivi tumorali e endocrini. Gli Stati membri hanno la responsabilità di condurre le ricerche e fare in modo che i risultati vengano discussi a livello europeo; la Commissione fisserà invece azioni di ricerca mirate nell'ambito del piano d'azione e userà i programmi quadro di ricerca per dar loro maggior forza. 'Solo quando si è arrivati a una evidenza sufficiente è possibile, nel rispetto anche del principio di prudenza, sviluppare le opportune opzioni politiche per riesaminare, e se necessario modificare, le risposte politiche o svilupparne di nuove', spiega il piano d'azione. Oltre alla sezione ricerca, il piano d'azione prevede altri due pilastri. Il primo intende 'migliorare la catena dell'informazione' sviluppando indicatori di salute ambientale, organizzando il monitoraggio integrato dell'ambiente, mettendo a punto un approccio coerente al biomonitoraggio in Europa, migliorando coordinamento e attività congiunte. Il secondo mira a migliorare politiche e comunicazione aumentando la consapevolezza, l'informazione del rischio, la formazione e l'istruzione. Nel felicitarsi per il piano d'azione, il Commissario per la Ricerca Busquin ha detto: 'Se vogliamo prevenire le malattie dovute a fattori ambientali è essenziale capire e quantificare le cause e i relativi fattori di rischio. Per arrivare a questo risultato, il piano d'azione ha delineato un impegnativo approccio per la ricerca europea. Questo pacchetto di azioni di ricerca dovrebbe portare a una comprensione di gran lunga più approfondita dei rischi ambientali per la salute'. Per consultare il piano d'azione: http://europe.Eu.int/comm/environment/health/index_en.htm Per maggiori dettagli sulla ricerca sulla salute nel 6Pq: http://www.Cordis.lu/lifescihealth/home.html
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